Un deserto sul Misma
Non
dobbiamo
pensare
solo
a
noi
stessi
e
fregarcene
degli
altri,
perché
il
traguardo
che
dobbiamo
raggiungere
in
questa
vita
con
il
massimo
dell'efficacia,
è
la
salvezza
delle
anime.
Per
riuscire
a
ottenere
questo
risultato
dobbiamo
avere
la
caratteristica
della
coerenza
verso
Dio
e
garantire
a
Maria
Santissima
la
nullità
di
noi
stessi,
per
rallegrarla
con
il
nostro
amore.
Troppe
volte
ci
siamo
serviti
ingiustamente
del
nome
del
Signore
e
della
Madonna
senza
poi
dimostrare
di
essere
strumenti
di
salvezza
delle
anime;
abbiamo
portato
loro
discredito
con
leggerezza
e
facilità,
magari
con
la
corona
del
rosario
in
mano.
Perché
tanta
confidenza,
tanta
baldanza
e
tanta
autorità
che
nessuno
ci
ha
conferito?
Neanche
la
Madonna
si
permette
di
usare
i
toni
che
usiamo
noi!
Non
ci
siamo
resi
conto
che
commettere
quell'errore
è
come
aprire
la
porta
al
pettegolezzo.
Quando
parliamo
in
nome
di
Dio,
il
male
vuol
farci
diventare
indegni
davanti
agli
occhi
del
mondo
perché
la
nostra
mente
è
troppo
vulnerabile,
non
può
resistere
a
certi
richiami
e
a
certe
testimonianze.
Stiamo
attenti,
impariamo
bene
il
passaggio
dell'Apostolo:
"dopo
il
sì
e
il
no
tutto
il
resto
viene
da
Satana".
Per
avere
dei
meriti
davanti
a
Dio
ed
essere
veri
strumenti
di
salvezza
delle
anime
dovremmo
pregare,
offrire
e
riparare
per
tutte
le
volte
che
vengono
nominati
a
sproposito
i
nomi
di
Gesù
e
di
Maria
Santissima.
Questa
è
la
responsabilità
dei
veri
cristiani.
Se
sapessimo
la
realtà
dell'altra
dimensione
e
il
premio
che
ci
aspetta,
saremmo
disposti
a
fare
opere
buone
e
sacrifici
con
una
gioia
infinita
nel
cuore,
non
costretti
dalla
nostra
dottrina.
Eviteremmo
atteggiamenti
nevrotici
perché
non
servono
a
sostenere
e
a
diffondere
la
vera
immagine
della
Madre
del
silenzio,
della
misericordia
e
dall'amore.
Quante
sofferenze
sopportiamo
per
amore
degli
altri?
Quante
offese
riusciamo
ad
accettare
senza
ribellarci
o
difenderci?
Quante
volte
abbiamo
saputo
ricevere
ingiustizie,
umiliazioni
e
scherni
come
ha
fatto
nostro
Signore
Gesù?
Perché
pensiamo
che
sia
tutto
circoscritto
alla
preghiera,
ai
pellegrinaggi
e
all’andare
a
messa,
quando
poi
abbiamo
un
cuore
duro?
Senza
amore
annulliamo
tutto
quello
che
facciamo.
Non
pensiamo
di
offendere
il
Signore
con
i
nostri
peccati
perché
non
è
permaloso,
si
dispiace
solo
che
un
giorno
tutto
si
ripercuoterà
sulla
nostra
anima.
Se
vogliamo
avere
lo
sconto
sulle
nostre
colpe
e
il
perdono
di
tutti
i
nostri
peccati
dobbiamo
adoperarci
per
la
salvezza
delle
anime
e
dire
la
verità
che
è
scritta
sulla
Bibbia,
non
quella
che
ci
suggeriscono
gli
altri
o
che
ci
auto
suggeriamo noi.
MERITARE O GESTIRE LA GRAZIA DEL SIGNORE?
Perché
vogliamo
convincere
e
sorprendere
tutti
in
un
modo
clamoroso,
come
se
fossimo
i
depositari
e
i
gestori
della
grazia
del
Signore?
Eppure
Gesù
quando
faceva
i
miracoli
diceva
che
dava
dei
segni,
non
parlava
in
modo
da
emozionare
le
folle.
Noi
pensiamo
che
la
grazia
del
Signore
sia
solo
da
gestire
perché
scontata;
vogliamo
assolvere
quelli
che
sono
simpatici
e
condannare
quelli
che
ci
sono
antipatici,
anche
se
non
lo
meritano.
Noi
andiamo
molto
“per
simpatia”,
mentre
dovremmo
dire
la
verità
a
tutti.
Cosa
dirà
di
noi
Maria
Santissima
se
dopo
aver
pregato,
spettegoliamo
contro
qualcuno
che
Lei
sta
aiutando?
Che
annulliamo
quello
che
abbiamo
fatto
di
buono.
Sarebbe
come
se
un
muratore
per
un
errore
deve
demolire
la
casa
che
ha
appena
costruito.
Ma
le
persone
che
non
sono
simpatiche
a
noi,
lo
sono
anche
alla
Madonna
o
al
Signore?
E
se
invece
fosse
il
contrario?
Facciamo
tacere
il
nostro
orgoglio
e
liberiamo
il
nostro
amore
in
modo
da
ottenere
e
meritare
la
grazia
del
Signore;
non
pensiamo
di
gestirla
diventando
giudici
o
di
donarla
agli
altri
perché
così
fa
comodo
a
noi.
Se
dimostriamo
questa
confusione
davanti
al
Signore,
lo
Spirito
Santo
non
poserà
gli
occhi
su
di
noi
perché
non
sbaglia
quando
scende
su
una
persona:
solo
lui
sa
come
e
quando
deve
manifestarsi
nell’uomo,
non
illudiamoci
non
scenderà
mai
su
un
nostro
comando
come
se
fosse
un
interruttore
della
corrente.
Il
Signore
desidera
che
noi
facciamo
le
cose
più
semplici
per
essere
a
lui
graditi:
offrire
la
nostra
quotidianità
al
mattino
quando
ci
alziamo
pregando,
andando
a
lavorare
con
gioia
e
non
con
costrizione,
offrendo
delle
buone
azioni,
ringraziando
la
sera
di
tutta
la
nostra
giornata.
Non
desidera
nient'altro.
Cerchiamo
di
essere
equilibrati
e
sobri,
altrimenti
il
problema
è
molto
serio.
La
Madonna
nell'esperienza
di
Roberto
Longhi,
trasmette
verità
che
per
niente
si
confanno
con
il
nostro
saper
vivere;
è
quasi
tutto
il
contrario.
Non
c'è
nessuna
nota
di
commento e di colpevolizzazione verso chi ha sbagliato, mentre noi lo facciamo quotidianamente.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Espiare chi porta dicredito al Signore
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)