Un deserto sul Misma
Com’è
facile
fare
ciò
che
il
Signore
ci
chiede
nella
nostra
vita,
specialmente
quando
diciamo
che
non
è
possibile.
Purtroppo
tanti
cristiani
fanno
queste
affermazioni
e
sono
diventati
esempi
del
“non
rispetto
della
verità”.
Non
dimentichiamoci
che
noi
siamo
gli
eredi
,
i
testimoni,
i
servi
dell’unico
vero
Dio,
perché
il
nostro
Signore
,
il
padre
di
Gesù,
è
l’unico
che
ha
potere
sull’universo,
su
ciò
che
ha
creato
(ha
aperto
il
mar
Rosso,
ha
fatto
sgorgare
l’acqua
dalla
roccia,
ha
fatto
diluviare,..).
Noi
dovremmo
dispiacerci
che
coloro
che
credono
in
altre
teorie
ci
hanno
superato,
sono
più
convinti
di
noi
che
siamo
i
figli
dell’unico
vero
Dio.
Quali
altre
religioni
possono
dire
di
avere
una
Madre
così
potente,
paziente,
supplichevole,
umana?
Eppure
siamo
i
più
fragili,
i
più
deboli,
i
più
vulnerabili,
i
meno
convinti,
coloro
che
asseriscono
che
rispettare
la
legge
del
Signore
non
è
facile
o
addirittura
impossibile.
Quelli
che
aderiscono
ad
altre
dottrine
hanno
una
convinzione
e
una
pratica
che
supera
la
nostra.
Perché
accade
questo?
Perché
noi
invece
di
aumentare
la
nostra
fede
la
indeboliamo?
Perché
al
contatto
col
mondo
esterno
non
ci
differenziamo
dagli
altri?
Tuttavia
siamo
quei
figli
che
Dio
si
è
scelto
per
testimoniare
e
far
conoscere
la
sua
legge!
In
mezzo
a
noi
non
c’è
più
il
santo
timor
di
Dio,
ma
la
difesa
del
proprio
orgoglio,
di
imporre
il
proprio
pensiero,
di
coinvolgere,
di
stupire.
Tanti
dicono
di
vedere
e
di
sentire
la
Madonna,
ma
se
fosse
vero,
l’unico
desiderio
umano
sarebbe
quello
di
nascondersi….,
non
di
usare
il
suo
nome
per
stupire….
Cerchiamo
di
meditare
e
capire
quello
che
stiamo
facendo.
Solo
quando
faremo
bene
la
nostra
parte
conosceremo
la
gioia
del
Signore,
e
sarà
la
Madonna
che
ci
concederà
di
dire,
di
fare,
di
promuovere, di coinvolgere e di stupire, per grazia sua.
CHI HA PRETESE DAVANTI AL SIGNORE, RITORNA A MANI VUOTE!
Le
nostre
richieste
davanti
al
Signore
sono
pretese
,
anche
se
le
facciamo
in
modo
molto
mieloso.
Il
Signore
ci
conosce
bene,
e
sa
che
se
ce
le
concedesse
non
sarebbero
per
il
nostro
bene.
Noi
non
sappiamo
veramente
cosa
pensa
il
Signore
di
noi,
perché
se
lo
sapessimo,
gran
parte
delle
cose
che
facciamo
non
le
rifaremmo
più.
E
se
non
facciamo
le
cose
giuste,
significa
che
non
dobbiamo
essere
convinti
di
essere
gli
esempi
e
i
testimoni
della
verità.
Tutti
possono
migliorare, anche chi si comporta già bene!
DIO HA PROMESSO GIOIA A CHI PRATICA LA SUA LEGGE
Il
Signore
per
mezzo
di
S.Giacomo
(1,22.25)
ci
dice
“Siate
di
quelli
che
mettono
in
pratica
la
parola
e
non
soltanto
ascoltatori,
illudendo
voi
stessi.
Chi
fissa
lo
sguardo
sulla
legge
perfetta,
la
legge
della
libertà,
e
le
resta
fedele,
non
come
un
ascoltatore
smemorato,
ma
come
uno
che
la
mette
in
pratica,
questi
troverà
la
sua
felicità
nel
praticarla”.
Noi
conosceremo
la
felicità
solo
quando
metteremo
in
pratica
la
legge
del
Signore,
la
verità,
non
quando
vogliamo
mettere
in
pratica
la
nostra
legge
in
nome
di
Dio.
Il
Signore
ci
rivela
in
continuazione
quale
deve
essere
la
nostra
condotta
e
noi
non
dobbiamo
obbiettare
o
replicare,
solamente
mettere
in
pratica
la
sua
parola,
e
conosceremo
la
gioia
degli
angeli.
Dobbiamo
applicarci
in
un
cammino,
liberando
ogni
lato
buio
della
nostra
vita
ed
aprendoci
al
desiderio
di
amare,
di
lodare,
per
raggiungere
quel
traguardo
che
è
già
stato
preparato
per
noi.
Perché
vogliamo
conoscere
tutte
le
esperienze
di questo mondo, ma non la gioia e la felicità che il Signore ha promesso a chi lo serve fedelmente?
SACRIFICARE SULL’ALTARE LA NOSTRA FRAGILITA’
Piano
piano
si
è
iniziato
a
non
rispettare
la
legge
del
Signore
e
dalle
piccole
trasgressioni
si
è
arrivati
alle
grandi
trasgressioni,
ai
grandi
errori.
Ci
si
comporta
per
abitudine
e
si
è
normalizzato
quello
che
non
era
da
normalizzare.
Abbiamo
aderito
alle
cose
più
gradevoli,
a
quelle
a
cui
l’uomo
“non
può
dire
di
no..”,
facendone
diventare
il
traguardo
della
vita.
E
così,
abbandonando
poco
alla
volta
la
verità,
l’uomo
ha
lasciato
crescere
le
tendenze
viziose,
piano
piano,
partendo
dalle
più
piccole...
Se
abbiamo
una
tendenza
umana,
materiale
e
sappiamo
sacrificarla
sull’altare,
rinunciando
a
quel
richiamo,
a
quella
debolezza,
potremmo
espiare
una
lunga
fila
di
persone
che
hanno
lo
stesso
problema.
Potremmo
in
questo
modo
dimostrare
di
amare
i
nostri
fratelli
e
di
dispiacerci
perché
sono
in
difetto
davanti
a
Dio.
Con
che
occhi
gratificanti
la
Madonna
ci
guarderebbe!
Non
dobbiamo
fare
emergere
il
nostro
lato
forte
che
è
ovvio,
scontato,
ma
dobbiamo
voler
combattere,
modificare
il
lato
debole
e
fragile
che
tutti
noi
abbiamo
(il
bere,
la
droga,
la
prostituzione,
l’adulterio,
la
falsità,
le
ladronerie
varie,
ecc.).
Se
ci
rafforziamo
nel
lato
debole,
dopo
poco
tempo
si
fa
fatica
a
ripetere
lo
stesso
errore,
che
prima
era
un
fatto
normale.
Preghiamo
così:
“Signore
io
ho
questo
problema, vorrei tanto non averlo, ma lo sento come la prova della mia vita che io devo superare”.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Non è difficile rispettare la legge dell’unico vero Dio
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)