Un deserto sul Misma
Con
troppa
superficialità
si
sente
parlare
della
bontà
e
della
misericordia
di
Dio,
ma
perché
la
vendiamo
al
primo
che
incontriamo?
Il
Signore
ha
detto
che
userà
misericordia
se
noi
avremo
usato
misericordia,
che
ci
perdonerà
se
noi
avremo
perdonato.
Ci
sfugge
questo
passaggio?
Ci
conviene
vagabondare
nell'errore?
Sappiamo
solamente
dire
la
cosa
più
scontata:
“prega”.
È
ovvio
che
il
settimo
giorno
dobbiamo
onorare
il
Signore
con
la
preghiera,
ma
sulla
Bibbia
vengono
ripetuti
più
volte
altri
concetti:
l'amore,
il
perdono,
la
carità,
il
silenzio.
Per
corrispondere
a
quello
che
il
Signore
ci
chiede
dobbiamo
mettere
in
pratica
la
sua
parola,
conoscere
le
sue
profezie,
i
salmi,
i
profeti,
le
lettere.
Se
uno
andasse
a
dire
a
un
fornaio
che
per
fare
il
pane
serve
la
farina,
quello
si
mette
a
ridere
tanto
è
ovvia
la
cosa
e
così
anche
noi
cristiani
dovremmo
stupirci
se
uno
ci
dice
di
pregare
o
di
andare
a
messa.
Senza
rendercene
conto
stiamo
dicendo
delle
baggianate,
cose
non
dicono
niente,
soltanto
perché
il
mondo
se
le
è
dimenticate.
E
quello
che
ci
ha
dimostrato
Gesù?
Non
bisogna
confondere
il
qualunquismo
con
l'autenticità.
Dio
ci
ha
formati
come
cristiani
e
noi
dovremmo
avere
delle
qualità
indiscusse
con
il
battesimo,
ciò
che
garantiscono
i
sette
doni
dello
Spirito
Santo,
ma
comunemente
non
ne
abbiamo
nemmeno
uno.
L'
amore:
tra
di
noi
c’è
l’amore
vero
del
cuore?
Non
quello
di
convenienza
o
la
compassione,
ma
il
desiderio
di
dare
la
vita
per
gli
altri
come
ha
fatto
Gesù.
La
gioia
:
quale
cristiano
fa
trasparire
la
gioia
se
siamo
uno
più
triste
dell'altro?
La
pace
:
dov'è
la
pace
fra
di
noi,
con
quello
della
porta
accanto?
La
nostra
fede
senza
le
opere
è
cosa
vana,
non
illudiamoci
di
essere
cristiani
solo
perché
andiamo
in
chiesa.
Dio
è
pace,
gioia
e
amore,
non
è
lui
in
discussione,
ma
noi
che
dobbiamo
diffondere
queste
verità.
La
pazienza:
conosciamo
qualcuno
che
ha
pazienza?
Dopo
un
minuto
che
aspettiamo,
abbiamo
già
l'esaurimento
nervoso.
Subito
inveiamo
solo
perché
il
volume
è
troppo
alto
o
hanno
sbattuto
la
porta.
Sono
verità
inconfondibili,
insostituibili,
se
non
portiamo
questi
doni
è
meglio
che
facciamo
qualcos'altro,
ma
non
proporci
in
nome
di
Dio.
La
benevolenza:
c'è
il
desiderio
di
volerci
bene,
di
rispettarci,
di
capire
se
qualcuno
ha
bisogno
di
aiuto?
Perché
i
giudici
sono
sommersi
da
così
tante
cause?
Che
cos'è
la
bontà?
Siamo
tristi
e
tesi
perché
non
sappiamo
più
nulla
di
questi
valori.
La
fedeltà:
siamo
fedeli
a
ciò
che
Dio
ci
ha
rivelato
o
facciamo
l'esatto
contrario?
Vediamo
mitezza
o
prepotenza?
Chi
si
lascia
mettere
in
seconda
linea
a
vantaggio
del
proprio
fratello?
Se
uno
non
sostiene
il
nostro
pensiero,
già
lo
escludiamo.
Il
dominio
di
sé:
chi
sa
dominare
la
lingua
e
le
altre
parti
del
corpo?
Sono
tutte
qualità
che
servono
per
entrare
nel
regno
dei
cieli.
Con
il
battesimo
abbiamo
tutto
da
guadagnare,
non
riceviamo
doni
fasulli,
ma
una
protezione
e
una
ricchezza
infinita.
Tanti
però
pensano
che
sia
meglio
farsi
battezzare
da
grandi,
si
dimenticano
di
coloro
che
hanno
dovuto
versare
sangue
per
farlo.
Difendiamo
la
nostra
realtà
con
il
pugnale
tra
i
denti,
non
facciamoci
travolgere
dalle
abitudini
del
mondo,
perché
quel
giorno
che
conosceremo
come
potevamo
essere,
potremmo
trovare
un
grande
rimorso.
Certo,
accettare
il
Vangelo
ci
impone
di
cambiare
vita,
le
mezze
misure
o
le
piccole
trasgressioni,
magari
sono
più
gravi
di
quello
che
pensiamo,
ma
chi
si
confessa
una
volta
all'anno
come
fa
a
ricordare
tutti
i
peccati?
Dobbiamo
essere
severi
con
noi
stessi
e
dire:
"E’
meglio
che
taccia,
perché
il
mio
difetto
è
più
grande
di
quello
degli
altri”.
Quale
ateo
si
rivolgerà
a
Dio
se noi cristiani, suoi rappresentanti, abbiamo eliminato la nostra base formativa?
IL CLAMOROSO RIBALTONE
Troppo
facilmente
e
impropriamente
usiamo
frasi
del
tipo
"La
Madonna
ha
detto…"
oppure
"Zitti
che
qui
c’è
la
Madonna"
e
poi
come
allocchi
iniziamo
a
recitare
l'Ave
Maria.
Che
bella
figura
facciamo
davanti
al
Signore!
Dopo,
queste
stesse
persone
che
dicono
di
avere
la
Madonna
nel
cuore,
criticano
e
giudicano
il
fratello.
Che
orrore!
Non
è
meglio
capire
e
approfondire
di
più
la
parola
di
Dio,
senza
emozioni
o
sensazioni,
magari
davanti
ad
una
prova?
Le
rivelazioni
private
ci
hanno
confuso,
se
fossimo
stati
un
popolo
muto
avremmo
dato
più
risalto
al
Vangelo.
Da
un'indagine
emerge
che
le
persone
di
fede
si
affidano
a
tanti
santi,
ma
il
capostipite
della
nostra
fede,
Gesù,
è
al
quarto
posto.
Togliendo
Dio
abbiamo
tolto
tutto
ciò
che
rappresenta.
Chi
usa
la
frase:
"pregate,
pregate,
pregate"
per
farci
mettere
al
primo
posto
la
preghiera?
Chi
ci
ha
allontanato
da
Gesù,
usando
il
nome
della
Madonna?
Maria
Santissima
non
verrà
mai
a
cambiare
le
regole
della
nostra
fede
e
dal
monte
Misma
ci
avverte:
"Troppi
demoni
parlano
a
nome
mio"
.
L'emozione,
il
coinvolgimento,
il
sensazionale,
non
ci
fanno
più
ragionare
sulle
cose
di
Dio,
siamo
come
pesci
che
abboccano
all'amo.
Il
nemico
dichiarato
e
invisibile
sa
quello
che
deve
fare,
come
e
quando
intervenire,
ma
se
trova
un
cuore
pieno
d'amore
è
una battaglia persa e quello che c'è di anomalo viene espulso.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La base formativa della nostra vita
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)