Noi
abbiamo
accettato
delle
abitudini
comportamentali
che
riteniamo
complessivamente
giuste
davanti
a
Dio,
ma
che
non
confermano
quello
che
sta
scritto
sul
Vangelo,
poiché
la
nostra
vita
non
è
uguale
a
quella
che
ci
illudiamo
di
realizzare
ricevendo
tante
volte
l’Eucaristia
ed
andando
sempre
a
messa.
Noi
crediamo
di
conoscere
la
verità,
di
avere
un
certo
carisma,
che
lo
Spirito
Santo
interviene
su
un
nostro
comando…
Queste
sono
pie
illusioni,
che
ci
fanno
vivere
una
vita
non
nostra.
In
realtà
il
carisma
che
il
Signore
ci
ha
donato
non
lo
conosciamo,
ma
lo
abbiamo
imprigionato
dentro
di
noi
attraverso
un
comportamento
che
ha
annullato
i
benefici
del
battesimo,
perché
vogliamo
primeggiare,
spadroneggiare
sugli
altri,
essere
creduti,
fare
i
saccenti,
quelli
che
sanno
tutto.Oppure
incredibilmente
ci
facciamo
condizionare
dal
primo
che
arriva
e
cambiamo
subito
modo
di
vivere
come
“
canne
sbattute
dal
vento”
perché
non
abbiamo
una
fede
giustaAnche
se
non
lo
diciamo,
questa
è
la
nostra
verità:
dimostriamo
nei
fatti
di
non
conoscere
le
cose
di
Dio,
di
non
aver
capito
che
deve
essere
il
nostro
comportamento
a
coinvolgere
gli
altri,
non
le
parole…
Dopo
anni
che
leggiamo
il
Vangelo
e
lo
abbiamo
come
linea
di
vita,
ma
dimostrando
di
non
conoscerlo,
avverrà
quello
che
è
scritto,
che
l’ultimo
che
arriva
ci
passerà
davanti
e
avrà
tutti
i
meriti.
Non
facciamo
gli
errori
che
altri
hanno
commesso
prima
di
noi:
il
giorno
prima
cantavano
”Osanna
al
figlio
di
Davide
”
e
il
giorno
dopo
lo
hanno
messo
in
croce,
mentre
colui
che
gli
ha
aperto
il
costato
è
diventato
Santo
(S.Longino).
Agli
occhi
dell’uomo,
al
disattento,
è
risultato
che
quello
che
gli
ha
aperto
il
costato
è
sicuramente
finito
all’inferno
e
quello
che
ha
osannato
al
figlio
di
Davide
è
finito
in
paradiso:
invece
è
tutto
il
contrario!
Ecco
perché
tanti
anni
di
preghiera
non
ci
devono
illudere
di
essere
giusti.
E
noi
dove
siamo?
I
primi
che
non
obbediscono
alla
volontà
di
Dio
e
a
quello
che
la
Madonna
chiede,
sono,
in
generale
e
senza
criticare
nessuno,
i
primi
che
si
presentano
davanti
alle
apparizioni,
che
accumulano
preghiere
facendo
a
gara
a
chi
prega
di
più
per
sentirsi
giusti…E
senza
che
se
ne
rendono
conto
diventano
emettitori
di
sentenze
verso
il
proprio
fratello...
Ma
le
preghiere
servono
ad
aumentare
la
fede
o
l’orgoglio?
Smettiamola
di
sostituirci
allo
Spirito
Santo,
al
Signore,
a
Maria
SS.
dando
delle
indicazioni
e
dei
giudizi
che
non
ci
competono.
Non
c’è
cosa
peggiore
di
questa
che
è
vera
ipocrisia.
E
Gesù
gli
ipocriti
li
ha
già
scacciati
dal
tempio…
Per
tali
motivi
dovremo
lasciare
andare
avanti
le
prostitute
e
i
malfattori
per
sentirci
indegni,
perché
magari
sono
meglio
di
noi,
perché
colui
che
ha
trafitto
il
Signore
è
diventato
Santo.
C’è
una
netta
differenza
tra
chi
si
converte
e
chi
diventa
Santo.
Se
noi
avremo
in
cuor
nostro
un
esame
di
coscienza
nel
dire
“io
non
sono
degno”,
“
io
non
sono
giusto
”
e
se
non
lasceremo
che
tutti
gli
altri
ci
superino,
non
sentiremo
lo
stimolo
per
migliorare.
Quello
che
pensa
di
meritare
il
primo
posto,
fa
l’esatto
contrario,
commette
l’errore
di
coloro
che
cantavano
”Osanna
al
figlio
di
Davide”.
Gesù
ha
detto:
gli
ultimi
saranno
i
primi…
Siamo
ultimi,
perché
più
che
ultimi
non
possiamo
essere.
Meditiamo
su
questi
passaggi,
altrimenti
ci
illudiamo
che
tutto
quello
che
facciamo
noi
sia
giusto
e
tutto
quello
che
fanno
gli
altri
sia
sbagliato.
Maria
SS.
ci
vuole
educare
verso
uno
stile
comportamentale
che
non
abbiamo
mai
avuto
prima.
Il
cammino
che
la
Madonna
ci
chiede
non
è
per
coloro
che
si
aspettano
riconoscimenti
umani,
ma
per
antiprotagonisti,
antisaccenti,
che
va
controcorrente
per
diventare
coloro
che
hanno
obbedito
alla
volontà
della
Madre,
i
servi
della
Serva
di
Dio.
Accettiamo
con
amore
quello
che
la
Madonna
vuole
darci.
Riflettiamo
sul
costato
trafitto
(l’ultimo
che
arriva
mi
passa
avanti):
o
siamo
degli
incapaci,
che
invece
di
andare
avanti
andiamo
indietro,
oppure
c’è
qualcosa
che
non
va
nel
nostro
comportamento
perchè
una
piccola
percentuale
va
avanti
e
la
maggioranza
no…
Soddisfiamo
le
attese
che
Maria
SS.
ha
su
di
noi
e
che
le
ha
manifestate
a
Roberto
sul
monte
Misma
con
una
frase
piena
di sentimento:
“Ah se questi figli mi ascoltassero…”.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Colui che ha trafitto quel costato è diventato santo
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