Un deserto sul Misma
Tutti
sembrano
sostenere
la
lotta
di
Maria
Santissima
contro
il
male,
ma
nel
mondo
cristiano
c'è
una
grande
confusione
e
qualcuno
sbaglia
clamorosamente
per
orgoglio,
ottusità
e
presunzione.
Tanti
cristiani
non
si
rendono
conto
che
ormai
fanno
parte
del
passato,
pur
essendo
vivi,
perché
sono
talmente
inquadrati
nella
loro
logica
che
non
li
smuove
più
nessuno,
diventano
duri
di
cuore
e
sembra
che
debbano
affrontare
da
soli
la
battaglia
del
male.
Riflettono
l’immagine
di
uno
specchio
deformato.
La
miglior
catechesi
dell'autentico
cristiano
è
inginocchiarsi
davanti
al
crocifisso
e
lasciar
parlare
Lui,
il
Maestro.
Si
può
pregare
anche
così,
rimanendo
all'ascolto,
perché
Dio
sa
che
siamo
lì
per
Lui.
E
se
fosse
il
silenzio
il
miglior
educatore?
Dovremmo
veramente
essere
quel
ceppo
portante
dell'obbedienza,
perché
non
sono
i
morti
che
lodano
il
Signore.
Chi
conosce
il
linguaggio
del
Signore?
Lui
agisce
con
molta
semplicità
e
normalità,
senza
enfatizzare
o
incutere
paure,
ma
con
avvisi
che
infondono
nel
cuore
la
protezione
dell’amore.
Non
ci
dice
di
andare
a
pregare
perché
altrimenti…
Maria
Santissima
non
ha
fantasticato
davanti
ai
pastorelli
di
Fatima
quando
ha
preannunciato
certi
mali,
è
stato
l'uomo
che
ha
usato
un
fiume
di
parole
deviando
il
vero
pericolo.
Il
vero
cristiano
deve
essere
dotato
anche
di
una
certa
forza,
non
deve
essere
accomodante
con
tutti,
così
come
non
lo
è
stato
Gesù.
Ci
sono
due
caratteristiche
dell'uomo
che
non
confermano
l'integrità
spirituale:
l'egoismo
e
la
mancanza
d'amore.
Con
questi
due
elementi
è
esposto
al
male
e
può
essere
attaccato
in
ogni
momento
e
in
qualsiasi
luogo.
Dio
ha
bisogno
di
noi
nella
misura
in
cui
noi
ci
affidiamo
a
lui,
non
quando
facciamo
di
testa
nostra.
Perché
siamo
così
presuntuosi
da
indicare
alla
Madonna
dove
deve
intervenire?
Noi
non
siamo
statici,
ci
muoviamo,
abbiamo
i
doni
dello
Spirito
Santo
ricevuti
nel
battesimo,
possiamo
attingere
la
sapienza;
siamo
l'unico
elemento
su
questa
terra
che
può
migliorare
o
peggiorare
la
propria
condizione.
Se
siamo
persone
rette
il
male
farà
di
tutto
per
metterci
a
disagio,
ci
metterà
vicino
persone
sbagliate
per
trascinarci
nella
rabbia
e
nella
cattiveria.
Dobbiamo
essere
più
forti
degli
altri
perché
il
Signore
è
con
noi,
rimanere
integri
nella
fede
e
non
venire
sconvolti
per
cambiare
stile
comportamentale.
Che
cosa
c'è
nel
nostro
cuore
quando
pensiamo
ad
un
nostro
fratello?
Ci
“tratteniamo”
solo
perché
siamo
cristiani?
Se
ci
riteniamo
peccatori,
come
possiamo
parlare
dei
difetti
degli
altri?
Allora
siamo
dei
grandi
falsi
perché
nell'Avemaria
diciamo
sempre
"prega
per
noi
peccatori".
Non
disquisiamo
sulla
gravità
del
peccato,
perché
non
sappiamo
neanche
che
cosa
offende
di
più
il
Signore.
Siamo
più
accusatori
o
persone
che
assolvono?
Quando
sentiamo
che
una
persona
ha
sbagliato,
non
tocca
a
noi
assolverla,
perché
non
siamo
giudici
o
legislatori,
semmai
va
corretta
in
un
modo
riservato.
Non
sentiamoci
giusti
solo
perché
usiamo
misericordia.
Non
ci
fa
specie
vedere
persone
che
entrano
in
chiesa
e
non
confermano
quello
che
professano?
Prendiamo
una
chiesa
qualsiasi
e
immaginiamola
piena
di
200
o
500
persone:
quale
conformità
d'animo
ci
sarà?
Saranno
tutte
concordi
e
predisposte
a
creare
l'unione
oppure
hanno
nel
cuore
sentimenti
contrari?
Come
ci
vedrà
il
Signore?
Chiediamoci
qual
è
il
nostro
stato
d'animo.
Se
uno
va
a
destra
e
l'altro
va
a
sinistra
per
non
incontrarlo
e
non
dargli
il
segno
della
pace,
siamo
contro
la
legge
nella
casa
del
Signore!
È
una
profanazione!
Abbiamo
fatto
diventare
la
Chiesa
una
spelonca
di
ladri,
un
ricettacolo
di
polemiche
e
critiche
dove
ci
escludiamo
a
vicenda.
Ciò
avviene
anche
nei
pellegrinaggi.
Come
possiamo
definirci
cristiani?
Sono
più
unite
e
coerenti
le
forze
del
male
nella
loro
ambiguità.
Quando
uno
vuol
dimostrare
che
è
più
bravo
di
un
altro,
fa
il
gioco
dell'infido,
separa.
La
Chiesa
intesa
come
dimora
di
Dio
è
santa
e
pure
da
sempre,
non
ha
bisogno
che
la
macchiamo
con
la
nostra
disarmonia.
Un
matrimonio
si
può
dividere
dall’interno:
se
marito
e
moglie
sono
uniti
nessuna
forza
esterna
li
può
dividere,
così
vale
anche
per
la
Chiesa.
Quante
volte
per
evitare
liti
abbiamo
preso
il
torto,
pur
avendo
ragione?
Non
siamo
neanche
scaltri,
cosa
cambia
soffrire
per
orgoglio
o
per
accettare
un'ingiustizia?
Si
soffre
comunque,
ma
almeno
non
si
coltiva
l'odio.
Non
ci
accontentiamo
delle
persone
che
il
Signore
ha
messo
al
nostro
fianco,
perché
tanta
infedeltà
ed
egoismo?
Dimostriamo
loro
entusiasmo
e
gioia,
anche
per
le
qualità
che
non
hanno,
trattiamole
nel
modo
migliore.
Quante
persone
nella
stessa
casa
sono
estranee
perché
hanno
ideali
e
desideri
diversi!
Dov'è
l'amore,
se
siamo
costretti
a
stare
insieme
dalla
convenienza?
Dobbiamo
amare
coloro
che
a
malapena
riusciamo
sopportare.
Non
pensiamo
a
quello
che
gli
altri
fanno
a
noi,
ma
a
quello
che
noi
facciamo
agli
altri.
Quello
che
sta
vedendo
Maria
Santissima
in
questi
tempi
è
atroce,
noi
lo
immaginiamo,
ma
vederlo
è
diverso.
Cosa
può
aver
visto
in
2000
anni?
Siamo
solidali
e
dispiaciuti
per
il
male
del
mondo
oppure
non
lo
siamo
perché
non
ha
toccato
un
nostro
familiare?
Siamo
più offesi se uno ci attraversa la strada o ci guarda di traverso…
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Per la fede sono già morti
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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