Si
può
degenerare
raccontando
anche
ciò
che
è
contro
la
verità,
non
soltanto
facendo
certe
azioni.
Quello
che
si
sta
dicendo
contro
questo
vaccino
è
un’assurdità
perché
poi
molte
persone
vivono
nella
paura.
Quanti
veleni
abbiamo
già
assaggiato
o
bevuto
attraverso
coloranti
e
conservanti
chimici?
Siamo
già
stati
nutriti
da
cose
peggiori
del
vaccino.
È
per
grazia
di
Dio
che
noi
viviamo,
la
sua
mano
ci
protegge
dalle
contaminazioni
e
non
ce
ne
rendiamo
conto.
I
dolcificanti,
i
fertilizzanti,
l’aria
che
respiriamo…
Ci
stanno
allontanando
dal
vero
pericolo
che
è
la
chimica
basata
su
cose
che
uccidono
presenti
in
qualsiasi
nutrimento.
È
demoniaco
il
terrorismo
sul
vaccino
,
non
accodiamoci
a
quelli
che
ci
raccontano
fandonie.
Come
possiamo
pensare
che
nell’antidoto
ci
sia
l’elemento
per
distruggerci?
Limitiamo
l’azione
del
telefonino
perché
non
siamo
in
grado
di
capire
quello
che
ci
dicono.
Cerchiamo
di
essere
prudenti
per
non
contagiarci
e
di
avere
fiducia.
Fidiamoci
solo
di
Dio.
Dobbiamo
essere
più
scaltri,
coraggiosi
e
intelligenti.
In
questi
tempi
di
pandemia
c’è
una
battaglia
al
terrore
che
non
ci
fa
onore,
così
dimostriamo
di
essere
poco
credenti.
Queste
cose
non
vengono
da
Dio,
la
confusione
la
porta
il
demonio.
Non
diffondiamo
messaggi
terrificanti
perché
un
giorno
potremmo
renderne
conto
nel
giudizio
eterno.
Non
ci
interessavano
le
persone
che
morivano
lontane
da
noi
ma
ora
ragioniamo
in
modo
diverso,
che
cristiani
siamo?
C’è
un
gioco
satanico
che
ha
confuso
i
nostri
preti,
per
causa
nostra
hanno
aperto
le
porte
del
contagio,
alla
solidarietà
e
al
sostegno,
esponendosi
al
male.
Così
alcuni
di
loro
sono
stati
uccisi.
Questo
non
ci
fa
riflettere?
Dobbiamo
scoraggiare
le
persone
che
fomentano
rivelazioni
che
danno
sfiducia.
Ogni
vaccino
ha
mietuto
vittime
come
questo
che
in
proporzione
è
mondiale.
Tante
volte
la
nostra
situazione
si
è
ripetuta
nel
corso
del
tempo,
facciamoci
forza.
Siamo
terrorizzati
da
una
malattia
che
ha
creato
l’uomo,
ma
nell’agitazione
pandemica
non
c’è
Dio.
Dobbiamo
essere
persone
che
danno
fiducia,
gli
apostoli
della
lieta
novella
annunciatori
di
coraggio
e
di
pace.
Maria
Santissima
ci
dice
di
aver
fiducia,
di
non
sostenere
questo
discorso
pericoloso
e
di
non
pregare
per
paura.
Siamo
come
canne
sbattute
dal
vento
soprattutto
quando
non
conosciamo
le
sacre
scritture.
Dobbiamo
credere
molto
di
più
e
parlare
molto
di
meno.
Se
diciamo
male
di
una
persona,
ci
auto
malediciamo.
Chi
maligna
ha
il
cuore
marcio
perché
il
cuore
o
ama
o
odia.
La
vera
pandemia
è
il
contagio
che
abbiamo
nell’anima,
infatti
molte
persone
se
non
parlano
male
di
qualcuno
non
sono
contente.
Il
vaccino
del
virus
dell’anima
è
la
parola
di
Dio,
perché
non
la
vogliamo?
La
superbia
ci
fa
sostenere
solo
il
nostro
pensiero
e
l’egoismo
mentale
ci
fa
credere
di
avere
sempre
ragione.
Esistono
i
ragionamenti
filosofici
ma
non
più
i
veri
valori,
eppure
eravamo
più
contenti
quando
vivevamo
nella
povertà
perché
ora
ci
siamo
allontanati da Dio.
LA CONTESTAZIONE NON VIENE DA DIO
Perché
a
noi
non
sta
bene
mai
niente?
Si
contesta
tutto
e
tutti
perché
c’è
un
malessere
interiore
che
ci
impedisce
di
abbandonarci
totalmente
a
Dio.
Con
Dio
nel
cuore
non
contesteremmo
più
niente.
Contestiamo
perché
siamo
a
disagio
e
in
confusione
con
noi
stessi,
ma
anche
per
nascondere
i
nostri
peccati.
Vogliamo
sempre
un
elemento
da
giudicare
e
criticare
perché
abbiamo
paura
della
verità.
Anche
i
farisei
contestavano
coloro
che
prendevano
il
cibo
con
mani
immonde:
i
contestatori
di
allora
sono
come
quelli
di
oggi,
creano
confusione
e
sono
falsi.
Dissociamoci
da
loro.
Chi
condanna
i
vaccini
era
un
contestatore
anche
prima
della
pandemia.
Quando
non
abbiamo
l’amore
nel
cuore
trascuriamo
il
comandamento
di
Dio,
così
le
cose
che
escono
dall’uomo
uccidono.
Siamo
così
stupidi
da
lavorare
per
la
vicendevole
disgregazione,
informando
in
modo
sbagliato.
Non
conosciamo
la
verità
di
Dio
e
nemmeno
quella
di
certi
studi.
A
cosa
giova
la
parola
di
Dio
se
seminiamo
terrore?
Lavoriamo
per
il
bene
o
per
la
contestazione?
Il
problema
più
grande
non
è
il
vaccino
o
la
pandemia,
ma
che
ci
stiamo
de-cristianizzando
senza
rendercene
conto.
Siamo
confusi
perché
non
c’è
più
Dio
in
noi
e
siamo
troppo
pronti
alla
polemica.
Vogliamo
dimostrare
di
essere
i
più
bravi,
così
critichiamo
coloro
che
hanno
una
responsabilità.
Come
si
può
sostenere
la
contestazione
violenta?
Se
spaccassero
le
porte
e
le
vetrine
di
casa
nostra
ragioneremmo
diversamente.
Non
prestiamo
il
fianco
ai
disfattisti.
Si
contesta
il
Papa
e
la
Chiesa
ma
cosa
c’entrano?
Come
possiamo
condannare
tutti
i
preti
per
colpa
di
qualche
pedofilo?
Ma
il
Papa
è
contro
la
pedofilia.
Ci
sono
religiosi
santi
che
piangono
perché
vengono
messi
in
un
contesto
di
dubbio.
Siamo
maligni,
chi
di
noi
ha
parlato
bene
del
governo,
della
Chiesa,
della
famiglia,
del
lavoro?
Ci
sarà
qualcosa
di
positivo
che
possiamo
dire!
Se
fossimo
al
loro
posto
faremmo
peggio.
Quelli
che
criticano
di
più
sono
quelli
che
fanno
di
meno
e
pretendono
anche
quello
che
non
hanno
fatto.
Così
avviene
nelle
nostre
case,
ci
sono
i
diritti
ma
non
i
doveri.
È
inutile
pensare
di
lavarsi
le
vesti
usando
il
sapone
degli altri.
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