Noi siamo abituati a spulciare i pidocchi del nostro fratello, perché quando si vogliono esaminare i difetti degli altri, è come spulciare pidocchi. È questa la nostra fede? Ma che se ne fa il Signore di pidocchiosi? Per il suo progetto vuole cristiani autentici, gente brava ad obbedire, che non obietta. Magari ci dice una cosa che va contro la ragione per provare il nostro grado di umiltà e di obbedienza. Tutte le profezie che il Signore ha dato sono “costate sangue” ai suoi profeti perché erano obiettivamente discutibili; prendiamo ad esempio Geremia, Elia o Mosé quando il popolo lo criticava e diceva che stava meglio quando ridotto in schiavitù. Oppure, per venire ai tempi nostri, prendiamo Benedetto XXVI: chi sa come batte d'amore e lacrima il suo cuore? Quando si è rappresentanti di una verità così profonda è giusto dare gesti d'amore, ma anche "la botta" se necessario. Ricordiamoci della sua profezia sul futuro della Chiesa che ha fatto nel 1969: parlava di preti ridotti a fare l'assistente sociale, di una chiesa ridimensionata, che perderà gran parte dei suoi edifici costruiti nei secoli e costretta a ripartire dalle origini. Se entriamo in un contesto dove viene deviata la verità, se ne prospetta una artificiale ed è logico che non abbiamo più risposte. Dobbiamo essere liberi di decidere e non condizionati dai consiglieri che troviamo strada facendo, perché il nostro consigliere deve essere uno su mille. Il Signore ci ha fatti principalmente per la salvezza non per la condanna; ci immaginiamo Gesù che, come dicono certe profezie e rivelazioni private, parla in un modo dispregiativo dei suoi figli? Lui sa che se anche quel figlio fosse invaso da uno spirito cattivo, una volta liberato, può diventare migliore di noi; sa che non è colpa sua, che può aver avuto dei contatti e delle esperienze che purtroppo l'hanno portato ad avere certi contagi. E quando si è nelle “sgrinfie”dell'infido, ci mette agli occhi dei nostri fratelli nel peggior modo possibile. Ci immaginiamo Maria Santissima che certi epiteti diffamatori e condanna i suoi figli che ama infinitamente? Solamente guardando a una sua statua si capisce che non fa parte del suo modo di essere; lei ci invita solo ad amare. Non perché un figlio è caduto nella trappola lo si deve definire nel modo più infame. Nemmeno una mamma o papà terreno condanneranno mai un figlio drogato o assassino; saranno dispiaciuti, ma è sempre loro figlio. Dobbiamo deciderci per il Signore con una caratteristica sola, quella dell’amore. Nella sua vita pubblica Gesù ha insegnato uno stile comportamentale, non ha detto che dobbiamo pregare e poi comportarci come vogliamo. La preghiera è una dimostrazione spontanea che viene dal cuore, non un rituale che chiude i cuori e autorizza a giudicare nostro fratello. Semmai giudicare e criticare fa perdere di valore alla preghiera. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il pidocchioso
Indice suggerimenti Indice suggerimenti
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
stampa la pagina
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Noi siamo abituati a spulciare i pidocchi del nostro fratello, perché quando si vogliono esaminare i difetti degli altri, è come spulciare pidocchi. È questa la nostra fede? Ma che se ne fa il Signore di pidocchiosi? Per il suo progetto vuole cristiani autentici, gente brava ad obbedire, che non obietta. Magari ci dice una cosa che va contro la ragione per provare il nostro grado di umiltà e di obbedienza. Tutte le profezie che il Signore ha dato sono “costate sangue” ai suoi profeti perché erano obiettivamente discutibili; prendiamo ad esempio Geremia, Elia o Mosé quando il popolo lo criticava e diceva che stava meglio quando ridotto in schiavitù. Oppure, per venire ai tempi nostri, prendiamo Benedetto XXVI: chi sa come batte d'amore e lacrima il suo cuore? Quando si è rappresentanti di una verità così profonda è giusto dare gesti d'amore, ma anche "la botta" se necessario. Ricordiamoci della sua profezia sul futuro della Chiesa che ha fatto nel 1969: parlava di preti ridotti a fare l'assistente sociale, di una chiesa ridimensionata, che perderà gran parte dei suoi edifici costruiti nei secoli e costretta a ripartire dalle origini. Se entriamo in un contesto dove viene deviata la verità, se ne prospetta una artificiale ed è logico che non abbiamo più risposte. Dobbiamo essere liberi di decidere e non condizionati dai consiglieri che troviamo strada facendo, perché il nostro consigliere deve essere uno su mille. Il Signore ci ha fatti principalmente per la salvezza non per la condanna; ci immaginiamo Gesù che, come dicono certe profezie e rivelazioni private, parla in un modo dispregiativo dei suoi figli? Lui sa che se anche quel figlio fosse invaso da uno spirito cattivo, una volta liberato, può diventare migliore di noi; sa che non è colpa sua, che può aver avuto dei contatti e delle esperienze che purtroppo l'hanno portato ad avere certi contagi. E quando si è nelle “sgrinfie”dell'infido, ci mette agli occhi dei nostri fratelli nel peggior modo possibile. Ci immaginiamo Maria Santissima che certi epiteti diffamatori e condanna i suoi figli che ama infinitamente? Solamente guardando a una sua statua si capisce che non fa parte del suo modo di essere; lei ci invita solo ad amare. Non perché un figlio è caduto nella trappola lo si deve definire nel modo più infame. Nemmeno una mamma o papà terreno condanneranno mai un figlio drogato o assassino; saranno dispiaciuti, ma è sempre loro figlio. Dobbiamo deciderci per il Signore con una caratteristica sola, quella dell’amore. Nella sua vita pubblica Gesù ha insegnato uno stile comportamentale, non ha detto che dobbiamo pregare e poi comportarci come vogliamo. La preghiera è una dimostrazione spontanea che viene dal cuore, non un rituale che chiude i cuori e autorizza a giudicare nostro fratello. Semmai giudicare e criticare fa perdere di valore alla preghiera.

Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul

monte Misma

Indice suggerimenti Indice suggerimenti
versione mobile
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono