Siamo più propensi e scrupolosi a sostenere la legge dell’uomo o la legge di Dio? Quaranta o cinquant’anni fa non era immaginabile il tipo di vita che c’è oggi, la divisione delle famiglie, il divorzio, l’aborto, la convivenza. Che disastro abbiamo combinato! Maledetto l’uomo che confida nell’uomo diceva Geremia, non è questa una generazione maledetta? Finiamo sempre per sostenere Barabba, le nostre scelte hanno generato più dolori che gioia. Dov’è una famiglia che vive con il santo timore di Dio? I veri credenti sono fatti di un’altra pasta, non creano regole personali o delle preferenze anche nelle devozioni. Siamo pronti a sparlare del mondo intero senza conoscere la verità, ma non riconosciamo i nostri errori. Nessun vantaggio per noi a evidenziare i difetti degli altri, nemmeno se diciamo di non dirlo a nessuno. Chi sparla condanna stesso. Stiamo vivendo in un’epoca immorale, nel senso che non c’è più la morale cristiana. Senza rendercene conto viviamo in un peccato continuo di provocazioni, di svuotamento della parola di Dio e dei comandamenti, di sacrilegi e profanazioni. E pensiamo che sia giusto così. Siamo schiavi del materialismo e lontanissimi dalla base della fede cristiana. La fede è croce, è accettare i momenti difficili e l’ingiustizia senza reagire (poi ci si può chiarire) , non è comportarsi da sdolcinati . Nella lettera ai Galati san Paolo ci ammonisce: Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. Per noi è tutto lecito, anche separarsi dalla persona che abbiamo sposato, avendo come pretesto i suoi difetti. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Noi invece vogliamo essere amati. Ma se vi mordete e divorate a vicenda (con la lingua) , guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste . In più non ci dispiace che creiamo sofferenza agli altri. Che uomini siamo quando andiamo con un’altra persona? È un trauma per un bambino vedere i genitori che litigano, è peggio del veleno. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Questo è lo stile della nostra epoca, l’ambiente che trova la Madonna quando la invitiamo a scendere tra di noi. Poi ci proponiamo come dei puritani e ci scandalizziamo. Andare contro uno che fa una scelta libertina è come dichiarargli guerra. Circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge. Con questi frutti si creerebbe solamente gioia e gli altri diventano più disponibili nei nostri confronti. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Rinunciare non è facile ma ne vale la pena. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri”. Come quando qualcuno ci ragione. Chiediamo al Signore di aiutarci a metterlo primo posto, non come idolo, ma nel non creare sofferenze, di accettare anche ciò che è sgradevole. È inutile dire di credere quando non si rispettano i comandamenti. Nella parabola di Gesù il secondo figlio aveva detto di non andare a lavorare nella vigna ma poi ci è andato, come chi non va in chiesa ma si comporta bene. Se non rispettiamo quello che la Chiesa ci propone, ci comportiamo come il primo figlio. Così portiamo l’immoralità nelle nostre famiglie e il non rispetto di Dio. A cosa serve ricevere l’eucarestia? Cerchiamo di peccare sempre meno, questo è alla nostra portata. NON HANNO SCRITTO NIENTE DI SÉ Gesù e Maria erano portatori della verità ma nessuna parola o memoria hanno lasciato che riguardasse il loro comportamento e le loro rivelazioni. Eppure sapevano scrivere. Non l’hanno fatto per non allontanare ancor di più l’uomo dalla parola di Dio e non confondere una mente già confusa. Perché noi lo facciamo? Quanti libri sono finiti nel nulla perché erano eresie suscitate dalla fantasia popolare? Fiumi di parole e di pagine inutili che in duemila anni hanno lasciato il tempo che trovano. Quanto vale una rivelazione o un messaggio rispetto alla Bibbia? Addirittura alcuni li mettono al primo posto e fanno con essi i postini della parola di Dio. È un gravissimo peccato. Non basiamo mai la nostra vita sulle rivelazioni private. La Madonna è piena di grazia perché piena della parola di Dio e le sue preghiere vertevano principalmente su di essa, sui salmi, non sulle devozioni. Diamo ascolto al Signore, ciò che rimane di noi in eterno è se abbiamo rivelato la sua parola. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’epoca dell’immoralità
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Siamo più propensi e scrupolosi a sostenere la legge dell’uomo o la legge di Dio? Quaranta o cinquant’anni fa non era immaginabile il tipo di vita che c’è oggi, la divisione delle famiglie, il divorzio, l’aborto, la convivenza. Che disastro abbiamo combinato! Maledetto l’uomo che confida nell’uomo diceva Geremia, non è questa una generazione maledetta? Finiamo sempre per sostenere Barabba, le nostre scelte hanno generato più dolori che gioia. Dov’è una famiglia che vive con il santo timore di Dio? I veri credenti sono fatti di un’altra pasta, non creano regole personali o delle preferenze anche nelle devozioni. Siamo pronti a sparlare del mondo intero senza conoscere la verità, ma non riconosciamo i nostri errori. Nessun vantaggio per noi a evidenziare i difetti degli altri, nemmeno se diciamo di non dirlo a nessuno. Chi sparla condanna stesso. Stiamo vivendo in un’epoca immorale, nel senso che non c’è più la morale cristiana. Senza rendercene conto viviamo in un peccato continuo di provocazioni, di svuotamento della parola di Dio e dei comandamenti, di sacrilegi e profanazioni. E pensiamo che sia giusto così. Siamo schiavi del materialismo e lontanissimi dalla base della fede cristiana. La fede è croce, è accettare i momenti difficili e l’ingiustizia senza reagire (poi ci si può chiarire) , non è comportarsi da sdolcinati . Nella lettera ai Galati san Paolo ci ammonisce: Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri. Per noi è tutto lecito, anche separarsi dalla persona che abbiamo sposato, avendo come pretesto i suoi difetti. Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Noi invece vogliamo essere amati. Ma se vi mordete e divorate a vicenda (con la lingua) , guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste . In più non ci dispiace che creiamo sofferenza agli altri. Che uomini siamo quando andiamo con un’altra persona? È un trauma per un bambino vedere i genitori che litigano, è peggio del veleno. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Questo è lo stile della nostra epoca, l’ambiente che trova la Madonna quando la invitiamo a scendere tra di noi. Poi ci proponiamo come dei puritani e ci scandalizziamo. Andare contro uno che fa una scelta libertina è come dichiarargli guerra. Circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è legge. Con questi frutti si creerebbe solamente gioia e gli altri diventano più disponibili nei nostri confronti. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Rinunciare non è facile ma ne vale la pena. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri”. Come quando qualcuno ci ragione. Chiediamo al Signore di aiutarci a metterlo primo posto, non come idolo, ma nel non creare sofferenze, di accettare anche ciò che è sgradevole. È inutile dire di credere quando non si rispettano i comandamenti. Nella parabola di Gesù il secondo figlio aveva detto di non andare a lavorare nella vigna ma poi ci è andato, come chi non va in chiesa ma si comporta bene. Se non rispettiamo quello che la Chiesa ci propone, ci comportiamo come il primo figlio. Così portiamo l’immoralità nelle nostre famiglie e il non rispetto di Dio. A cosa serve ricevere l’eucarestia? Cerchiamo di peccare sempre meno, questo è alla nostra portata. NON HANNO SCRITTO NIENTE DI SÉ Gesù e Maria erano portatori della verità ma nessuna parola o memoria hanno lasciato che riguardasse il loro comportamento e le loro rivelazioni. Eppure sapevano scrivere. Non l’hanno fatto per non allontanare ancor di più l’uomo dalla parola di Dio e non confondere una mente già confusa. Perché noi lo facciamo? Quanti libri sono finiti nel nulla perché erano eresie suscitate dalla fantasia popolare? Fiumi di parole e di pagine inutili che in duemila anni hanno lasciato il tempo che trovano. Quanto vale una rivelazione o un messaggio rispetto alla Bibbia? Addirittura alcuni li mettono al primo posto e fanno con essi i postini della parola di Dio. È un gravissimo peccato. Non basiamo mai la nostra vita sulle rivelazioni private. La Madonna è piena di grazia perché piena della parola di Dio e le sue preghiere vertevano principalmente su di essa, sui salmi, non sulle devozioni. Diamo ascolto al Signore, ciò che rimane di noi in eterno è se abbiamo rivelato la sua parola.

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