Un deserto sul Misma
Non
dobbiamo
invocare
Gesù
e
Maria
SS.
solo
per
risolvere
i
nostri
problemi
quotidiani,
non
deve
starci
a
cuore
solo
la
nostra
situazione
personale.
Facciamo
un
esame
di
coscienza
e
chiediamoci:
qual
è
il
compito
primario
della
nostra
esistenza
terrena?
Noi
siamo
stati
voluti,
pensati,
creati
e
fatti
cristiani
per
essere
testimoni
dei
comandamenti
di
Dio,
il
quale
ha
dato
l’universo
creato
a
nostra
disposizione.
La
missione
che
ci
è
stata
affidata
è
quella
di
essere
testimoni
di
un
Dio
onnipotente,
del
Dio
della
verità,
della
sua
legge
che
ci
dice
di
amarci
e
di
perdonarci.
Anche
Gesù
per
rispettare
la
legge
del
Padre
è
morto
in
croce.
Non
siamo
stati
creati
per
vivere
liberamente
secondo
una
nostra
logica,
altrimenti
vuol
dire
che
quello
che
il
Signore
desidera
ed
ha
affidato
a
noi
non
ci
interessa.
Questa
è
la
nostra
responsabilità
terrena:
di
impegnarci
a
diventare
cristiani
credibili
,
consapevoli
(anche
se
non
ci
riusciremo
al
100%)
e
di
avere
uno
stile
comportamentale
che
si
adatta
alla
legge
di
Dio,
altrimenti
creiamo
danno
al
Signore,
anche
senza
che
ce
ne
rendiamo conto!.
Ma noi abbiamo portato credibilità al nostro Signore o abbiamo portato discredito?
Ci
facciamo
un
Dio
personale
e
viviamo
come
sembra
giusto
a
noi,
cercando
di
salvaguardare
il
nostro
orgoglio
e
di
ottenere
protezione
per
noi?
Bisogna
leggere
e
vivere
il
Vangelo
come
va
letto
e
vissuto,
non
in
chiave
personale,
altrimenti
ci
disorienta.Viviamo
rispettando
la
legge
di
Dio
come
ci
ha
insegnato
Gesù,
senza
essere
bigotti,
fanatici
o
esagerando.
Non
imponiamo
agli
altri
di
fare
le
nostre
scelte
rigide:
viviamole
noi
e
proponiamole
con
dolcezza,
perché
è la Madonna che interviene nei cuori e nelle persone, non noi.
CONDIVIDERE LE SOFFERENZE DEI CUORI UMANI DI GESÙ E MARIA SANTISSIMA
Gesù
e
Maria
SS.
sono
soli
nella
loro
sofferenza
per
noi
e
vogliono
offrirci
la
salvezza
eterna,
non
solo
le
nostre
comodità
terrene.
Gesù
e
Maria
SS.
hanno
un
cuore
umano,
che
trepida
ed
è
amareggiato
per
tante
cose
che
si
potrebbero
evitare.
Quello
che
ci
viene
chiesto
è
possibile
realizzarlo,
se
siamo
responsabili
della
nostra
missione
terrena,
pur
mantenendo
le
nostre
abitudini.
Se
non
viviamo
quello
che
Gesù
ci
ha
rivelato,
gli
chiudiamo
il
cuore;
se
accettiamo
la
sua
verità,
accettiamo
di
cambiare
vita
(la
nostra,
non
quella
degli
altri..),
gli
apriamo
il
cuore
e
non
gli
impediamo
di
convertirci.
In
che
misura
abbiamo
ascoltato
e
amato
il
Signore?
Non
nascondiamoci
dietro
le
nostre
preghiere,
se
rimaniamo
con
quella
qualità
di
vivere
non
coerente,
che
porta
tristezza
al
Signore,
rendendo
tutto
vano.
Se
il
Signore
ci
chiede
di
amarci
e
di
perdonarci,
noi
facciamo
il
contrario,
oppure
perdoniamo
“
a
denti
stretti”….
Se
è
questo
che
fa
soffrire
tremendamente
Gesù
e
sua
Madre,
noi
restiamo
indifferenti?
Immaginiamo
che
un
nostro
amico
soffre
perché
ha
ricevuto
una
ingiustizia;
se
gli
vogliamo
davvero
bene
lo
ascoltiamo,
gli
facciamo
sentire
che
gli
siamo
vicini,
e
anche
se
non
abbiamo
potuto
far
niente
per
risolvere
il
suo
problema,
abbiamo
fatto
tanto
semplicemente
condividendo
la
sua
sofferenza.
Sul
Monte
Misma
Maria
SS.
ci
trasmette,
per
mezzo
del
suo
strumento,
che
dietro
la
sua
regalità
e
quella
di
Gesù
ci
sono
due
cuori
umani
che
soffrono
per
l’amarezza
ed
il
discredito
che
noi
cristiani
facciamo
in
continuazione
al
Signore, e che aspettano di essere conosciuti e consolati attraverso la nostra partecipazione al loro dolore.
“Gesù, devi avere un cuore immenso per sopportare tutto questa confusione….
Vorrei tanto poter fare tante cose,
ma mi è impossibile perché io sono un nulla rispetto a Tu che sei tutto.
Accetta questa mia condivisione di questa amarezza per tanta cattiveria
e per tanta poca volontà di rispettare la legge di Dio,
a svantaggio nostro perché ne paghiamo le conseguenze”
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Credibilità o discredito?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)