Un deserto sul Misma
L’abisso
Nell’albero
genealogico
del
corpo
di
Cristo,
quando
un
membro
soffre,
soffre
tutto
il
corpo
e
quando
un
membro
gioisce,
gioisce
tutto
il
corpo.
Invece
noi
siamo
ancora
lontani
dalla
verità,
perché
non
abbiamo
questi
sentimenti.
C’è
un
abisso
tra
il
nostro
comportamento
e
quello
che
ci
ha
rivelato
Gesù.
Perché
il
mondo
fa
l’esatto
contrario?
Ma
chi
ci
ha
insegnato
a
comportarci
in
un
modo
così
diverso?
Troppi
pochi
cristiani
hanno
recepito
quello
che
Gesù
ha
voluto
rivelarci,
altrimenti
il
mondo
sarebbe
meraviglioso
e
stupendo;
la
maggior
parte
lo
interpreta
con
individualismo,
secondo
convenienza
personale.
E’
più
importante
comprendere
quello
che
il
Signore
ci
ha
rivelato
o
che
il
Signore
accetti
i
nostri
consigli?
Non
facciamo
rivelare
a
Gesù
quello
che
è
più
comodo
per
noi.
Il
Figlio
di
Dio
è
sceso
per
portare
la
verità,
non
per
realizzare
i
nostri
suggerimenti.
Chi
di
noi
conosce
fino
in
fondo
la
parola
rivelata
da
Gesù
o
capisce
almeno
lo
stile
di
vita
che
dovrebbe
condurre?
Questi
sono
i
concetti
che
Maria
Santissima
ribadisce
nelle
sue
apparizioni
e
come
ha
detto
alle
nozze
di
Cana,
ci
invita
a
mettere
in
pratica
la
Sua
parola.
Non
viene
a
dire
nient'altro.
Non
viene
a
cambiare
ciò
che
ha
trasmesso
all'epoca,
perché
è
sempre
attuale.
Tutto
quello
che
è
fuori
da
questo
concetto
e
si
attribuisce
alla
Madonna,
è
inventato.
Essere
cristiani
è
una
missione
difficilissima
perché
il
male
vuole
disturbare
e
confondere
le
idee
in
una
misura
impressionante;
vuole
che
noi
facciamo
tutto
quello
che
riteniamo
giusto
in
nome
di
Dio.
Ma
come
possiamo
mettere
in
pratica
tutto
quello
che
sentiamo
dentro
di
noi
in
nome
di
Dio?
Facciamolo
piuttosto
a
nome
nostro!
Purtroppo
non
ce
ne
rendiamo
conto,
ma
avviene
questo
e
così
indeboliamo
la
nostra
fede.
Se
sapessimo
la
lotta
impervia
e
mostruosa
che
si
è
innescata
contro
la
verità,
per
impedirci
di
capire
quello
che
il
Signore
ci
ha
rivelato,
ci
meraviglieremmo
e
non
avremmo
più
neanche
la
forza
di
aprire
bocca.
Dobbiamo
diventare
strumenti
di
Dio
formati
non
dalla
lettura,
dalla
teoria,
dai
pensieri
o
dai
suggerimenti,
ma
dallo
Spirito
Santo,
che
agisce
come
vuole,
quando
meno
ce
lo
aspettiamo
e
non
su
nostro
comando.
Il
motivo
principale
per
cui
Gesù
è
venuto
sulla
Terra,
non
è
quello
di
innescare
battaglie
o
promuovere
contestazioni,
ma
di
farci
capire
che
cosa
significa
l’amore
e
il
perdono.
Ha
confermato
certe
abitudini
e
ne
ha
abolite
altre,
quelle
che
indurivano
il
cuore
dell'uomo
e
questo
gli
è
costata
la
vita,
perché
pensavano
che
non
fosse
coerente
con
la
legge
ebraica.
Quando
non
siamo
uniti
e
prevale
l’individualismo,
siamo
più
esposti
al
male,
così
come
un
gregge
non
unito
è
più
esposto
al
pericolo.
Se
in
certi
momenti
avessimo
vicino
un
amico,
avremmo
un
sostegno,
saremmo
più
protetti
dagli
attacchi
infidi
e
mascherati
del
male.
Quanti
di
noi
si
avvicinano
al
Signore
con
lo
spirito
di
accettare
la
croce?
Se
non
confermiamo
le
rivelazioni
di
Gesù,
potremmo
forse
sentire
un
giorno
quella
frase:
"Io
non
ti
conosco"...
Potremmo
essere
come
coloro
che
studiano
per
tutta
la
vita,
ma
non
superano
l'esame
di
laurea.
A
cosa
è
servita
tanta
fatica?
Troppi
cristiani
non
sanno
da
che
parte
andare,
si
inventano
le
linee,
si
illudono,
perché
non
sono
formati
sulla
parola
di
Dio.
Chi
di
noi
la
conosce
e
la
testimonia
con
le
opere?
E’
il
nostro
compito
più
importante.
Essere
cristiani
ci
fa
avere
dei
grandi
privilegi,
ci
mette
al
riparo
da
tantissimi
attacchi,
mentre
coloro
che
professano
altre
teorie
o
altre
religioni,
pur
essendo
più
uniti
e
più
formati
sulle
loro
dottrine,
ricevono
violenze
psicologiche
e
fisiche.
Noi
non
abbiamo
un'impostazione
o
un
obbligo
che
ci
toglie
la
libertà,
siamo
liberi,
liberi
anche
di
capire,
non
di
improvvisarci
in
base
alle
convenienze
o
alle
necessità.
Nella
fede
cristiana,
salvo
poche
eccezioni,
non
c'è
una
preparazione
e
un'educazione
come
avviene
in
tutti
i
corsi
scolastici;
il
vero
cristiano
dovrebbe
essere
formato
sulla
Parola,
non
su
una
percentuale
minima
di
essa.
Nella
Bibbia
ci
sono
tutte
le
rivelazioni,
le
profezie
e
le
verità
di
Dio,
per
diventare
maestri
ed
esempi
di
vita
cristiana
autentica,
non
di
vita
improvvisata.
Il
cammino
sulla
Bibbia
non
è
facile,
ma
le
cose
del
Signore
costano
fatica,
non
ci
vengono
date
in
“carrozza”,
bisogna
pagarle
col
sangue
o
passare
attraverso
prove
cruenti,
molto
difficili.
Se
non
siamo
formati
sulla
parola
di
Dio
che
cosa
riveliamo?
Creiamo
un
grandissimo
danno,
svuotiamo
di
verità
la
sua
parola.
È
l'offesa
più
grande
che
possiamo
arrecare
al
nostro
Signore,
quello
di
non
essere
sinceri
davanti
a
Lui,
perché
a
parole
vogliamo
confermare
tutto
questo,
ma
nei
fatti
no.
NUMERI
O
SOSTANZA?
Cerchiamo
di
non
“guardare
ai
numeri”
per
non
commettere
gli
errori
dei
sacerdoti
del
Tempio,
che
guardavano
alle
frequentazioni,
perché
oggi
tanti
sacerdoti
fanno
quest'errore.
Basta
che
la
chiesa
sia
piena
e
poi
va
tutto
bene...
Così
si
giustifica
tutti.
Bisogna
rivelare
la
verità,
dire
ciò
che
è
giusto
e
ciò
che
è
sbagliato,
non
bisogna
aver
paura
che
i
numeri
diminuiscano,
perché
non
sono
quelli
che
confermano
l'autenticità
del
cammino,
ma
la
sostanza.
Anche
Gesù,
dopo
che
era
stato
abbandonato
dai
discepoli,
aveva
detto
ai
suoi
apostoli:
"Se
volete
andare
anche
voi,
andate".
Cerchiamo
di
non
scoraggiarci,
di
essere
più
fervorosi
ed
entusiasti.
Formiamoci
secondo
le
aspettative
della
Madonna,
perché
anche
Lei
è
in
attesa
di
risposte
da
parte
nostra.
Solo
la
parola
di
Dio
può
farci
superare
certi
scogli,
non
l'improvvisazione
o
l'immaginazione,
altrimenti
saremo
sempre
deboli
come
canne
sbattute
dal
vento
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’abisso
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)