Chi è il migliore di oggi? Quello che va in chiesa e si comporta in un certo modo. Però è il peggiore di ieri. Un po' di anni fa c'era una netta differenza tra il birichino e il vero cristiano. Quando in un paese c'era una donna frivola o uno che aveva l'abitudine di rubare, venivano classificati subito e si distinguevano dalla moltitudine. Frequentavano persone dello stesso rango, non facevano parte dell'oratorio, si autoescludevano; erano coerenti perché avevano scelto un'altra via e avevano il coraggio di dire che non “credevano ”. Oggi è il contrario, la donna dai costumi facili sembra la migliore. Quello che una volta era l'eccezione è diventata la normalità. Chi non commettere adulterio? Chi non è conforme alla legge di Dio? La persona giusta oggi è un’eccezione. Perché ci adeguiamo così in fretta alle abitudini del mondo e le sosteniamo? Frequentare la santa messa, rispettare i comandamenti, la Chiesa con i suoi tempi e le devozioni mariane, una volta si faceva con un coinvolgimento che oggi non c'è più. Nelle famiglie c’era il santo timor di Dio. È incredibile come il mondo si sia capovolto! Come possiamo dare degli ignoranti ai nostri predecessori? Oggi chi va in chiesa e si comporta bene è una mosca bianca, una rarità. Quanti di quelli che la frequentano si nascondono tra i giusti, ma sono falsi, adulteri, opportunisti, affaristi? Obiettivamente, a quale categoria apparteniamo? Credono di più quelli che vanno in chiesa o quelli che non ci vanno? Parliamo ai nostri figli senza coerenza e senza conoscere le verità principali della nostra fede. Quanti di noi sostengono rivelazioni private non confermate dal Signore? In contemporanea all'apparizione di Lourdes c'erano decine e decine di false apparizioni sostenute dal popolino. Così avviene in tutto il mondo, quando ce una vera quelle false sono moltiplicate in un numero impressionante. Tutti pensano di essere nel giusto, ma quanti sostengono la verità? Ce lo dice il comportamento della persona: quello che ha la malizia e un senso di polemica nel cuore, non sosterrà mai la voce di Maria Santissima; chi ha da dire qualcosa sul proprio fratello, non ha la voce del Signore. Pensiamo un po' se un giorno il 70% di noi verrà a sapere di non aver sostenuto la verità di Dio! Significa che avrà sostenuto l'inganno, perché la persona che prega può anche criticare. Maria Santissima conosce la verità, mentre noi non conosciamo neanche noi stessi, oggi la pensiamo in un modo e domani nell'altro. Dove abita l'autentico cristiano? Perché si sono capovolti così i valori nelle famiglie? Oggi predomina l'opportunismo, i vantaggi personali, gli interessi, poi viene il Signore. L'eccezione è essere unanimi nel parlare, amarci gli uni gli altri, ma chi giudica e critica tradisce un comandamento. Il Signore ci ha indicato di subire le ingiustizie, non di difenderci con la stessa moneta. Non dobbiamo massacrare chi non condivide il nostro comportamento, non obblighiamo i nostri cari a pregare con durezza e prepotenza. La Chiesa è mamma e come tale non metterà mai “in piazza” il suo figlio che la fa soffrire, anzi lo copre ancora di più. Perché mettiamo in piazza un nostro collega di lavoro? Chi ci ha insegnato queste regole? Uno che non è santo pensa di non peccare mai (non rubo, non uccido, perché mi devo confessare?), mentre chi ha intrapreso un cammino di santità, si sente il peggior peccatore (i santi pensavano di peccare sette volte al giorno…). Anche qui c'è un inghippo! Se conoscessimo la parola del Dio, vedremmo che la gamma dei peccati è molto più ampia di quello che pensiamo. Sfatiamo il qualunquismo, il convenzionale, il convenevole, l'opportunismo, cerchiamo di essere più profondi, coinvolti e consapevoli. Se non c'è amore, accettazione della sofferenza e dell'ingiustizia, ma malizia nei nostri cuori… Qual è il nostro sentimento quando vediamo una persona che si comporta in un certo modo? Se ci mettiamo la malizia, dubitiamo dell'integrità comportamentale del nostro fratello, sparliamo, mentre se abbiamo il bene nel cuore, penseremo bene. Nessuno merita polemica, magari il Signore ci mette la prova con persone meno credibili. La malizia è gemella della perfidia, quella che ci porta a fare cose inimmaginabili. Con la malizia stiamo male dentro, ma chi è genuino nel cuore non viene sconvolto e trascinato nella confusione. Riportiamo le nostre abitudini alla normalità di un tempo, dove non deve essere innaturale (o non alla moda) una ragazza integra nei suoi sentimenti. Una volta ci si rispettava, passava molto tempo prima che una donna baciasse un uomo e la cosa finiva lì. Perché vogliamo continuare a frequentare la Chiesa e a ribaltare i valori che essa rivela? L'umiltà ci fa accettare ogni tipo di ingiustizia, con gioia, come ha fatto Maria Santissima. Essere “mariani” significa imitare le sue qualità. Chi si critica apertamente a vicenda è orgoglioso, ci deve dispiacere di avere portato ribellione in un'altra persona: “Scusami, pensavo di averti dato un buon consiglio, ma tu fa quello che vuoi, non arrabbiarti”. Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La mosca bianca
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Chi è il migliore di oggi? Quello che va in chiesa e si comporta in un certo modo. Però è il peggiore di ieri. Un po' di anni fa c'era una netta differenza tra il birichino e il vero cristiano. Quando in un paese c'era una donna frivola o uno che aveva l'abitudine di rubare, venivano classificati subito e si distinguevano dalla moltitudine. Frequentavano persone dello stesso rango, non facevano parte dell'oratorio, si autoescludevano; erano coerenti perché avevano scelto un'altra via e avevano il coraggio di dire che non “credevano ”. Oggi è il contrario, la donna dai costumi facili sembra la migliore. Quello che una volta era l'eccezione è diventata la normalità. Chi non commettere adulterio? Chi non è conforme alla legge di Dio? La persona giusta oggi è un’eccezione. Perché ci adeguiamo così in fretta alle abitudini del mondo e le sosteniamo? Frequentare la santa messa, rispettare i comandamenti, la Chiesa con i suoi tempi e le devozioni mariane, una volta si faceva con un coinvolgimento che oggi non c'è più. Nelle famiglie c’era il santo timor di Dio. È incredibile come il mondo si sia capovolto! Come possiamo dare degli ignoranti ai nostri predecessori? Oggi chi va in chiesa e si comporta bene è una mosca bianca, una rarità. Quanti di quelli che la frequentano si nascondono tra i giusti, ma sono falsi, adulteri, opportunisti, affaristi? Obiettivamente, a quale categoria apparteniamo? Credono di più quelli che vanno in chiesa o quelli che non ci vanno? Parliamo ai nostri figli senza coerenza e senza conoscere le verità principali della nostra fede. Quanti di noi sostengono rivelazioni private non confermate dal Signore? In contemporanea all'apparizione di Lourdes c'erano decine e decine di false apparizioni sostenute dal popolino. Così avviene in tutto il mondo, quando ce una vera quelle false sono moltiplicate in un numero impressionante. Tutti pensano di essere nel giusto, ma quanti sostengono la verità? Ce lo dice il comportamento della persona: quello che ha la malizia e un senso di polemica nel cuore, non sosterrà mai la voce di Maria Santissima; chi ha da dire qualcosa sul proprio fratello, non ha la voce del Signore. Pensiamo un po' se un giorno il 70% di noi verrà a sapere di non aver sostenuto la verità di Dio! Significa che avrà sostenuto l'inganno, perché la persona che prega può anche criticare. Maria Santissima conosce la verità, mentre noi non conosciamo neanche noi stessi, oggi la pensiamo in un modo e domani nell'altro. Dove abita l'autentico cristiano? Perché si sono capovolti così i valori nelle famiglie? Oggi predomina l'opportunismo, i vantaggi personali, gli interessi, poi viene il Signore. L'eccezione è essere unanimi nel parlare, amarci gli uni gli altri, ma chi giudica e critica tradisce un comandamento. Il Signore ci ha indicato di subire le ingiustizie, non di difenderci con la stessa moneta. Non dobbiamo massacrare chi non condivide il nostro comportamento, non obblighiamo i nostri cari a pregare con durezza e prepotenza. La Chiesa è mamma e come tale non metterà mai “in piazza” il suo figlio che la fa soffrire, anzi lo copre ancora di più. Perché mettiamo in piazza un nostro collega di lavoro? Chi ci ha insegnato queste regole? Uno che non è santo pensa di non peccare mai (non rubo, non uccido, perché mi devo confessare?), mentre chi ha intrapreso un cammino di santità, si sente il peggior peccatore (i santi pensavano di peccare sette volte al giorno…). Anche qui c'è un inghippo! Se conoscessimo la parola del Dio, vedremmo che la gamma dei peccati è molto più ampia di quello che pensiamo. Sfatiamo il qualunquismo, il convenzionale, il convenevole, l'opportunismo, cerchiamo di essere più profondi, coinvolti e consapevoli. Se non c'è amore, accettazione della sofferenza e dell'ingiustizia, ma malizia nei nostri cuori… Qual è il nostro sentimento quando vediamo una persona che si comporta in un certo modo? Se ci mettiamo la malizia, dubitiamo dell'integrità comportamentale del nostro fratello, sparliamo, mentre se abbiamo il bene nel cuore, penseremo bene. Nessuno merita polemica, magari il Signore ci mette la prova con persone meno credibili. La malizia è gemella della perfidia, quella che ci porta a fare cose inimmaginabili. Con la malizia stiamo male dentro, ma chi è genuino nel cuore non viene sconvolto e trascinato nella confusione. Riportiamo le nostre abitudini alla normalità di un tempo, dove non deve essere innaturale (o non alla moda) una ragazza integra nei suoi sentimenti. Una volta ci si rispettava, passava molto tempo prima che una donna baciasse un uomo e la cosa finiva lì. Perché vogliamo continuare a frequentare la Chiesa e a ribaltare i valori che essa rivela? L'umiltà ci fa accettare ogni tipo di ingiustizia, con gioia, come ha fatto Maria Santissima. Essere “mariani” significa imitare le sue qualità. Chi si critica apertamente a vicenda è orgoglioso, ci deve dispiacere di avere portato ribellione in un'altra persona: “Scusami, pensavo di averti dato un buon consiglio, ma tu fa quello che vuoi, non arrabbiarti”.

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