Noi
dovremmo
amare
e
servire
il
Signore
con
tutto
il
cuore
e
con
tutta
l'anima,
una
cosa
che
non
facciamo.
Se
fosse
veramente
così
al
primo
posto
non
ci
sarebbero
solamente
le
nostre
situazioni
che
ci
coinvolgono
a
360°
e
ci
fanno
cambiare
l'umore.
In
realtà
non
abbiamo
davanti
l'immagine
della
vera
sofferenza.
Che
validità
hanno
i
nostri
piccoli
problemi
davanti
a
un
nostro
caro,
ingiustamente
offeso
e
sfigurato,
che
sta
esalando
gli
ultimi
respiri?
Faremmo
di
tutto
per
alleviargli
le
sofferenze.
Se
al
posto
di
Gesù
crocifisso
ci
fosse
nostro
figlio,
tutti
i
nostri
problemi
sparirebbero.
Non
è
vero
che
amiamo
il
Signore
come
dovremmo
e
ci
dispiacciamo
nel
vederlo
appeso
ad
una
croce
per
le
nostre
colpe,
per
noi
è
come
se
fosse
su
una
comoda
poltrona.
Ci
rendiamo
conto
che
cosa
ha
fatto
questo
meraviglioso
amico,
vero
Dio
e
vero
uomo?
Perché
facciamo
così
fatica
a
perdonare
un
pizzicotto,
un'offesa
verbale?
Anche
noi
abbiamo
deluso
e
rattristato
qualcuno,
non
facciamone
un
dramma
quando
veniamo
trattati
male.
Cosa
dovrebbe
dire
Gesù?
C’è
una
grande
differenza
di
sofferenza
tra
le
due
realtà.
Se
fossimo
veramente
quei
figli
grati
al
Signore,
non
faremmo
così
fatica
ad
amarci.
Sappiamo
che
se
vogliamo
far
illuminare
l'anima
dobbiamo
penalizzare
un
po'
il
corpo,
la
ragione:
chi
subisce
è
il
vincente,
è
l'orgoglio
che
perde.
Da
duemila
anni
continuiamo
ad
infliggere
il
chiodo
e
a
mettere
il
dito
nella
piaga,
quando
non
ci
amiamo
è
una
ferita
che
si
riapre.
Cosa
significa
la
parola
convertitevi?
Certamente
non
recitare
la
corona
del
rosario.
Vuol
dire
che
dovremmo
essere
come
scritto
sul
Vangelo.
Lo
conosciamo?
Ci
sentiamo
i
peggiori,
i
più
inadeguati
e
indegni
rispetto
alla
parola
di
Dio?
Se
ci
lamentiamo
degli
altri
è
perché
pensiamo
di
essere
i
più
bravi.
Per
convertirci
non
dobbiamo
fare
quello
che
decidiamo
noi:
a
cosa
serve
offrire
cose
che
il
Signore
non
chiede
e
non
fare
quello
che
ci
chiede?
Con
l'amore
nel
cuore
dell'uomo
il
mondo
non
avrebbe
visto
tanta
sofferenza.
Nella
sua
trentennale
esperienza
con
la
Madonna,
Roberto
non
l’ha
mai
sentita
parlare
di
sé
o
pronunciare
frasi
del
tipo
"
io
ti
ho
detto
di
dire".
Semmai
dice
di
abbandonarsi
a
Dio,
di
vivere
i
comandamenti
e
la
parola
del
Signore,
perché
portarci
a
Dio
è
il
suo
desiderio
principale.
Maria
Santissima
è
una
creatura
che
merita
il
massimo
rispetto
da
parte
nostra,
ma
viene
usata
impropriamente.
Quante
persone
sembrano
mariane
per
un
periodo
e
poi
svaniscono
nel
nulla!
Siamo
indegni
di
parlare
di
Lei
perché
è
piena
di
Dio
e
quindi
di
grazie,
non
è
piena
di
sé.
Miriam
è
una
semplicissima
donna
che
apriva
la
porta
a
tutti
e
offriva
le
cose
che
aveva
cucinato
con
un
amore
infinito.
Nessuno
l’ha
vista
pregare,
ma
sempre
e
solamente
amare.
Questo
chiede
anche
a
noi,
di
non
criticare
e
giudicare,
di
accettare
le
ingiustizie
come
ha
fatto
lei.
Ha
forse
criticato
Anna
e
Caifa?
Quando
esce
una
parola
cattiva
dalla
nostra
bocca
dovremmo
mortificare
la
lingua
strisciandola
per
terra.
A
cosa
serve
digiunare
per
poi
vivere
tra
alterchi
e
litigi?
Il
digiuno
che
vuole
Dio
è
sciogliere le catene inique, togliere i legami dal giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo
(Is 58,6).
L’UOMO DI DIO
Riguardano
anche
noi
le
parole
di
Geremia
che
rimproverava
le
persone
fuori
dal
tempio.
Come
possiamo
pensare
di
meritare
un
premio
perché
siamo
andati
a
messa?
“Senti
figlio,
vedi
la
potenza
di
Dio
nell'uomo
che
si
è
scelto,
da
solo
li
ha
fatti
sobbalzare
e
tutti
non
sono
riusciti
a
mettere
in
crisi
Geremia,
il
suo
cuore
è
rimasto
integro”.
Un
uomo
di
Dio,
visto
come
un
pezzente,
è
riuscito
a
mettere
in
crisi
le
coscienze
di
un
popolo
intero
con
le
sue
parole
di
verità,
al
punto
che
ha
reagito
con
rabbia
e
violenza
nei
suoi
confronti.
L’hanno
fatto
soffrire,
ma
non
sono
riusciti
a
destabilizzarlo.
Perché
l'uomo
gradito
a
Dio
deve
provare
tutte
le
sofferenze
e
le
cattiverie
di
chi
gli
sta
intorno?
Perché
tanto
odio
verso
colui
che
non
fa
niente
di
male
e
verso
Gesù
che
ha
fatto
cose
meravigliose
per
trent'anni?
Il
male
uccide
e
fa
soffrire,
è
malvagio,
vigliacco,
ma
non
riesce
ad
essere
devastante
per
il
bene.
È
infinitamente
più
piccolo
di
Dio,
ma
noi
lo
facciamo
diventare
più
forte.
Cerchiamo
di
capire
come
agisce
il
demonio
più
che
come
agisce
Dio,
perché
la
potenza
di
Dio
è
inarrivabile,
nessuno
può
raggiungerla
o
gestirla.
Il
diavolo
agisce
sulla
natura
umana
quando
non
dimostriamo
di
avere
l'amore,
ma
l'invidia,
la
gelosia,
la
falsità
e
la
malignità.
E
lo
vediamo
chiaramente.
Dio
lo
si
incontra
con
le
opere
buone,
con
l'amore,
non
con
la
ragione
o
smentendo
il
comportamento
di
un
altro.
Così
saremo
protetti.
Il
male
non
riesce
a
fare
breccia
in
un
cuore
dove
c'è
Dio,
in
esso
non
vi
sono
dubbi
e
insicurezze.
Il
male
suscita
sempre
di
difenderci
e
di
non
farci
offendere
così
aumenta
l'orgoglio,
la
permalosità,
la
malizia.
Eppure
nessuno
di
noi
pensa
di
andare
alla
scuola
di
Satana.
A
cosa
serve
pregare
e
andare
in
chiesa
se
abbiamo
appreso
di
più
dal
nostro
nemico?
Conosciamo
meglio
il
linguaggio
che
unisce
o
quello
che
divide?
Il
vero
anticristo
è
il
cristiano
che
non
sa
rappresentare
la
legge
di
Dio.
Chi
reagisce
alle
offese
invita
a
nozze
il
demonio,
chi
non
reagisce
al
male
vince.
Dovremmo
essere
quegli
esempi
principalmente
di
pacatezza,
riflessione,
rispetto
e
gentilezza. La nostra battaglia è contro noi stessi non contro il mondo, con pochi giusti il Signore lo salverebbe.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’immagine della vera sofferenza
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono