Il
grande
problema
delle
generazioni
che
ci
hanno
preceduto,
sia
nel
vecchio
che
nel
nuovo
testamento,
è
stato
quello
di
non
aver
capito
i
tempi
che
vivevano,
perché
si
riferivano
sempre
a
quelli
vecchi,
agganciavano
le
leggi
e
i
decreti
alle
epoche
passate.
Cerchiamo
di
non
commettere
lo
stesso
errore,
ma
di
comprendere
il
tempo
che
stiamo
vivendo.
Noi
sappiamo
che
siamo
in
un
cammino
di
avvicinamento
alla
verità,
non
siamo
statici,
vediamo
nuove
scoperte,
siamo
in
evoluzione.
La
Madonna
ci
sta
indicando
una
via
nuova
che
ci
deve
far
riflettere,
un
cammino
ben
preciso
condensato
di
virtù
e
di
gioia;
però
dobbiamo
avere
lo
spirito
umile
dell'apprendista,
non
del
saccente
che
sa
già
tutto,
per
riuscire
a
carpire
le
sue
preziose
gemme
(i
buoni
frutti
spirituali)
e
la
vita
eterna.
Immaginiamo
che
non
fosse
mai
nato
Gesù:
in
che
mondo
vivremmo?
Prima
di
tutto
non
saremmo
arrivati
neanche
a
questo
tempo
perché
ogni
uomo
si
sarebbe
scagliato
l’uno
contro
l'altro.
Sarebbe
terribile,
orribile,
avremmo
visto
cattiverie
e
disastri
inenarrabili,
moriremmo
di
crepacuore
se
per
un
istante
vedessimo
in
che
condizione
saremmo.
Gesù
ci
ha
dato
un
dono
immenso,
ci
ha
portato
l'unione,
la
pace,
il
perdono
dei
peccati
e
ha
aperto
le
porte
del
Paradiso;
ha
gestito
nel
modo
migliore
tutti
i
popoli,
anche
quelli
non
cristiani,
per
dirigerli,
altrimenti
sarebbero
stati
degli
individualisti
molto
pericolosi.
Ci
ha
dato
una
legge
ben
precisa
che
è
stata
disonorata,
nonostante
il
beneficio
di
questo
regalo.
Sapendo
che
Gesù
ci
ha
portato
la
salvezza
non
solo
dell'eternità
ma
anche
del
momento
presente,
non
meriterebbe
da
parte
nostra
una
dimostrazione
molto
più
concreta
e
tenace?
Cerchiamo
di
capire
chi
è
Gesù
e
cosa
ha
fatto
per
il
mondo.
Non
è
stato
incoronato
come
il
re
dei
re,
ma
è
stato
inchiodato
alla
croce,
dando
la
vita
per
noi.
Ci
rendiamo
conto
che
ha
portato
il
benessere
fisico
e
spirituale?
Non
dovremmo
più
obiettare
nulla
perché
innanzitutto
non
abbiamo
capito
quello
che
il
Signore
ci
ha
portato
e
quello
che
noi
dovremmo
fare
per
Lui.
Inginocchiamoci
e
rendiamo
onore
a
Lui
e
alla
sua
Legge,
in
espiazione
di
tanti
e
tanti
uomini
che
l'hanno
disonorata;
preghiamo
e
ripariamo
a
tanto
male,
a
tanta
profanazione,
a
tanti
insulti
e
offese
che
il
Signore
riceve.
Se
noi
non
onoriamo
la
sua
Legge
vuol
dire
che
non
abbiamo
capito
il
suo
dono,
perché
se
un
amico
ci
fa
un
regalo,
come
norma
lo
ringraziamo,
non
lo
offendiamo.
E
perché
non
facciamo
così
con
Gesù?
Ci
deve
dispiacere
che
dimostriamo
con
il
nostro
comportamento
di
non
aver
capito
nulla.
Gesù
non
è
colui
che
vuole
toglierci
la
libertà,
ma
colui
che
ce
l’ha
data.
Noi
invece
vogliamo
la
libertà
di
peccare,
del
godimento,
non
quella
interiore.
Il
mondo
ci
sta
facendo
vivere
da
farisei
senza
che
ce
ne
rendiamo
conto,
e
più
viviamo
da
farisei
e
più
il
nostro
cuore
si
indurisce,
facendoci
criticare
gli
uni
e
gli
altri,
come
se
desiderassimo
di
più
la
negatività.
Rendiamoci
conto
di
aver
vissuto
buona
parte
della
nostra
vita
inutilmente,
ripetendo
errori
su
errori
pensando
di
essere
nella
verità
e
che
a
sbagliare
fossero
gli
altri.
Ci
devono
dispiacere
le
divisioni,
le
profanazioni
e
gli
scismi
che
ci
sono
stati.
Non
ci
sentiamo
un
po'
mortificati?
Ma
quanti
hanno
capito
questa
verità?
Solo
una
piccolissima
minoranza.
Se
noi
avessimo
reso
onore
alla
legge
di
Gesù,
sarebbe
un
mondo
di
pace,
di
gioia
e
di
giustizia.
Non
ci
sarebbero
tutte
queste
magagne
e
queste
negatività
nella
politica,
nel
sindacato,
nella
scuola,
in
tutti
i
luoghi
dove
c'è
una
frequenza
pubblica;
e
anche
nella
Chiesa,
perché
anche
lei
stata
coinvolta.
Ma
vogliamo
che
la
Chiesa
ci
faccia
fare
bella
figura
o
vogliamo
far
fare
bella
figura
alla
Chiesa
con
la
nostra
vita?
"Fai
tutto
quello
che
io
ti
chiederò",
"Non
solo
servo
sarai,
ma
anche
soldato
di
Cristo
diventerai”
e
"Saprai
tutto
al
momento
giusto",
ebbe
a
dire
la
Madonna
a
Roberto,
e
questo
lo
dice
anche
noi
se
decideremo
di
fare
il
cammino
da
Lei
proposto.
Però
dovremo
lottare
interiormente
per
liberarci
da
tante
abitudini
sbagliate
e
non
dovremo
insuperbirci
dei
nostri
successi
perché
l'umiltà
non
si
vanta.
Prima
di
tutto
non
dobbiamo
mai
proporci
noi
come
rivelatori
della
verità,
ma
dobbiamo
affidarla
a
Dio,
perché
anche
gli
apostoli
sono
stati
istruiti
dallo
Spirito
Santo
e
da
Maria
Santissima,
non
da
un
sacerdote
del
Tempio
o
da
un
professore.
Non
dobbiamo
avere
l'arroganza
di
imporre
il
nostro
modo
di
pensare
e
di
agire,
di
modificare
o
commentare,
perché
davanti
alla
legge
di
Dio
esiste
solo
l'obbedienza.
Rispettiamo
integralmente
il
Vangelo,
perché
Gesù
è
lo
stesso
ieri,
oggi
e
sempre;
non
ci
ha
detto
di
leggere
la
sua
parola
e
di
viverla
in
base
ai
tempi
che
viviamo.
Il
mondo
è
sempre
quello,
il
sole,
la
luna
e
le
stelle
sono
sempre
quelle,
non
è
cambiato
niente.
L'unico
rischio
che
possiamo
correre
è
quello
di
non
gestire
l'orgoglio
che
abbiamo
dentro
di
noi.
Se
riusciamo
ad
addomesticarlo,
il
gioco
è
fatto.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Che mondo sarebbe senza Gesù?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono