Abbiamo
messo
troppo
in
alto
il
diritto
dell'uomo
e
troppo
in
basso
il
rispetto
verso
Dio.
Questo
disastro
l'abbiamo
creato
noi
facendo
l'esatto
contrario
di
quello
che
il
Signore
ha
detto,
perché
vogliamo
che
intervenga?
Non
dobbiamo
pensare
solo
a
iniziative
materiali
ma
a
salvare
anche
l'anima.
Chi
ha
il
rancore
e
l'ira
al
momento
opportuno
li
tira
fuori,
la
vendetta
non
è
mandare
alla
ghigliottina
gli
altri,
sono
le
ripicche
trasversali.
Prima
si
ama
e
si
perdona,
poi
si
prega
.
Sant'Agostino
non
ha
detto
“pregate
e
fate
quello
che
volete”,
ma
“
amatevi
e
fate
quello
che
volete”
.
Solo
allora
la
nostra
preghiera
verrà
esaudita.
Non
tiriamo
in
ballo
la
Madonna
in
cose
che
contrastano
con
la
parola
di
Dio,
è
profanazione
e
sacrilegio.
Come
si
fa
a
dire
che
viene
a
dirci
di
recitare
il
rosario
se
abbiamo
il
rancore
e
l'ira?
Lei
pregava
sull'Antico
Testamento,
ce
la
vediamo
oggi
che
dice
il
contrario?
C'è
forse
scritto
che
dobbiamo
recitare
tre
rosari
o
andare
a
messa
tutti
i
giorni?
È
buona
cosa,
ma
non
pensiamo
di
aver
risolto
tutto
altrimenti
diventa
fanatismo.
Lasciamo
stare
il
nome
della
Santissima
Vergine,
non
rischiamo
perché
la
pagheremo
cara.
Siamo
sicuri
di
avere
perdonato
le
offese?
Chiediamo
le
cose
migliori
al
Signore
e
abbiamo
i
sentimenti
peggiori,
confidiamo
nella
misericordia
di
Dio
e
non
abbiamo
misericordia
fra
di
noi.
Dovremmo
sentirci
indegni
anche
solo
di
perdonare
perché
così
non
pensiamo
di
aver
ragione.
Dove
c'è
armonia
in
famiglia
quando
basta
un
piccolo
errore
di
un
nostro
familiare
per
fargliela
pagare
cara?
Questo
è
rancore.
Non
ci
vengono
rimessi
i
peccati
a
prescindere,
solo
se
perdoniamo
l'offesa
e
non
siamo
più
in
collera
con
il
prossimo.
Come
pensiamo
di
ottenere
le
indulgenze
senza
questi
passaggi?
Dimostriamo
il
nostro
impegno,
essere
corretti
non
vuol
dire
essere
perfetti,
il
Signore
desidera
che
siamo
giusti
pur
con
i
nostri
difetti.
Con
i
sentimenti
migliori
vivremmo
meglio
anche
questa
epoca,
ma
quale
sentimento
abbiamo
dentro
di
noi?
Sicuramente
non
quello
che
andiamo
a
dire
in
pubblico.
Diffidiamo
di
chi
con
dovizia
di
particolari
elenca
le
proprie
qualità,
il
vero
strumento
del
Signore
non
si
rende
conto
di
esserlo,
si
sente
indegno.
Troppi
carismatici
recitano
un
copione
negativo,
ricordiamoci
che
avremo
l'indulgenza
plenaria
quando
avremo
favorito
la
salvezza
di
un'anima,
non
perché
siamo
andati
in
chiesa
tutte
le
mattine
o
abbiamo
detto
quintali
di
preghiere.
Si
fanno
incontri
sulla
parola
di
Dio
e
si
parla
di
esperienze
di
altri,
così
si
mette
il
Signore
al
secondo
posto.
Le
esperienze
vengono
poi
romanzate
per
colpire
l'attenzione
della
gente,
ma
la
maggior
parte
è
letteratura
spazzatura.
La
casa
si
costruisce
dalle
fondamenta
e
la
base
del
cristiano
è
la
legge
di
Dio,
non
la
rivelazione
privata
o
quello
che
dice
il
carismatico.
Chi
non
ama
non
può
dire
di
essere
umile
e
caritatevole,
chi
mette
davanti
il
proprio
io
è
superbo
e
se
parla
a
vanvera
del
Signore
infrange
il
secondo
comandamento.
Troppi
cristiani
pensano
di
non
aver
peccato,
ma
ciò
che
ci
condanna
può
essere
quello
che
non
abbiamo
mai
pensato
di
commettere.
Molti
verranno
tratti
in
inganno
da
falsi
profeti
(carismatici)
che
parlano
in
nome
di
Gesù
(Mt
24),
dicendoci
di
fare
questo
o
quello
o
di
andare
in
un
luogo
dove
si
ottiene
di
più.
Diffidiamo
di
chi
parla
di
demoni,
di
disastri,
di
negatività
e
difetti
di
altre
persone.
Non
facciamo
terrorismo
spirituale
continuando
a
vivere
in
agitazione,
la
nostra
unica
salvezza
è
la
parola
di
Dio
che
dobbiamo
conoscere
fino
in
fondo.
È
giusto
usare
i
sacramentali,
ma
per
benedire
veramente
la
nostra
casa
dobbiamo
dire
bene
degli
altri,
non
dire
male
cioè
maledire.
Stiamo
attenti,
chi
ha
Dio
nel
cuore
affronta
le
prove
della
vita
consapevole
di
avere
al
proprio
fianco
il
Signore, mentre chi ha la disperazione nel cuore non riesce ad amare, esiste solo quella.
Siracide 27,30 - 28,1-7
Il rancore e l'ira sono un abominio, il peccatore li possiede.
Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo, come oserà chiedere la guarigione al Signore?
Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile, e osa pregare per i suoi peccati?
Egli, che è soltanto carne, conserva rancore; chi perdonerà i suoi peccati?
Ricordati della tua fine e smetti di odiare,
ricordati della corruzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricordati dei comandamenti e non aver rancore verso il prossimo,
dell'alleanza con l'Altissimo e non far conto dell'offesa subìta.
Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Perdona l’offesa poi prega
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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