Un deserto sul Misma
Il
Signore
non
ha
creato
una
meraviglia
del
genere
solo
per
vederci
soffrire,
né
ha
creato
qualcosa
di
sbagliato
per
i
propri
figli.
Se
poi
per
abitudini
o
errori
noi
ci
complichiamo
la
vita,
sarebbe
opportuno
fermarci
a
riflettere.
Le
guerre
e
le
distruzioni
le
crea
l'uomo,
ma
se
preghiamo
il
Signore
di
intervenire
vuol
dire
che
la
causa
è
sua.
Come
possiamo
confidare
in
Dio
e
pregare
per
la
pace
in
Medio
Oriente,
quando
abbiamo
in
animo
la
vendetta
con
chi
ci
ha
fatto
un
piccolo
sgarbo?
Siamo
coerenti
o
stupidi?
Chi
ama
veramente
il
suo
prossimo
non
può
infierire
su
di
lui,
ma
vuole
il
suo
bene.
Perché
deleghiamo
il
Signore
e
la
Madonna
su
cose
che
possiamo
fare
noi?
Ci
siamo
persi
nelle
giaculatorie
popolane,
non
possiamo
sostenere
il
rituale
se
dopo
rinneghiamo
il
Signore.
Stiamo
pregando
o
spregando?
Saremmo
più
coerenti
se
ci
dichiarassimo
atei,
non
facciamo
gli
ipocriti
perché
potremmo
allontanare
le
persone
dalla
retta
via
e
confonderle.
Il
mondo
di
cui
facciamo
parte
è
difficile
da
individuare
perché
non
essendoci
la
carestia,
comunque
ci
arrabattiamo,
ma
non
dimentichiamoci
che
il
mondo
può
cambiare
da
un
momento
all'altro.
Se
avessimo
davanti
il
prototipo
dell'autenticità
cristiana,
ci
trasmetterebbe
una
gioia
immensa
e
potremmo
capire
quanto
ci
siamo
svuotati
dalla
nostra
fede.
Abbiamo
quel
granello
di
sapienza
che
è
sufficiente
per
spostare
le
montagne?
Il
problema
è
proprio
questo,
da
zero
a
100
dove
arriverebbe
la
nostra
lancetta
dell'amore
autentico,
vicendevole?
Con
un'estrema
facilità
si
possono
dire
tante
cose
della
Madonna,
prima
di
tutto
perché
sono
sostenibili
e
nessuno
può
contraddirle.
Ma
non
sono
credibili.
Come
Madre
ci
indica
i
pericoli
a
cui
andiamo
incontro
per
toglierci
dal
contagio
delle
abitudini
del
mondo,
vuole
educarci
in
un
modo
diverso
da
come
siamo
stati
istruiti,
compreso
“il
rituale”
della
Chiesa.
Andiamo
alla
Santa
messa
pensando
di
essere
in
compagnia
del
Signore
o
per
sostenere
un
rito?
Stiamo
prendendo
in
giro
il
Signore,
ce
lo
dice
Isaia
(c.30,10):
“Poiché
questo
è
un
popolo
ribelle,
sono
figli
bugiardi,
figli
che
non
vogliono
ascoltare
la
legge
del
Signore.
Essi
dicono
ai
veggenti
non
abbiate
visioni
e
ai
profeti
non
fateci
profezie
sincere,
diteci
cose
piacevoli,
profetateci
illusioni".
Non
si
acquistano
grandi
grazie
con
il
minore
dei
costi,
ma
noi
andiamo
in
cerca
di
quelli
che
ci
illudono,
che
ci
dicono
di
fare
delle
preghiere
per
evitare…,
di
pseudo
veggenti
che
non
dicono
la
verità,
che
non
parlano
del
Santo
di
Israele
e
della
sua
legge.
Sono
profezie
dell'Antico
Testamento,
cosa
c'è
di
non
similare
a
quello
che
viviamo
noi
oggi?
Eppure
queste
semplici
parole
non
entrano
nella
nostra
mente
perché
siamo
ascoltatori
smemorati.
Invece
di
essere
apostoli
della
lieta
novella,
parliamo
alle
spalle
di
nostro
fratello
usando
il
nome
di
Dio,
dissuadendo
persone
che
fanno
parte
dello
stesso
cammino.
In
base
a
che
cosa
vengano
cambiati
i
ragionamenti?
Chi
di
noi
ha
veramente
dentro
di
sé
l'eredità
della
parola
di
Dio
attraverso
la
Bibbia?
Un
vero
strumento
non
deve
garantire
niente,
un
attimo
prima
non
sa
quello
che
avviene
un
attimo
dopo.
Così
anche
la
Madonna
non
viene
a
sostenere
quello
che
da
anni
si
sostiene,
magari
usando
parole
diverse,
perché
è
già
parte
del
passato
e
quello
non
lo
cambia
più
nessuno.
Potremmo
avere
un'esperienza
paradisiaca
solamente
dimostrandoci
fedeli
e
obbedienti
a
Dio,
anche
davanti
a
prove
durissime.
Perché
andiamo
in
chiesa
ad
elencare
i
mali
del
mondo
e
a
profetare
una
catastrofe
dietro
l'altra?
La
parola
di
Dio
non
è
un
disastro,
non
è
tristezza
e
angoscia,
è
gioia,
vittoria.
Anche
in
un
tempo
così
difficile
il
male
fa
di
tutto
affinché
noi
abbiamo
a
giudicare
e
criticare
il
mondo
intero,
persino
la
natura.
Ricordiamoci
che
giudicando
e
criticando
si
rompe
l'alleanza
con
Dio.
Davanti
al
progresso
e
al
benessere
rimanere
fedeli
non
è
proprio
facile,
perché
la
sicurezza
economica
ci
rende
ipocriti
davanti
agli
altri,
mentre
chi
è
incappato
in
un
periodo
difficile
viene
etichettato
in
una
misura
diversa
rispetto
a
quello
che
in
realtà
è.
Dov'è
l'amore
verso
queste
persone?
Non
confidare
nelle
tue
ricchezze
e
non
dire
basto
a
me
stesso
(Siracide
c.5),
gioiamo
con
chi
gioisce
e
piangiamo
con
chi
piange?
Davanti
a
Dio
può
essere
più
credibile
ciò
che
per
l'uomo
non
è
credibile,
come
i
veri
servi
del
Signore
da
sempre
bistrattati.
Il
mondo
farà
di
tutto
per
confonderci,
perché
non
tutte
le
persone
che
frequentano
un
certo
luogo
o
hanno
la
corona
del
rosario
in
mano
sono
da
prendere
con
la
massima
fiducia.
Dobbiamo
essere
più
prudenti.
Ecco
dov’è
l'inghippo:
chi
ci
dice
di
pregare,
di
fare
novene
e
digiunare
per
evitare
catastrofi
o
per
far
guarire
qualcuno,
ci
gestisce
perché
in
questo
modo
ci
fa
sentire
orgogliosi.
Ma
ha
un
tornaconto
e
un
interesse
enorme.
Non
ci
fa
inorridire
tutto
questo?
Non
diciamo
cose
convenienti
perché
la
situazione
mondiale
è
il
risultato
più
evidente
di
trent'anni
di
preghiere.
Ci
sono
i
falsi
profeti
per
gli
allocchi
e
per
i
pesci
che
abboccano,
che
parlano
una
lingua
diversa
da
quella
di
Dio,
non
ci
dicono
che
con
la
carità
e
l'amore
possiamo
evitare
l’ecatombe.
Se
diciamo
cose
banali
ci
andiamo
di
mezzo
noi
perché
non
è
verità,
è
meglio
tacere che abbiamo tutto da guadagnare.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Falsità di un popolo ribelle
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
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