Il
Signore
ci
chiama
figli
e
un
figlio
deve
ubbidire
al
padre,
rispettarlo
e
onorarlo,
non
offenderlo.
Siamo
figli
anche
della
nostra
madre
Chiesa
che
ha
bisogno
del
nostro
sostentamento,
non
solo
economico,
ma
di
fede
e
di
coerenza.
Come
possiamo
criticarla?
Certe
madri
per
salvare
i
figli
scendono
a
compromessi,
si
macchiano
e
si
sporcano,
arrivano
persino
a
prostituirsi.
È
quello
che
la
Chiesa
sta
facendo,
snaturandosi,
andando
contro
i
propri
principi.
Abbiamo
capito
in
che
condizione
l’abbiamo
ridotta?
Deve
prendere
decisioni
impopolari
e
indire
i
Sinodi
per
avvicinarsi
ai
suoi
figli
che
ormai
sono
allo
sbando.
Perché
sa
che
chi
perde
l’anima
è
peggio
di
un
condannato
a
morte.
Criticare
la
Chiesa
è
come
criticare
nostra
madre,
è
un
peccato
gravissimo.
Coloro
che
si
scandalizzano
degli
altri
fanno
ribrezzo
a
Dio.
Il
suo
potere
è
così
immenso
che
ci
confonde,
non
possiamo
ridicolizzarlo
con
i
nostri
discorsi:
nel
molto
parlare
non
manca
la
colpa
e
sulle
parole
non
si
è
mai
creato
niente.
Quanta
sofferenza
ha
nel
cuore
la
nostra
madre
Chiesa,
le
dobbiamo
obbedienza
non
consigli.
In
duemila
anni
di
storia
tante
volte
ha
dovuto
chiudere
gli
occhi
a
profanazioni
che
gridano
vendetta
al
cospetto
di
Dio.
È
raffigurata
in
Maria
Santissima,
colei
che
ha
educato
gli
apostoli
alla
nuova
evangelizzazione.
Come
possiamo
abbandonarla
a
sé
stessa?
La
priorità
della
nostra
madre
Chiesa
è
la
parola
di
Dio,
non
è
diventare
un
rifugio
di
miseri
o
di
furfanti,
ma
sembra
che
per
forza
di
cose
debba
accettare
tutte
queste
persone.
Tanti
se
ne
approfittano
e
si
vantano
anche
di
avere
ricevuto
elemosine
a
scapito
degli
ingenui
cristiani.
Questa
è
una
offesa.
Il
Signore
meriterebbe
da
parte
nostra
una
dimostrazione
più
concreta,
non
possiamo
lasciar
perdere
i
nostri
difetti
e
le
nostre
mezze
misure,
pensando
di
ottenere
tutto
con
una
misera
preghiera.
Non
ci
dispiace
vedere
trattata
la
nostra
Chiesa
in
questo
modo?
Viene
annullata
della
sua
priorità
principale
per
dare
lo
spazio
a
questa
finzione
di
solidarietà
che
serve
solamente
a
peggiorare
la
condizione
umana.
Sembra
quasi
che
queste
persone
siano
compatite
da
Dio.
Ma
il
Signore
non
compatisce
nessuno,
è
giusto
e
senza
malizia,
noi
invece
siamo
l’esatto
contrario.
Come
possiamo
portare
avanti
programmi
di
evangelizzazione?
Abbiamo
molto
impoverito
la
nostra
Chiesa,
l’abbiamo
ridotta
quasi
quasi
ad
essere
un
centro
di
sostentamento
dove
la
gente
entra
senza
più
rispetto.
Le
persone
bisognose
hanno
una
grande
dignità,
non
aspirano
a
pretendere.
La
compassione
e
il
rispetto
umano
sono
una
baggianata,
mentre
nessuno
conosce
le
verità
della
nostra
fede.
La
parola
di
Dio
è
un
bene
insostituibile,
dobbiamo
capire
che
realtà
rappresentare.
Amiamo
veramente
la
nostra
Chiesa
come
sorgente
di
vita?
Offriamo
preghiere
e
fioretti
per
i
nostri
sacerdoti,
non
le
nostre
critiche.
Hanno
davanti
persone
confuse,
disordinate,
pretenziose,
che
non
desiderano
il
bene
della
parrocchia.
Devono
rinunciare
alla
loro
vera
vocazione
per
seguire
la
massa
che
vuole
interventi
più
sociali.
Vivono
una
grande
tensione
perché
non
possono
rivelare
le
verità
principali
della
fede.
Facciamo
cerchio
di
difesa
intorno
alla
nostra
Chiesa,
dimostriamo
ai
nostri
sacerdoti
che
al
di
sopra
di
tutto
desideriamo
queste
verità
per il nostro bene, non i compromessi che vanno di moda oggi
.
SIAMO SOTTO ANCHE QUESTA INGIUSTIZIA
In
noi
cristiani
non
c’è
quella
crudeltà
che
c’è
nel
cuore
di
chi
non
è
battezzato.
Come
si
può
uccidere
un
uomo
perché
ha
un’altra
fede
religiosa?
Abbiamo
mai
visto
un
musulmano
che
aiuta
un
cristiano?
Vogliono
essere
rispettati
ma
non
rispettano.
P
ossiamo
dire
“fratello”
a
uno
che
è
fratricida?
Vengono
a
rinfacciarci
che
non
li
aiutiamo,
ma
noi
non
facciamo
altrettanto.
Eppure
i
veri
ricchi
sono
loro,
dittatori
che
abusano
della
loro
nazione.
La
manodopera
che
abbiamo
esportato
era
di
primissimo
livello,
mentre
loro
vengono
nel
nostro
Paese
a
dissacrare.
Era
meglio
che
tenevano
queste
abitudini
a
casa
loro,
ci
sarebbero
stati
molti
meno
drammi
e
malattie.
Anche
Gesù
scuoteva
la
polvere
dei
sandali
dove
non c’era la possibilità di condividere.
DIO AIUTA GLI AUDACI
Sappiamo
dire
al
Signore
“si
faccia
di
me
secondo
la
tua
volontà”
?
L’uomo
fa
un
salto
di
qualità
quando
fa
molti
passi
indietro
con
l’orgoglio.
Chi
ha
Dio
nel
cuore
anche
se
viene
rinchiuso
in
una
cella,
incomincia
ad
abbellirla,
a
pulirla,
a
renderla
gradevole.
Chi
invece
si
lacera
e
si
lamenta
peggiora
la
propria
situazione,
è
come
se
chiamasse
nel
suo
tugurio
altri
topi
e
altri
ragni...
L’amore
va
donato
non
imposto,
sappiamo
accettare
i
desideri
dei
nostri
familiari?
Noi
siamo
più
fortunati
delle
generazioni
precedenti
perché
abbiamo
condizioni
di
vita
migliori,
sarebbe
ora
di
ringraziare
il
Signore
invece
di
chiedere
in
continuazione.
Aspiriamo
di
più
a
migliorare
la
vita
terrena
o
quella
spirituale?
Magari
abbiamo
offerto
solo
il
5%
del
nostro
potenziale
spirituale
a
causa
del
nostro
amor
proprio,
perché
parliamo
troppo
o
aspiriamo a cose più grandi di noi.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La nostra Madre Chiesa
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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