Il
modo
migliore
per
arrivare
al
Signore
ed
ottenere
il
massimo
che
ci
è
consentito,
è
quello
di
seguire
la
strada
che
lui
ha
tracciato
per
noi
attraverso
la
guida
di
Maria
Santissima.
Noi
abbiamo
un
potere
molto
grande
per
cambiare
il
mondo
che
non
dipende
solo
dalle
nostre
preghiere,
ma
da
come
gestiamo
il
nostro
libero
arbitrio.
Dunque,
per
poter
esercitare
il
nostro
potere,
dobbiamo
capire
cosa
significa
la
libertà,
il
libero
arbitrio
che
il
Signore
ci
ha
dato
per
conoscere
la
verità
e
non
da
usare
solamente
nel
modo
in
cui
ci
fa
più
comodo.
Noi
pensiamo
che
tutto
il
male
e
le
cose
sbagliate
del
mondo
le
debba
sistemare
il
Signore,
quando
invece
basta
un
uomo
giusto
per
sconvolgere
una
nazione
come
ha
fatto
madre
Teresa
di
Calcutta.
La
Madonna
come
una
madre
amorevole
non
perde
mai
la
pazienza,
accetta
anche
il
lato
peggiore
della
nostra
vita,
che
più
offende
la
nostra
anima,
perché
sa
che
un
giorno
quella
cosa
che
ci
può
condannare
può
diventare
la
nostra
migliore
virtù
se
cambiamo
abitudini
di
vita.
Chi
ha
una
dipendenza
da
un
certo
vizio
e
riesce
con
bontà
a
resistere
pur
avendo
la
tentazione
(magari
con
il
sostegno
della
confessione,
della
preghiera
e
dell’eucarestia),
può
salvare
una
vita
e
aiuta
Maria
Santissima
a
vincere
ogni
sorta
di
male
nel
mondo.
Però
non
dobbiamo
classificare
le
nostre
dipendenze
e
i
nostri
vizi
perché,
pur
essendo
diversi,
davanti
a
Dio
potrebbero
essere
tutti
uguali.
E
chi
pensa
di
essere
vizioso
può
avere
più
pregi
di
chi
pensa
di
avere
tante
virtù.
La
nostra
è
una
misera
capacità
di
capire
che
non
ci
permette
di
comprendere
l’esatta
verità;
meglio
quindi
evitare
lunghe
ed
estenuanti
discussioni
per
spiegare
agli
altri
le
nostre
emozioni
e
le
nostre
esperienze,
tanto
sono
inutili
anche
davanti
alla
Madonna.
Il
Signore
si
aspetta
da
noi
la
qualità,
non
la
quantità,
una
risposta
che
va
contro
le
nostre
abitudini
e
che
non
ci
è
gradita;
potremmo
cambiare
le
sorti
della
nostra
Italia
e
dell'Europa,
perché
quei
due
pani
e
quei
due
pesci
stanno
a
spiegare
che
Dio
è
nella
possibilità
di
intervenire
con
potenza
nella
nostra
realtà.
Le
nostre
preghiere
possono
avere
un
valore
stupendo
che
può
trasformare
veramente
l'acqua
in
vino,
però
“
i
due
pani
e
i
due
pesci”
devono
venire
da
noi,
come
sono
venuti
da
quel
bambino
per
poter
essere
moltiplicati
da
Gesù.
Abbiamo
facoltà
miracolose,
quando
permettiamo
al
nostro
Creatore
di
operare
nuovi
miracoli.
Però
bisogna
essere
giusti
davanti
al
Signore,
non
venditori
di
fumo
che
si
affidano
alle
proprie
parole.
Anzi
quelle
persone
che
la
sanno
lunga
davanti
al
popolino,
i
ciarlatani,
sono
poco
gradite
a
Dio
perché
"nel
molto
parlare
non
manca
la
colpa"
;
non
saranno
mai
depositarie
della
verità,
ma
persone
che
incantano
e
illustrano
con
le
parole.
Non
saranno
mai
“Figli
del
Silenzio”,
perché
lo
Spirito
Santo
e
la
parola
di
Dio
entrano
nel
silenzio,
con
quel
“leggero
venticello”,
non
tra
clamori
e
squilli
di
tromba.
Possiamo
far
trionfare
la
pace
e
la
giustizia,
però
dobbiamo
scontrarci
con
il
nostro
orgoglio
e
la
nostra
permalosità,
i
peggiori
compagni
di
vita
che
ci
fanno
commettere
tanti
errori.
Dobbiamo
lavorare
su
noi
stessi,
non
sui
fatti
materiali
o
politici,
per
avere
risposte
meravigliose
dal
Signore
e
vedere
realizzare
i
nostri
pensieri
gentili
verso
altre
persone.
Attenzione
però:
si
possono
realizzare
anche
i
pensieri
negativi,
perché
come
c'è
il
Creatore
del
bene,
così
c'è
anche
il
depositario
del
male
che
raccoglie
i
sentimenti
che
fuoriescono
da
noi.
È
certo
che
è
così,
la
Madonna
appare
per
suggerirci
queste
verità,
per
informarci
e
istruirci.
Il
Signore
ci
dà
la
possibilità
di
essere
miracolosi
se
dimostreremo
umiltà
e
carità,
sentendoci
sempre
indegni,
perché
saremo
giusti
quando
pensiamo
di
non
esserlo.
Ma
quante
volte
abbiamo
pregato
per
le
persone
che
ci
sono
antipatiche?
Siamo
stati
ipnotizzati
dal
sindacalismo,
dalle
abitudini
controverse,
dalla
modernità,
dalla
sensualità,
dalla
materia
e
non
ci
rendiamo
conto
qual
è
la
parte
che
dobbiamo
fare.
Dovremmo
desiderare
tutti
lo
stesso
bene,
rinunciare
a
noi
stessi
e
alle
tentazioni.
Non
ci
costerebbe
niente
perchè
il
Signore
non
chiede
soldi
come
fanno
i
maghi
e
i
fattucchieri;
chi
agisce
veramente
in
nome
di
Dio
lo
fa
gratuitamente
perché
gratuitamente
ha
ricevuto.
Dobbiamo
avere
il
desiderio
che
la
Madonna
riesca
ad
esaudire
tutti
quelli
che
si
affidano
a
Lei
e
perché
ciò
avvenga
siamo
importanti
noi,
ci
vuole
la
nostra
collaborazione,
altrimenti
non
potrebbe
farlo.
È
la
misura
che
Dio
ha
dato:
l'uomo
vuole,
l'uomo
deve
dimostrare.
Quale
gioia
potremmo
avere
se
fossimo
iniziatori
di
una
salvezza,
di
un
miracolo!
Ma
ci
rendiamo
conto
che
potremmo
salvare
una
vita?
Ecco
perché
dobbiamo
avere
quel
sentimento
di
carità,
di
mansuetudine,
di
obbedienza
e
capire
che
noi
siamo
nessuno
quando
in
realtà
potremmo
essere
il
tutto
con
la
benedizione del Signore.
Il
miracolo
lo
portiamo
dentro
di
noi,
dove
andiamo
a
cercarlo?
Accettando
le
ingiustizie
possiamo
premiare
anche
chi
non
lo
merita
e
i
primi
che
ne
beneficiano
sono
i
nostri
cari
in
Purgatorio.
Dunque
vogliamo
essere
gli
artefici
del
miracolo
o
coloro
che
vogliono
usufruire
del
miracolo?
La
Madonna
ha
bisogno
di
essere
consolata
più
di
quello
che
pensiamo
noi
perché
troppi
si
comportano
davanti
a
Lei
desiderando
solamente
e
non
chiedendosi
se
ha
bisogno
di
qualcosa
da
parte
nostra.
Solo
i
santi
si
sono
preoccupati
di
questo
e
venivano
ricambiati
10.000
volte
tanto.
Non
ci
dispiace
vedere
soffrire
una
madre
che
dovrebbe
solamente
gioire?
Che
figli
sensibili
siamo
se
non
ci
curiamo
dello
suo
stato d'animo?
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