Sospesi
nel
vuoto
in
mezzo
a
miliardi
di
corpi
celesti
di
un
universo
infinito,
non
siamo
in
grado
di
fermare
nemmeno
la
crescita
di
un
filo
d'erba.
La
nostra
reale
natura
è
quella
di
un
microbo
rispetto
alla
grandezza
di
Dio,
di
fragili
peccatori
che
fanno
parte
di
una
cultura
umana.
Che
arroganza
pensare
di
andare
a
dire
al
Signore
quello
che
non
conosciamo.
È
un'ignoranza
terrena.
Perché
vogliamo
dargli
dei
consigli,
soprattutto
quando
preghiamo?
Conosce
bene
le
nostre
situazioni
e
i
conflitti
nel
mondo,
ma
dov’è
la
nostra
fede?
Preghiamo
solo
per
ringraziarlo.
La
parola
di
Dio
tarda
a
entrare
nella
nostra
vita,
perché
noi
pensiamo
di
saperne
più
di
lui.
Il
miglior
modo
per
inserirci
in
questo
meraviglioso
mistero
è
quello
di
metterci
all'ascolto,
non
di
parlare
come
ci
hanno
insegnato
i
sindacalisti,
gli
enti
di
assistenza
e
coloro
che
promuovono
l'educazione
di
ogni
tipo.
Tutte
queste
organizzazioni
hanno
una
ragione
di
interesse
personale
e
ci
usano
per
i
loro
vantaggi,
nessuno
ha
totalmente
a
cuore
la
nostra
esistenza
come
ce
l’ha
Dio.
Eppure
ci
affidiamo
ad
esse.
Dio
invece
ci
dà
tutto
gratis,
persino
le
miniere
aurifere.
E
anche
quello
che
attribuiamo
alla
fortuna…
Quando
scopriamo
qualcosa
su
Internet,
ci
esaltiamo
come
se
avessimo
scoperto
l'America.
E’
tutto
tempo
perso.
Smettiamo
di
essere
ridicoli,
abbandoniamoci
totalmente
a
Dio
e
seguiamo
la
sua
linea.
Non
nascondiamo
le
nostre
magagne
andando
a
evidenziare
quelle
degli
altri.
Perché
non
ci
meravigliamo
davanti
ai
fiori,
all'ossigeno
che
ci
danno
le
piante,
ma
siamo
più
attratti
dal
denaro?
Spendiamo
qualcosa
in
più
se
ce
lo
possiamo
permettere,
ma
compriamo
le
cose
più
genuine
che
il
Signore
ha
creato,
altrimenti
siamo
scadenti
e
mediocri
anche
noi.
Il
fiore
più
bello
delle
Alpi
è
la
stella
alpina,
ma
bisogna
andare
a
2000
mt.
per
prenderla.
Anche
la
conquista
più
preziosa
della
vita
ci
costa
sacrificio.
Perché
deludiamo
colui
che
ci
fa
scoprire
una
meraviglia
dietro
l'altra?
E’
lui
che
ci
ha
scelto
come
figli
e
desidera
soltanto
il
nostro
bene.
I
sindacalisti
e
i
comunisti
ci
hanno
fatto
vedere
i
datori
di
lavoro
come
dei
tiranni,
ma
abbiamo
mai
conosciuto
i
loro
problemi,
le
loro
difficoltà?
Per
quale
coraggio
sono
arrivati
lì?
E’
logico
che
fanno
i
loro
interessi,
noi
cosa
faremmo
al
loro
posto?
Dio
è
il
nostro
padrone
e
vuole
anche
lui
il
suo
dovuto;
perciò
merita
una
risposta da parte nostra.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Pensiamo di saperne di più
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