Di generazione in generazione il baricentro dell'uomo si è allontanato sempre più da Dio e dalla sua parola, che è scritta sul Libro per eccellenza, non in un libro qualsiasi. L'errore che sistematicamente commettiamo e che a nessun popolo è stato perdonato è la disobbedienza. San Giuseppe è stato un uomo umile e obbediente. Quanti di noi, al suo posto, dopo aver sentito da un angelo che bisognava fuggire in Egitto, avremmo commentato: "Il Figlio di Dio deve fuggire? Io non devo aver paura, perché nessuno può permettersi di offendere, aggredire o uccidere il Figlio di Dio. Se è vero Figlio di Dio si deve salvare e difendere da sé". Nella nostra povera mentalità non ci renderemmo conto di aver commesso un grave errore. Tutto ciò che Dio chiede all'uomo può essere criticabile secondo la logica umana, ma è appunto per questo che ci mette alla prova, per vedere se noi obbediamo anche su un punto che può essere contestabile. Se conoscessimo cosa vuol dire ottenere la grazia del Signore, potremmo innanzitutto capire quante malattie svanirebbero, che si può guarire anche a livello fisico oltre che a quello spirituale. Perché Dio non ha creato l'uomo per fargli sopportare situazioni disumane, ma è una condizione che ci siamo procurati noi, il genere umano. Dio sa che potremmo vivere mille volte meglio di come si vive oggi sulla Terra, se solo riuscissimo ad obbedire alla Sua volontà. Noi pensiamo di fare già il nostro dovere affrontando le difficoltà di ogni giorno, ma chi ha creato la nostra realtà? Ce la siamo scelta noi prendendo delle decisioni, scegliendo quel marito o quella moglie, decidendo di fare un certo cammino. Ogni decisione ha due prospettive: se la scelta è indovinata abbiamo dei benefici, altrimenti abbiamo dei problemi. Dunque cosa dirà Colui che ci ha creati per vivere mille volte meglio, della nostra ingenuità, di noi che, senza rendercene conto, ci siamo complicati la vita in un modo così inutile? Per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati, calpestiamo tutto e tutti, non c'è in noi quell'attenzione, quel rispetto e quell'umiltà che ci deve essere in ogni prova che la vita ci riserva. Come potrà il Signore premiarci se non assolviamo nelle giusta misura al compito che ci è stato assegnato? Non ci ha detto che ci premierà a prescindere... E quando il Signore premia, premia davvero, ci una gioia così grande da non riuscire neanche gestirla. Quante malattie l'uomo ha creato con il suo modo distratto di vivere! Non le ha create Dio, eppure lo critichiamo dicendo che quasi quasi è colpa sua. Sbagliamo noi e diamo colpa a Dio. È assurdo! Il 95% delle persone che conosce la Bibbia sa cos’è il bene e il male? Perché siamo tutti più propensi a conoscere in profondità il male del pettegolezzo, della critica, del pregiudizio, della gelosia, dell'invidia, della cattiveria? Se siamo onesti con noi stessi dobbiamo ammetterlo, perché tutti abbiamo una radice verso questi comportamenti. Il Signore non ci chiede il rispetto umano, ma di amare. O si ama o si odia. Dentro di noi, nel nostro cuore, c'è posto per due sentimenti, non c'è una via di mezzo. Siamo coerenti o no verso la parola di Dio? Se oseremo metterci in dubbio il Signore ci guarirà già da tanti mali, perché ha un’avvocata come la Madonna, che porta le nostre cause e le rende tutte positive. Nessun altra religione può dire di avere un'intermediaria così in cielo, solamente noi cristiani. Perché non dimostriamo di vivere come Dio ci ha creati, con quel sentimento, con quello spirito di gioia? Perché il Signore ha sempre avuto davanti a un popolo ostinato? Quanti castighi si è meritato per colpa della disobbedienza! Beati coloro che meditano e custodiscono la legge di Dio, già possono pregustare la gioia e la beatitudine sulla Terra. Il cielo è stracarico di grazie perché ci sono poche persone che possono riceverle e il Signore vuole donarle al popolo che si è scelto. Questo popolo però si sta distruggendo; quello che sta accadendo adesso è perché l'uomo si è allontanato da Dio, altrimenti non potrebbe commettere azioni così abominevoli, fuori da ogni misura. Lo stile che sta sostenendo distrugge tutto come un fiume in piena ed è difficile andare controcorrente. Ma ci rendiamo conto cosa vuol dire chiudere la porta a Dio e sostituire la sua legge con quella dell’uomo? E’ scritto sulla Bibbia che quelle generazioni rifiuteranno Dio commetteranno cose abominevoli (la madre ucciderà il figlio, il figlio ucciderà la madre…). Non dobbiamo rimanere indifferenti, ma nemmeno promuovere azioni in piazza. Dio è stufo anche di un popolo che si lamenta dei propri errori. Non possiamo dire al Signore di eliminare il genere umano per togliere il male! Cerchiamo di essere responsabili e consapevoli della nostra missione, perché per un poche persone giuste il Signore può salvare il mondo intero. Non sono forse bastati 12 apostoli con la forza dello Spirito Santo per evangelizzare cinque continenti? Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’obbedienza antidoto a tante malattie
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Di generazione in generazione il baricentro dell'uomo si è allontanato sempre più da Dio e dalla sua parola, che è scritta sul Libro per eccellenza, non in un libro qualsiasi. L'errore che sistematicamente commettiamo e che a nessun popolo è stato perdonato è la disobbedienza. San Giuseppe è stato un uomo umile e obbediente. Quanti di noi, al suo posto, dopo aver sentito da un angelo che bisognava fuggire in Egitto, avremmo commentato: "Il Figlio di Dio deve fuggire? Io non devo aver paura, perché nessuno può permettersi di offendere, aggredire o uccidere il Figlio di Dio. Se è vero Figlio di Dio si deve salvare e difendere da sé". Nella nostra povera mentalità non ci renderemmo conto di aver commesso un grave errore. Tutto ciò che Dio chiede all'uomo può essere criticabile secondo la logica umana, ma è appunto per questo che ci mette alla prova, per vedere se noi obbediamo anche su un punto che può essere contestabile. Se conoscessimo cosa vuol dire ottenere la grazia del Signore, potremmo innanzitutto capire quante malattie svanirebbero, che si può guarire anche a livello fisico oltre che a quello spirituale. Perché Dio non ha creato l'uomo per fargli sopportare situazioni disumane, ma è una condizione che ci siamo procurati noi, il genere umano. Dio sa che potremmo vivere mille volte meglio di come si vive oggi sulla Terra, se solo riuscissimo ad obbedire alla Sua volontà. Noi pensiamo di fare già il nostro dovere affrontando le difficoltà di ogni giorno, ma chi ha creato la nostra realtà? Ce la siamo scelta noi prendendo delle decisioni, scegliendo quel marito o quella moglie, decidendo di fare un certo cammino. Ogni decisione ha due prospettive: se la scelta è indovinata abbiamo dei benefici, altrimenti abbiamo dei problemi. Dunque cosa dirà Colui che ci ha creati per vivere mille volte meglio, della nostra ingenuità, di noi che, senza rendercene conto, ci siamo complicati la vita in un modo così inutile? Per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati, calpestiamo tutto e tutti, non c'è in noi quell'attenzione, quel rispetto e quell'umiltà che ci deve essere in ogni prova che la vita ci riserva. Come potrà il Signore premiarci se non assolviamo nelle giusta misura al compito che ci è stato assegnato? Non ci ha detto che ci premierà a prescindere... E quando il Signore premia, premia davvero, ci una gioia così grande da non riuscire neanche gestirla. Quante malattie l'uomo ha creato con il suo modo distratto di vivere! Non le ha create Dio, eppure lo critichiamo dicendo che quasi quasi è colpa sua. Sbagliamo noi e diamo colpa a Dio. È assurdo! Il 95% delle persone che conosce la Bibbia sa cos’è il bene e il male? Perché siamo tutti più propensi a conoscere in profondità il male del pettegolezzo, della critica, del pregiudizio, della gelosia, dell'invidia, della cattiveria? Se siamo onesti con noi stessi dobbiamo ammetterlo, perché tutti abbiamo una radice verso questi comportamenti. Il Signore non ci chiede il rispetto umano, ma di amare. O si ama o si odia. Dentro di noi, nel nostro cuore, c'è posto per due sentimenti, non c'è una via di mezzo. Siamo coerenti o no verso la parola di Dio? Se oseremo metterci in dubbio il Signore ci guarirà già da tanti mali, perché ha un’avvocata come la Madonna, che porta le nostre cause e le rende tutte positive. Nessun altra religione può dire di avere un'intermediaria così in cielo, solamente noi cristiani. Perché non dimostriamo di vivere come Dio ci ha creati, con quel sentimento, con quello spirito di gioia? Perché il Signore ha sempre avuto davanti a un popolo ostinato? Quanti castighi si è meritato per colpa della disobbedienza! Beati coloro che meditano e custodiscono la legge di Dio, già possono pregustare la gioia e la beatitudine sulla Terra. Il cielo è stracarico di grazie perché ci sono poche persone che possono riceverle e il Signore vuole donarle al popolo che si è scelto. Questo popolo però si sta distruggendo; quello che sta accadendo adesso è perché l'uomo si è allontanato da Dio, altrimenti non potrebbe commettere azioni così abominevoli, fuori da ogni misura. Lo stile che sta sostenendo distrugge tutto come un fiume in piena ed è difficile andare controcorrente. Ma ci rendiamo conto cosa vuol dire chiudere la porta a Dio e sostituire la sua legge con quella dell’uomo? E’ scritto sulla Bibbia che quelle generazioni rifiuteranno Dio commetteranno cose abominevoli (la madre ucciderà il figlio, il figlio ucciderà la madre…). Non dobbiamo rimanere indifferenti, ma nemmeno promuovere azioni in piazza. Dio è stufo anche di un popolo che si lamenta dei propri errori. Non possiamo dire al Signore di eliminare il genere umano per togliere il male! Cerchiamo di essere responsabili e consapevoli della nostra missione, perché per un poche persone giuste il Signore può salvare il mondo intero. Non sono forse bastati 12 apostoli con la forza dello Spirito Santo per evangelizzare cinque continenti?

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