Un deserto sul Misma
Se
fossimo
scaltri
ci
faremmo
tagliare
le
orecchie,
perché
finora
ci
siamo
comportati
da
sordi.
Almeno
potremmo
dire:
"Non
ho
udito
perché
non
avevo
le
orecchie".
È
meglio
andare
nella
“geenna”
con
le
orecchie
o
in
paradiso
senza
orecchie?
Il
cervello
perfeziona
quello
che
sente,
valuta
i
pro
e
i
contro
attraverso
l'udito.
Anche
qui
siamo
di
fronte
a
un
grande
mistero,
perché
vogliamo
andare
a
delirare
nelle
cose
del
Signore?
Noi
diciamo
che
la
mela
marcia
dell'umanità
sono
le
persone
che
hanno
le
dipendenze
di
droghe,
alcol,
sesso:
faranno
del
male
a
loro
stessi,
ma
la
rovina
del
mondo
deriva
dalle
persone
che
si
dichiarano
normali.
Le
guerre,
i
massacri,
gli
sismi
sono
stati
causati
da
loro.
La
problematica
non
sta
nella
diversità,
a
volte
le
persone
che
noi
critichiamo
sono
le
più
disponibili.
Chi
è
più
normale?
Se
uno
ha
delle
dipendenze
e
si
allena
alla
resistenza,
piano
piano
può
migliorare.
È
la
lingua
la
causa
del
male
del
mondo,
non
il
diverso.
Pensiamo
di
fare
del
bene
solamente
perché
non
abbiamo
dipendenze?
Le
prove
sono
state
calcolate
in
base
alla
nostra
personalità,
a
ognuno
è
stato
dato
il
coraggio
e
la
forza
per
superarle.
Quando
manchiamo
di
rispetto
a
una
persona
e
questa
emette
una
sentenza
nei
nostri
confronti,
il
male
la
raccoglie
contro
di
noi,
perché
abbiamo
mancato
di
carità
e
amore.
La
cosa
principale
non
è
quella
di
andare
a
farci
benedire,
ma
di
non
farci
maledire
(Sir.
4°
cap.).
Non
abbiamo
meriti
o
demeriti
se
siamo
in
un
certo
modo,
come
possiamo
classificare
le
persone?
Però
se
uno
si
lascia
risucchiare
dal
vizio
diventa
depravato,
è
ovvio.
Ma
chi
commette
azioni
inique
è
depravato
in
un
altro
modo.
Cerchiamo
di
non
deridere
i
nostri
simili
e
di
essere
caritatevoli,
magari
la
vita
non
è
stata
generosa
con
loro.
Perché
li
sbeffeggiamo?
Il
creatore
del
male
aspetta
solo
quello
per
rovinare
milioni
e
milioni
di
persone.
Che
stupidi
che
siamo,
pensiamo
di
essere
intelligenti
solo
perché
rispettiamo
l'etichetta
esteriore?
La
persona
che
ha
una
dipendenza
sa
che
è
un
problema,
è
una
lotta
continua
per
lui.
Non
si
diverte,
ha
la
sua
dignità!
Ciò
che
ci
può
cambiare
è
Dio,
ma
noi
uomini
facciamo
la
nostra
parte,
proviamo
a
rinunciare.
Qualsiasi
fragilità
umana
può
essere
vinta
con
la
nostra
partecipazione,
allenandoci
alla
resistenza.
Non
si
cambia
vita
da
un
giorno
all'altro,
non
illudiamoci,
ci
dobbiamo
arrivare
gradino
dopo
gradino,
con
l'abitudine.
Il
vizio
è
vorace,
aumenta
sempre
il
suo
appetito,
il
desiderio,
ma
se
lo
freniamo,
impareremo
a
gestirci
e
la
grazia
di
Dio
non
mancherà.
Essa
ci
viene
data
gratuitamente,
dipende
da
come
ci
impegniamo
a
vivere
correttamente.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La grazia parte dalle nostre azioni
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)