Un deserto sul Misma
Arrivati
a
questo
punto
della
nostra
storia
l'unica
dimostrazione
di
obbedienza
è
di
bene-dire
il
Signore
e
seguire
la
via
che
il
Maestro
ci
ha
indicato,
non
la
nostra.
Da
sempre
l’uomo
dimostra
che
il
Signore
è
stato
un
incapace,
perché
davanti
all'ingiustizia
del
mondo
si
comporta
in
senso
contrario
da
come
Lui
ci
ha
insegnato.
E’
un
peccato
grave.
Con
il
nostro
comportamento
profaniamo
e
sbeffeggiamo
Gesù,
dimostriamo
solamente
che
ha
sbagliato
tutto,
che
doveva
difendersi.
Quando
le
nostre
azioni
non
sono
coerenti
con
il
Datore
della
verità,
siamo
i
peggiori
miscredenti,
gli
anticristiani.
Abbiamo
fatto
di
tutto
per
trovare
la
pace
o
un
accordo
vicendevole?
Se
confidiamo
veramente
nella
giustizia
divina,
non
dobbiamo
confidare
in
quella
umana
perché
questa
(oltre
ad
essere
dispendiosa)
può
condannare
anche
un
innocente,
come
“il
Fornaretto”
di
Venezia.
Però
dobbiamo
passare
attraverso
certe
persecuzioni
e
tribolazioni.
Non
è
una
presa
in
giro
recitare
Il
Confiteor
e
portare
in
evidenza
i
peccati
del
fratello?
Non
possiamo
creare
il
bene
con
parole,
pensieri
e
opere?
Possiamo
solo
odiare?
Quando
c'è
una
persona
troppo
buona
diciamo
che
è
“un
povero
martire”,
mentre
approviamo
chi
è
capace
di
difendersi,
assolviamo
Barabba!
Abbiamo
paura
di
dimostrare
che
siamo
buoni?
Se
avessimo
una
briciola
del
potere
di
Dio,
invece
di
portare
in
tribunale
i
nostri
fratelli,
li
elimineremmo!
Smettiamola
di
dare
del
debole
a
Gesù,
che
è
morto
coraggiosamente
in
croce
per
noi
subendo
l'ingiustizia
più
immane,
l’onta
peggiore
a
livello
umano.
Sappiamo
cosa
vuol
dire
essere
scarnificati
dal
triplice
staffile
romano?
Eppure
dalla
sua
bocca
non
è
uscita
alcuna
condanna.
Il
tempo
che
viviamo
è
terribile,
vogliamo
denunciare
la
massoneria
nera,
ma
è
peggiore
la
massoneria
bianca,
quella
di
coloro
che
pensano
di
sostenere
la
verità,
ma
creano
più
danni
alla
parola
di
Dio.
Maledetto
l'uomo
che
confida
nell'uomo,
diceva
Geremia.
Siamo
blasfemi,
abbiamo
motivo
di
non
sentirci
tanto
a
posto
davanti
al
Signore
anche
se
abbiamo
pregato
molto.
Certo,
andare
controcorrente
non
è
facile
per
nessuno,
è
disumano,
ma
se
Lui
ci
ha
dimostrato
come
bisogna
accettare
le
ingiustizie
in
certi
passaggi
difficili
della
vita,
perché
noi
non
le
accettiamo?
Il
Signore
ci
parla
di
amore
e
noi
creiamo
l'odio?
I
nostri
figli
hanno
sentito
di
più
criticare
o
parlar
bene
degli
altri?
Perfino
in
chiesa
abbiamo
portato
il
linguaggio
di
un
collegio
sindacale.
Il
Signore
non
ci
dice
che
dobbiamo
difenderci
quando
subiamo
ogni
sorta
di
prova,
eppure
i
cristiani
peccano
di
un
vittimismo
che
è
nauseante.
Se
amiamo
e
perdoniamo,
l'altro
ci
perdonerà,
ma
se
vogliamo
difenderci,
l'altro
si
difenderà.
Gli
apostoli
non
hanno
parlato
un
linguaggio
convenzionale,
ma
hanno
sfidato
le
ingiustizie
dell'epoca
andando
incontro
a
morte
crudele.
Noi
viviamo
di
convenienza,
amiamo
per
rispetto
umano,
per
un
ragionamento,
per
paura
che
l'altro
non
ci
guardi
più.
Siamo
sinceri
o
ipocriti?
Il
Signore
ha
insistito
così
tanto
sull'amore
perché
elimina
istantaneamente
tutte
le
guerre,
le
ingiustizie,
i
tradimenti
e
ci
guarisce
molti
mali.
La
gelosia,
l'invidia
e
la
cattiveria
creano
tante
malattie,
perché
abbiamo
dei
limiti
fisici,
mentre
quando
si
ama
si
digerisce
bene,
si
dorme
“cullati
dagli
angeli”
e
non
si
creano
i
tumori.
Da
dove
vengono
le
malattie?
Basta
scombinare
le
nostre
cellule
con
un'emozione
forte
che
si
crea
una
malattia.
Quando
siamo
felici
abbiamo
solamente
dei
benefici,
ma
l'ansia,
la
tensione
e
la
rabbia
ci
provocano
problemi
personali.
La
Madonna
non
si
è
mai
ammalata,
perché
sembra
che
tutti
i
mali
del
mondo
li
abbiamo
noi?
E
se
avessimo
addosso
anche
tutte
le
cattiverie
del
mondo?
L'amore
è
la
miglior
medicina
della
vita,
anche
se
uno
ci
ha
fatto
del
male
non
lasciamoci
dominare
dai
sentimenti
negativi,
perché
quelli
ci
porteranno
sempre
a
fare
le
cose
peggiori.
Però
dobbiamo
essere
scaltri,
stiamo
lontano
dai
lupi,
da
chi
ha
una
certa
indole,
che
abbiamo
tutto
da
guadagnare.
Chiediamo
perdono
al
Signore
per
tutte
le
volte
che
l'abbiamo
insultato
senza
rendercene
conto,
non
accettando
il
suo
insegnamento
su
come
superare
le
prove.
Che
tristezza
dare
del
fragile
e
del
debole
a
Colui
che
ha
il
potere
su
tutto,
come
possiamo
sostenere
la
Sua
legge
dimostrando
l'esatto
contrario?
Ha
dato
la
sua
vita
perché
quella
dimostrazione
d'amore
doveva
entrare
nella
mente,
nel
cuore
e
nelle
viscere
di
ogni
uomo.
Abbiamo
paura
d'amare
perché
sappiamo
che
ci
dobbiamo
rimettere
e
pensiamo
di
rimediare
con
la
preghiera.
È
il
giusto
modo
di
essere
cristiani?
E
poi
giriamo
con
la
corona
al
collo
come
fanatici…
Recitiamo
il
Credo,
ma
non
crediamo
in
Gesù
Cristo
se
non
parliamo
la
sua
lingua.
L’umile
è
una
persona
intelligentissima
perché
in
una
frazione
di
secondo
accetta
l'ingiustizia,
l’offesa,
ma
noi
lo
giudichiamo
un
incapace.
L’intelligenza
è
una
dote
ricevuta
dalla
natura,
non
dall'istruzione,
anche
i
grandi
della
terra
possono
avere
lacune
in
certe
materie,
ma
sono
potenti
nella
creatività.
Dimostriamo
che
anche
il
lavoro
è
una
benedizione
del
Signore,
non
andiamoci
per
forza
e
svogliati,
è
una
legge
naturale
che
ci
è
stata
data
fin
dall’inizio.
Queste
sono
carezze
materne
che
vengono
dal
cielo,
non
conformiamoci
alle
abitudini del mondo, ma uniformiamoci alla legge di Dio.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Profondità biblica sconvolgente
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)