L’immoralità che stiamo vivendo in questi tempi non è solo la perversione sessuale ma la mancanza di moralità cristiana nella famiglia, nell’onestà. Vogliamo solo avere le cose migliori e vivere il più comodamente e liberamente possibile. I nostri desideri principali vengono dalla carne e ci danno subito un risultato appagante. Siamo pronti anche a tradire un amico per avere di più. Poi però vediamo che invece di raggiungere la soddisfazione umana, raggiungiamo l’insoddisfazione, la scontentezza. I desideri dello spirito sono diversi, non ci appagano immediatamente ma in un secondo momento. Perciò dobbiamo aumentare la nostra fede e avere come scopo principale l’amore. Il miracolo del mar Rosso è stato salvezza per il popolo ebraico e condanna per gli egizi. Lo stesso clamoroso prodigio ha liberato Israele da 400 anni di schiavitù e ha eliminato gli oppressori. Come è stato possibile? Come hanno potuto gli ebrei camminare su una sabbia asciutta e non nella melma? Nessuno di loro si è perso, mentre i carri e i cavalli del faraone venivano rallentati. E nessuno dei soldati del faraone si è salvato. Trasportiamo il giudizio di Dio ai nostri tempi e ci renderemo conto che non è sufficiente pregare. Il miracolo del Mar Rosso è molto significativo, Dio non salva tutti a prescindere e non il mondo ai furbastri. È un Dio giusto nel salvare e nel castigare. Quando benedice la nostra condotta positiva con lo stesso atto condanna la condotta negativa di un altro. Perciò non bisogna giudicare e criticare. Chi è giusto davanti a Dio si sente il peggiore non il migliore, eppure tante persone pregano tanto e criticano molto. La nostra fede senza le opere è cosa vana, se non usiamo bene la nostra lingua siamo ipocriti e infidi. Perdonare di cuore ci fa guadagnare il paradiso, la parola di Dio è tutta a nostro vantaggio. Colui che ci fa tribolare è il nostro migliore amico, impariamo a cogliere queste opportunità. Siamo pellegrini sulla Terra non padroni. Perché l’uomo, sapendo che tutto proviene da Dio, fa così fatica a rispettare ciò che Dio ha rivelato? Se lo facessimo vivremmo meglio. Condanniamo per antipatia e assolviamo per simpatia. È giusto questo? Con il nostro f also pietismo appesantiamo la croce del nostro fratello. Amiamo quelli che ci fan soffrire come ha fatto Gesù sul Golgota insieme alla sua Madre? Parlavano d’amore in quelle ore interminabili fino alle tre del pomeriggio, tra insulti, sputi, flagellazioni e i chiodi nella croce. Siamo bravi a parole e con la sofferenza degli altri. Se vogliamo parlare in nome di Dio parliamo d’amore. Dov’è il nostro desiderio maggiore c’è anche il nostro cuore, la nostra volontà. Gesù non si è difeso davanti a Ponzio Pilato perché in certe situazioni bisogna solo accettare l’ingiustizia. Così han fatto i santi. Invece noi subito vogliamo veder trionfare la nostra ragione. Quando si parla dei difetti altrui è il silenzio che garantisce la giustizia. LE OFFESE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA Quando diciamo che otteniamo di più andando in un santuario piuttosto che in un altro, facciamo una profanazione. Come possiamo dire che in un posto c’è più grazia di un altro? Se fosse vero il nostro Dio non sarebbe il Dio della giustizia. Così si deviano le persone dalla vera fede. È il comportamento dei falsi profeti. Siamo sicuri che la Madonna ha detto tutto quello che è stato scritto negli ultimi trent’anni? Molti sono tratti in inganno da chi abusa del suo nome e delle sue immagini. La Madonna a Fatima disse: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario, e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l'intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza". Gesù disse a Lucia: "Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria": 1 - Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione. 2 - Contro la sua Verginità. 3 - Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 4 - L'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio contro questa Madre Immacolata. 5 - L'opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre. Usare il nome della Madonna per motivi estemporanei è suggestione psicologica e una condanna definitiva per l’eternità, non è un’offesa personale che lascia il tempo che trova. La Madonna non verrà mai ad agire fuori o contro il Magistero della Chiesa e non ci invita ad essere suoi devoti ma a seguire Cristo. Quello che era peccato 2000 anni fa è peccato oggi, è il male che vuole faci contestare le decisioni della Chiesa. Come si fa a dire che con la preghiera e i digiuni si salva il mondo? Non c’è niente di più ipocrita di questa affermazione. “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto” , significa pregare ma quando c’è l’amore tra di noi. Tutto ci è dato quando diciamo bene e ci comportiamo bene. Pregare non è ripetere all’infinito un’orazione, è metabolizzare quello che è scritto sul Vangelo. Non sentiamoci in diritto di avere ciò che abbiamo chiesto, semmai ringraziamo due volte il Signore: perché ci ha insegnato le preghiere e perché ci fanno stare bene. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
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L’immoralità che stiamo vivendo in questi tempi non è solo la perversione sessuale ma la mancanza di moralità cristiana nella famiglia, nell’onestà. Vogliamo solo avere le cose migliori e vivere il più comodamente e liberamente possibile. I nostri desideri principali vengono dalla carne e ci danno subito un risultato appagante. Siamo pronti anche a tradire un amico per avere di più. Poi però vediamo che invece di raggiungere la soddisfazione umana, raggiungiamo l’insoddisfazione, la scontentezza. I desideri dello spirito sono diversi, non ci appagano immediatamente ma in un secondo momento. Perciò dobbiamo aumentare la nostra fede e avere come scopo principale l’amore. Il miracolo del mar Rosso è stato salvezza per il popolo ebraico e condanna per gli egizi. Lo stesso clamoroso prodigio ha liberato Israele da 400 anni di schiavitù e ha eliminato gli oppressori. Come è stato possibile? Come hanno potuto gli ebrei camminare su una sabbia asciutta e non nella melma? Nessuno di loro si è perso, mentre i carri e i cavalli del faraone venivano rallentati. E nessuno dei soldati del faraone si è salvato. Trasportiamo il giudizio di Dio ai nostri tempi e ci renderemo conto che non è sufficiente pregare. Il miracolo del Mar Rosso è molto significativo, Dio non salva tutti a prescindere e non il mondo ai furbastri. È un Dio giusto nel salvare e nel castigare. Quando benedice la nostra condotta positiva con lo stesso atto condanna la condotta negativa di un altro. Perciò non bisogna giudicare e criticare. Chi è giusto davanti a Dio si sente il peggiore non il migliore, eppure tante persone pregano tanto e criticano molto. La nostra fede senza le opere è cosa vana, se non usiamo bene la nostra lingua siamo ipocriti e infidi. Perdonare di cuore ci fa guadagnare il paradiso, la parola di Dio è tutta a nostro vantaggio. Colui che ci fa tribolare è il nostro migliore amico, impariamo a cogliere queste opportunità. Siamo pellegrini sulla Terra non padroni. Perché l’uomo, sapendo che tutto proviene da Dio, fa così fatica a rispettare ciò che Dio ha rivelato? Se lo facessimo vivremmo meglio. Condanniamo per antipatia e assolviamo per simpatia. È giusto questo? Con il nostro f also pietismo appesantiamo la croce del nostro fratello. Amiamo quelli che ci fan soffrire come ha fatto Gesù sul Golgota insieme alla sua Madre? Parlavano d’amore in quelle ore interminabili fino alle tre del pomeriggio, tra insulti, sputi, flagellazioni e i chiodi nella croce. Siamo bravi a parole e con la sofferenza degli altri. Se vogliamo parlare in nome di Dio parliamo d’amore. Dov’è il nostro desiderio maggiore c’è anche il nostro cuore, la nostra volontà. Gesù non si è difeso davanti a Ponzio Pilato perché in certe situazioni bisogna solo accettare l’ingiustizia. Così han fatto i santi. Invece noi subito vogliamo veder trionfare la nostra ragione. Quando si parla dei difetti altrui è il silenzio che garantisce la giustizia. LE OFFESE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA Quando diciamo che otteniamo di più andando in un santuario piuttosto che in un altro, facciamo una profanazione. Come possiamo dire che in un posto c’è più grazia di un altro? Se fosse vero il nostro Dio non sarebbe il Dio della giustizia. Così si deviano le persone dalla vera fede. È il comportamento dei falsi profeti. Siamo sicuri che la Madonna ha detto tutto quello che è stato scritto negli ultimi trent’anni? Molti sono tratti in inganno da chi abusa del suo nome e delle sue immagini. La Madonna a Fatima disse: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario, e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l'intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza". Gesù disse a Lucia: "Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria": 1 - Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione. 2 - Contro la sua Verginità. 3 - Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 4 - L'opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l'indifferenza, il disprezzo e perfino l'odio contro questa Madre Immacolata. 5 - L'opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre. Usare il nome della Madonna per motivi estemporanei è suggestione psicologica e una condanna definitiva per l’eternità, non è un’offesa personale che lascia il tempo che trova. La Madonna non verrà mai ad agire fuori o contro il Magistero della Chiesa e non ci invita ad essere suoi devoti ma a seguire Cristo. Quello che era peccato 2000 anni fa è peccato oggi, è il male che vuole faci contestare le decisioni della Chiesa. Come si fa a dire che con la preghiera e i digiuni si salva il mondo? Non c’è niente di più ipocrita di questa affermazione. “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto” , significa pregare ma quando c’è l’amore tra di noi. Tutto ci è dato quando diciamo bene e ci comportiamo bene. Pregare non è ripetere all’infinito un’orazione, è metabolizzare quello che è scritto sul Vangelo. Non sentiamoci in diritto di avere ciò che abbiamo chiesto, semmai ringraziamo due volte il Signore: perché ci ha insegnato le preghiere e perché ci fanno stare bene.

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