Dio ha dato a nostra disposizione una infinità di benefici e di possibilità per evitare certe croci. Ha dato tutto in abbondanza per far vivere bene il genere umano. Chi di noi pensa che sta facendo le cose migliori? Non siamo stufi di rifare gli stessi errori e di farci trasportare sempre dalle nostre logiche? A volte hanno ragione anche gli altri. L’uomo è in continua agitazione, si lamenta di tutto e di tutti, ma cosa c’entra il Signore? Non ha sbagliato a darci la sua legge e non possiamo incolparlo se non vediamo i risultati sperati. Perché vogliamo rifiutare la base della nostra fede che sono i periodi di tribolazione? Se li accettiamo con coraggio ci aiutano e ci rendono più resistenti alle problematiche della vita. Le sofferenze e le prove Dio non le ha evitate nemmeno al suo divin Figlio, a sua Madre e ai Santi. Ci gloriamo o ci amareggiamo nello spirito? Causiamo tanti problemi anche ai nostri governanti, vogliamo una vita più comoda ma nessuno è disposto a sacrificarsi per gli altri. Pensiamo che siano le cose materiali a garantirci il benessere, e se Dio ci mettesse alla prova? Cosa diamo noi per il bene della Chiesa? Chiediamo tante cose al Signore che potremmo risolvere con l’amore. Quando non siamo contenti del carattere di un nostro familiare, condanniamo il nostro carattere. Il buono non polemizza e non critica il fratello, chi lo fa ha la malignità, l’avidità e la superbia. Sono vizi terribili che innescano una moltitudine errori. La causa principale di questo malessere mondiale è il peccato che pesa sulle anime di tutti. Perché abbiamo creato un mondo così arrabbiato e insofferente? Abbiamo anche delle medicine che ci fanno stare meglio, dov’è la nostra gioia? Persone che soffrono più di noi e vivono di stenti sono quelle che ci regalano un sorriso o una bella parola. Amiamo il nostro prossimo come noi stessi oppure dove sappiamo che c’è un problema voltiamo lo sguardo dall’altra parte? Se non vogliamo fare delle elemosine evitiamo almeno di trovare delle false giustificazioni o di offendere le persone che stanno peggio. Ci vuole coraggio per spogliarci dall’uomo vecchio e farci rivestire di quello che Gesù ci ha rivelato. Solo così si ama il Signore al di sopra di tutto. Il samaritano che ha fasciato le ferite dell’uomo colpito dai briganti era Gesù, è lui che ha compassione e risana. Così dobbiamo fare anche noi. Quante volte siamo stati indifferenti davanti a persone che soffrono? Oppure le abbiamo affidate alla Madonna quando potevamo fare la nostra parte. Non si gioca al baratto con il Signore. Fare del bene significa sacrificarsi per gli altri, amare quelli che ci odiano e che pensano in modo diverso da noi. È la legge naturale del Signore. Se ritorneremo a Dio recupereremo quella forza che solo la fede ci dà di accettare ciò che la vita propone senza più lamentarci. LA LUCE DEL MONDO È LA PAROLA DI DIO È impressionante vedere che la manipolazione sui social è servita soltanto a promuovere cortei di contestazione e di disapprovazione. Pensando di sostenere la verità si è sostenuta la confusione. Tutte le manifestazioni di protesta usano la stessa filosofia in senso negativo di ciò che accusano. È accaduto anche nella pandemia: “non possono imporci di fare il vaccino” ma vogliono imporci di non farlo. Dov’è la verità? Vanno a dire che non è giusto imporre delle regole, ma nella stessa misura contraria impongono a noi la loro contestazione. Questo discorso non viene da Dio. È l’obiettivo dell’infido che vuole dividere e rompere amicizie per diversità di vedute. Bisogna essere al di sopra di tutto senza prendere posizione. Tutte le polemiche sono improntate ad allontanarci dalla parola di Dio e a farci vivere con paura certe situazioni. Chi di noi parla di Gesù con fiducia? Le manipolazioni esoteriche, la rabbia e l’insicurezza sono la conseguenza di aver spento la parola di Dio. Come facciamo a non capire l’intrigo satanico che c’è stato per portare la confusione? Il male è più astuto di quello che pensiamo, non lo mettiamo dietro l’angolo con una preghiera. Quante rivelazioni non autentiche sono passate! Si è spenta la luce sul mondo perché non c’è più la parola di Dio e quindi il catechismo. Invece di criticare la fede dei nostri padri avremmo dovuto conservarla e promuoverla. Quando il Signore disse: “E la luce fu”, era la parola di Dio. Oggi c’è il suo totale oscuramento, non è più considerata rivelazione suprema. Le teorie blasfeme portano disperazione e distruzione, vengono solo per allontanarci dalla luce di Dio. Quanto danno hanno portato alla Chiesa i troppo fervorosi? Molti si sentono migliori dei ministri della Chiesa e propongono cose emozionanti. Offrono devozioni e credulonerie popolari che scansano la Croce e non rappresentano Cristo. Da secoli sistematicamente ci fanno contestare la Chiesa, il Papa e la regola umana per allontanarci dal Vangelo. Dove sono i veri cristiani? Contestiamo la Chiesa e non siamo nemmeno in grado di gestire la nostra famiglia! Chi si allontana da Dio sarà sempre in contrasto con tutti. Invece che dire quello che pensiamo dobbiamo pensare a quello che diciamo quando parliamo in nome di Dio. Cerchiamo di risanare l’anima che è la parte più malata di noi. Gesù non ha mai parlato di una vita comoda ma di una vita che è una battaglia. Fino all’ultimo istante della nostra esistenza siamo soggetti alla tentazione. Il Signore sa che dobbiamo affrontare la malvagità umana e se non siamo forti finiamo per essere sottomessi a questa realtà. Ecco perché ci ha detto di scuotere la polvere dai sandali e non di imporsi o scontrarsi. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Dov’è il nostro coraggio?
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Dio ha dato a nostra disposizione una infinità di benefici e di possibilità per evitare certe croci. Ha dato tutto in abbondanza per far vivere bene il genere umano. Chi di noi pensa che sta facendo le cose migliori? Non siamo stufi di rifare gli stessi errori e di farci trasportare sempre dalle nostre logiche? A volte hanno ragione anche gli altri. L’uomo è in continua agitazione, si lamenta di tutto e di tutti, ma cosa c’entra il Signore? Non ha sbagliato a darci la sua legge e non possiamo incolparlo se non vediamo i risultati sperati. Perché vogliamo rifiutare la base della nostra fede che sono i periodi di tribolazione? Se li accettiamo con coraggio ci aiutano e ci rendono più resistenti alle problematiche della vita. Le sofferenze e le prove Dio non le ha evitate nemmeno al suo divin Figlio, a sua Madre e ai Santi. Ci gloriamo o ci amareggiamo nello spirito? Causiamo tanti problemi anche ai nostri governanti, vogliamo una vita più comoda ma nessuno è disposto a sacrificarsi per gli altri. Pensiamo che siano le cose materiali a garantirci il benessere, e se Dio ci mettesse alla prova? Cosa diamo noi per il bene della Chiesa? Chiediamo tante cose al Signore che potremmo risolvere con l’amore. Quando non siamo contenti del carattere di un nostro familiare, condanniamo il nostro carattere. Il buono non polemizza e non critica il fratello, chi lo fa ha la malignità, l’avidità e la superbia. Sono vizi terribili che innescano una moltitudine errori. La causa principale di questo malessere mondiale è il peccato che pesa sulle anime di tutti. Perché abbiamo creato un mondo così arrabbiato e insofferente? Abbiamo anche delle medicine che ci fanno stare meglio, dov’è la nostra gioia? Persone che soffrono più di noi e vivono di stenti sono quelle che ci regalano un sorriso o una bella parola. Amiamo il nostro prossimo come noi stessi oppure dove sappiamo che c’è un problema voltiamo lo sguardo dall’altra parte? Se non vogliamo fare delle elemosine evitiamo almeno di trovare delle false giustificazioni o di offendere le persone che stanno peggio. Ci vuole coraggio per spogliarci dall’uomo vecchio e farci rivestire di quello che Gesù ci ha rivelato. Solo così si ama il Signore al di sopra di tutto. Il samaritano che ha fasciato le ferite dell’uomo colpito dai briganti era Gesù, è lui che ha compassione e risana. Così dobbiamo fare anche noi. Quante volte siamo stati indifferenti davanti a persone che soffrono? Oppure le abbiamo affidate alla Madonna quando potevamo fare la nostra parte. Non si gioca al baratto con il Signore. Fare del bene significa sacrificarsi per gli altri, amare quelli che ci odiano e che pensano in modo diverso da noi. È la legge naturale del Signore. Se ritorneremo a Dio recupereremo quella forza che solo la fede ci di accettare ciò che la vita propone senza più lamentarci. LA LUCE DEL MONDO È LA PAROLA DI DIO È impressionante vedere che la manipolazione sui social è servita soltanto a promuovere cortei di contestazione e di disapprovazione. Pensando di sostenere la verità si è sostenuta la confusione. Tutte le manifestazioni di protesta usano la stessa filosofia in senso negativo di ciò che accusano. È accaduto anche nella pandemia: “non possono imporci di fare il vaccino” ma vogliono imporci di non farlo. Dov’è la verità? Vanno a dire che non è giusto imporre delle regole, ma nella stessa misura contraria impongono a noi la loro contestazione. Questo discorso non viene da Dio. È l’obiettivo dell’infido che vuole dividere e rompere amicizie per diversità di vedute. Bisogna essere al di sopra di tutto senza prendere posizione. Tutte le polemiche sono improntate ad allontanarci dalla parola di Dio e a farci vivere con paura certe situazioni. Chi di noi parla di Gesù con fiducia? Le manipolazioni esoteriche, la rabbia e l’insicurezza sono la conseguenza di aver spento la parola di Dio. Come facciamo a non capire l’intrigo satanico che c’è stato per portare la confusione? Il male è più astuto di quello che pensiamo, non lo mettiamo dietro l’angolo con una preghiera. Quante rivelazioni non autentiche sono passate! Si è spenta la luce sul mondo perché non c’è più la parola di Dio e quindi il catechismo. Invece di criticare la fede dei nostri padri avremmo dovuto conservarla e promuoverla. Quando il Signore disse: “E la luce fu”, era la parola di Dio. Oggi c’è il suo totale oscuramento, non è più considerata rivelazione suprema. Le teorie blasfeme portano disperazione e distruzione, vengono solo per allontanarci dalla luce di Dio. Quanto danno hanno portato alla Chiesa i troppo fervorosi? Molti si sentono migliori dei ministri della Chiesa e propongono cose emozionanti. Offrono devozioni e credulonerie popolari che scansano la Croce e non rappresentano Cristo. Da secoli sistematicamente ci fanno contestare la Chiesa, il Papa e la regola umana per allontanarci dal Vangelo. Dove sono i veri cristiani? Contestiamo la Chiesa e non siamo nemmeno in grado di gestire la nostra famiglia! Chi si allontana da Dio sarà sempre in contrasto con tutti. Invece che dire quello che pensiamo dobbiamo pensare a quello che diciamo quando parliamo in nome di Dio. Cerchiamo di risanare l’anima che è la parte più malata di noi. Gesù non ha mai parlato di una vita comoda ma di una vita che è una battaglia. Fino all’ultimo istante della nostra esistenza siamo soggetti alla tentazione. Il Signore sa che dobbiamo affrontare la malvagità umana e se non siamo forti finiamo per essere sottomessi a questa realtà. Ecco perché ci ha detto di scuotere la polvere dai sandali e non di imporsi o scontrarsi.

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