La
vera
devozione
Mariana
è
molto
semplice,
è
basata
principalmente
sull'essere
dignitosi
e
a
presentarsi
dignitosamente
davanti
a
Colei
che
tanto
bene
ha
fatto
in
ogni
epoca
e
in
ogni
parte
del
mondo.
Ringraziamo
Maria
Santissima
come
figli
devoti
e
coerenti
per
diventare
cristiani
autentici
come
lei
desidera.
Davanti
agli
occhi
di
Dio
chi
è
il
peggiore?
Sicuramente
non
lo
è
chi
si
sente
di
esserlo,
perché
così
si
impegna
veramente
a
vivere
la
parola
di
Dio
sul
Vangelo
e
a
migliorare
il
proprio
tenore
di
vita,
come
ha
fatto
il
pubblicano
nel
tempio.
Non
pensiamo
di
essere
in
regola
davanti
al
Signore
perché
potremmo
fare
molto
di
più.
Nessun
apostolo
è
stato
scelto
tra
i
migliori,
il
salto
di
qualità
lo
hanno
fatto
con
la
discesa
del
Paraclito.
In
fin
dei
conti
cosa
offriamo
a
Maria
Santissima
se
non
miserie,
peccati,
gelosie,
invidie?
Sarebbe
come
essere
invitati
dalla
persona
più
importante
del
mondo,
dalla
regina
più
bella,
e
presentarsi
con
un
mazzo
di
ortiche
secche
o
di
rose
smunte,
scolorite.
Lei
ci
riceve
con
regalità
e
noi
ci
presentiamo
lerci
e
puzzolenti,
chiedendo
un
favore.
Abbiamo
nel
cuore
la
verità
o
le
false
verità?
Chiediamole
scusa
per
le
sporcizie
che
presentiamo
davanti
a
lei.
Dobbiamo
rafforzarci
sulla
parola
di
Dio,
non
è
sufficiente
migliorarsi
sulle
pratiche
devozionali.
La
Madonna
non
ha
detto
di
diffondere
la
sua
venerazione
o
di
parlare
in
nome
suo,
non
vuole
devozioni
esagerate
e
folcloristiche,
ma
portarci
a
suo
Figlio.
Lei,
la
più
pura,
la
più
pulita,
la
più
bella,
merita
qualcosa
di
più,
soprattutto
da
noi
che
viviamo
senza
il
pericolo
di
morte,
preservati
da
distruzioni
e
contagi
terribili.
Perché
dobbiamo
presentarci
sempre
come
dei
mendicanti?
La
causa
di
questo
tenore
di
vita
è
l'uomo.
Chi
di
noi
accetta
le
proprie
situazioni,
pur
tristi
che
siano,
in
espiazione
di
tanta
offesa
e
di
tanta
malignità
che
Maria
Santissima
vede?
Invece
vogliamo
risolverle
con
il
nostro
“io”.
Dov'è
la
carità
fondamento
della
nostra
fede?
Non
vi
ho
mai
conosciuti,
allontanatevi
da
me
voi
operatori
di
iniquità
(
Mt.7,23),
disse
Gesù
a
coloro
che
pensavano
di
aver
fatto
il
bene…
Impariamo
a
fare
del
Vangelo
la
nostra
scuola
di
vita.
Noi
guardiamo
con
disprezzo
i
mendicanti
fuori
dalle
chiese,
ma
siamo
dei
mendicanti
quando
ci
presentiamo
davanti
a
Maria
Santissima
a
chiedere
delle
grazie
senza
meriti.
Chiedere
una
grazia
senza
meriti
è
mendicare.
Perché
pensiamo
che
tutto
ci
sia
dovuto?
Cosa
diamo
noi
al
Signore?
Ci
dà
una
via
da
seguire
e
non
la
percorriamo,
un
legge
da
rispettare
e
non
la
rispettiamo,
ci
chiede
di
amarci
e
noi
ci
odiamo,
di
non
criticarci
e
ci
accusiamo.
Come
possiamo
pretendere
di
sistemare
tutto
con
due
preghiere
se
non
abbiamo
saputo
donare
agli
altri?
L'amore
non
va
imposto,
va
donato,
esso
non
è
come
i
nostri
discorsi
frammentari,
si
completa
sempre.
Potremmo
avere
tanto
di
più
se
ci
dimostriamo
responsabili
e
coerenti,
facciamo
un
esame
di
coscienza
e
ammettiamo
i
nostri
errori.
Sfrattiamo
il
nostro
orgoglio.
Dobbiamo
essere
gli
atleti
dell'amore
di
Maria
Santissima,
non
coloro
che
la
trafiggono
con
le
sette
spade
(i
vizi
capitali),
cioè
le
nostre
cattive
abitudini.
Partendo
dalla
superbia,
quando
rimaniamo
male se uno dissente dai nostri pensieri o dall'invidia, quando uno si comporta meglio di noi.
ORA ET LABORA
La
sfiducia,
la
tristezza,
l'angoscia
e
la
polemica,
non
fanno
parte
del
cristiano.
È
importante
fare
tutto
con
gioia
e
portare
serenità
negli
ambienti
che
il
Signore
ci
porta
a
frequentare.
E
capire
cosa
vuol
dire
essere
cristiani,
non
bigotti
o
fanatici,
ma
equilibrati.
Non
bisogna
trascurare
i
propri
interessi
personali
e
puntare
l'obiettivo
solamente
in
quello
spirituale,
in
una
giornata
c’è
il
giusto
tempo
per
tutto.
C'è
il
giusto
tempo
di
lavorare,
di
mangiare,
di
riposare
e
di
pregare.
Prima
di
tutto
dobbiamo
avere
la
responsabilità
della
nostra
scelta
di
vita,
la
nostra
famiglia.
Uno
che
vuole
i
propri
diritti,
deve
saper
accettare
i
propri
doveri.
Perché
vediamo
un
mondo
e
i
rapporti
umani
peggiorare
sempre
di
più,
quando
il
Signore
ha
fatto
di
tutto
per
migliorarli?
Maria
Santissima
ci
viene
incontro
non
per
essere
presi
dal
fatto
soprannaturale
che
ci
fa
perdere
l'equilibrio,
ma
per
essere
consapevoli
che
noi,
se
abbiamo
capito
ciò
che
il
cielo
vuole
offrirci,
potremmo
veramente
essere
di
esempio
in
un’epoca
dove
si
è
perso
il
timbro
e
la
caratteristica
del
cristiano.
Davanti
all'universo
creato
cosa
possiamo
dire
di
nostro?
Eppure
anche
i
nostri
pensieri
variano
con
l’avanzare
dell'età.
Siamo
chiamati
per
lo
più
ad
avere
un
rapporto
gentile
tra
familiari,
parenti,
colleghi,
tra
le
persone
che
incontriamo.
Invece
ci
si
minaccia
con
facilità
come
se
fosse
questa
la
linea
da
seguire
e
si
insegna
ai
figli
il
modo
peggiore
di
vivere.
Anche
oggi
diamo
più
credibilità
a
chi
si
presenta
in
modo
entusiasmante
rispetto
chi
si
presenta
in
modo
semplice.
E
se
uno
si
comporta
bene
noi
lo
massacriamo.
Viviamo
la
regola
del
buon
cristiano,
non
quella
del
nostro
ragionamento,
cioè
della
nostra
convenienza.
Se
vogliamo
avere
la
benedizione
del
Signore
dobbiamo
anche
lavorare per il campo del Signore.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
I mendicanti
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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