Siamo
troppo
frenetici
nella
nostra
vita,
troppo
spesso
dimentichiamo
quello
che
non
dovremo
mai
dimenticare
e
impariamo
quello
che
non
dovremmo
imparare,
allontanandoci
sistematicamente
da
Dio.
Egli
non
si
incontra
con
la
ragione,
né
con
pensieri,
calcoli
o
illusioni,
è
un
essere
perfettissimo
che
ha
creato
cielo
e
terra;
senza
il
suo
aiuto
non
sapremmo
comporre
neanche
le
parole.
Il
periodo
che
stiamo
vivendo
nel
Nuovo
Testamento
è
quello
di
maggior
grazia,
ma
non
ce
ne
rendiamo
conto.
Come
fa
l'uomo
a
non
capire?
Il
momento
migliore
della
nostra
storia
è
l'epopea
della
croce,
della
resurrezione
del
nostro
migliore
amico
e
maestro
che
ha
aperto
le
porte
del
paradiso.
Per
noi
sono
importanti
le
cose
eclatanti,
ma
il
Signore
potrebbe
decidere
i
tempi
in
base
a
particolari
che
non
consideriamo,
come
un
piccolo
masso
che
si
stacca
dalla
roccia.
I
giganti
della
fede
nel
Vecchio
Testamento
erano
concentrati
nei
luoghi
dove
vivevano
gli
ebrei,
Dio
li
ha
chiamati
e
toccati
ad
uno
ad
uno
dando
loro
poteri
che
nessuno
poteva
fermare
e
ribaltavano
nazioni
intere.
Dopo
l’ascensione
di
Gesù
i
giganti
della
fede
e
i
geni
di
ogni
natura
non
sono
più
stati
scelti
come
in
passato,
ma
Dio
ha
mandato
il
Paraclito,
un
pozzo
di
sapienza
che
ha
beneficato
milioni
di
persone
in
un
modo
naturale,
soprattutto
in
Italia.
Ha
dato
una
capacità
immensa
a
cervelli
e
menti
in
ogni
settore,
anche
nella
santità.
Il
Signore
agisce
nelle
cose
normali,
ci
dà
scaltrezza,
prudenza
e
capacità
per
tirare
delle
conclusioni
in
una
frazione
di
secondo.
Abbiamo
capito
cosa
significa
far
scendere
il
Paraclito?
Coloro
invece
che
si
illudono
di
averlo
ricevuto
diventano
“paralitici”.
Ora
la
grazia
del
Signore
non
scende
perché
non
la
meritiamo,
non
si
vede
più
neanche
la
brutta
copia
del
vero
cristiano.
Dispiacciamoci
perché
la
verità
è
questa.
Da
2000
anni
i
cristiani
fanno
il
segno
della
croce
che
ha
il
potere
di
scacciare
i
demoni,
onoriamo
questo
privilegio
o
lo
facciamo
tanto
per
fare?
Siamo
sospettosi
e
maligniamo,
ogni
pensiero
malizioso
serve
solo
a
far
cadere
la
moltitudine
dei
popoli,
come
quelle
mezze
frasi
buttate
lì
con
un
preciso
scopo...
Maria
Santissima
conosce
tutta
la
falsità
dell'uomo,
sa
quanto
male
fanno
le
cattive
parole.
C'è
troppa
fantasia
nei
nostri
discorsi
altezzosi,
dov'è
la
mitezza,
la
dolcezza
e
l'allegrezza
che
ha
insegnato
Gesù?
Una
volta
erano
impegnati
a
tenere
il
decoro
dell'anima,
oggi
il
decoro
che
marcisce,
quello
esteriore,
perché
dell'altra
vita
non
ci
interessa
nulla.
Che
cos'è
l'anima
per
noi?
Chi
conosce
un
salmo
e
lo
approfondisce
è
come
se
li
conoscesse
tutti,
quando
abbiamo
messo
al
primo
posto
ciò
che
desidera
il
Signore
è
come
se
conoscessimo
la
Bibbia
a
memoria.
Dio
esiste
perché
ci
siamo
ancora,
ed
è
intervenuto
a
riparare
i
nostri
disastri.
Dobbiamo
preservare
il
grado
di
santità
che
lo
Spirito
ci
può
concedere,
siamo
stati
creati
per
la
santità
e
potremmo,
come
gli
apostoli,
incontrarci
con
il
Paraclito.
Cerchiamo
di
tornare
ai
ripari
nella
misura
in
cui
ci
è
possibile,
il
Signore
e
la
Madonna
faranno
grandi
cose
con
noi.
IL PECCATO ANNULLA LE PREGHIERE
Come
può
Maria
Santissima
dire
di
recitare
il
Rosario
e
fare
il
digiuno?
Conoscendo
il
disastro
che
c'è
in
quest'epoca,
non
può
essere
ferma
a
quello
che
diceva
cento-duecento
anni
fa
quando
c'erano
gli
elementi
di
rispetto
del
santo
timore
di
Dio.
Troppi
cristiani
dopo
la
corona
del
Rosario
non
dimostrano
più
niente
di
cristiano.
Siamo
degni
di
recitarlo?
Ci
amiamo,
rispettiamo
i
comandamenti
e
conosciamo
la
parola
di
Dio
oppure
abbiamo
usato
la
preghiera
per
decristianizzarci?
Il
popolo
scelto
è
il
vero
apostata,
il
vero
miscredente,
fa
di
tutto
per
evitare
la
croce
e
invoca
il
Signore
perché
gliela
tolga.
Questa
è
un'offesa.
I
santi
invece
abbracciano
la
croce
perché
è
il
simbolo
dell'amore,
hanno
accettato
ogni
sorta
di
ingiustizia
senza
reagire.
Non
dobbiamo
essere
solo
gente
"rituale",
ma
anche
soldati
di
Cristo.
Il
"rituale"
ha
portato
fuori
misura
tante
persone
anche
nei
conventi
e
nei
seminari:
il
male
è
più
vicino
alle
nostre
azioni
di
quello
che
pensiamo
e
usa
le
sue
arti
sofisticate
per
farci
cadere
a
nostra
insaputa.
Peccare
è
una
cosa
gravissima,
non
pensiamo
di
non
peccare
solo
perché
non
ci
si
propone
l'occasione,
l’adulterio
può
essere
anche
mentale.
Abbiamo
il
desiderio
di
non
lasciarci
prendere
dalla
rabbia,
dal
livore
e
di
non
essere
scontenti?
Evitiamo
i
discorsi
che
fanno
arrabbiare,
amareggiano
e
creano
insoddisfazione,
con
essi
non
abbiamo
l'amore.
Gesù
ha
perdonato
tutti
tranne
gli
ipocriti,
a
cosa
valgono
tre
Rosari
al
giorno
quando
poi
non
siamo
sinceri?
Andiamo
alla
deriva
perché
pensiamo
di
impegnarci
in
un
comportamento
che
non
ci
costa
niente,
ma
amare
e
perdonare
ci
costa
di
più.
Quanti
cristiani
dicono:
"Io
non
riesco
a
perdonare"
?
È
una
dichiarazione
di
miscredenza.
Prima
di
pensare
alla
quantità
delle
preghiere,
pensiamo
alla
qualità.
Imitiamo
Maria
nelle
virtù
dell'umiltà
e
del
silenzio,
impariamo
la
sua
dignità
e
compostezza
ai
piedi
della
croce.
A
cosa
serve
sbraitare?
Chissà
quanti
Rosari
vale
accettare
l'ingiustizia.
Israele
ascolta
la
parola
del
Signore
e
ubbidisci!
È
preoccupante
quello
che
fuoriesce
dalla
bocca
non
quello
che
entra,
bisogna
digiunare
di
ciò
che
si
è
più
fragili
e
che
fa
male
all'anima,
poi
se
si
mangia
un
po’
meno
fa
bene
anche
al
corpo.
Ringraziamo Maria Santissima per le grazie che ha concesso al genere umano.
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