Erano
pochi
coloro
che
sostenevano
la
Chiesa
nel
sogno
di
san
Giovanni
Bosco,
quella
nave
che
difficilmente
doveva
entrare
in
porto
tra
due
colonne,
Maria
Santissima
e
l’Eucarestia.
Dimentichiamoci
i
segni
carismatici
o
di
portare
a
conoscenza
che
la
Madonna
è
un
fenomeno
soprannaturale
e
miracoloso.
È
deviante
e
dispersivo.
Il
genere
umano
non
deve
impadronirsi
del
soprannaturale,
esso
è
devastante,
fa
andare
fuori
di
testa,
fa
aggiungere
ciò
che
non
esiste,
promette
quello
che
confonde
e
non
conferma
quello
che
Dio
ha
rivelato.
Non
lasciamoci
scoraggiare
dai
fatti
di
cronaca,
quando
ci
uniamo
alle
critiche
martoriamo
la
nostra
Chiesa,
che
come
dimora
di
Dio
è
santa
e
pura
da
sempre.
Anche
se
veniamo
a
conoscenza
di
fatti
negativi
che
la
riguardano,
dispiacciamoci,
offriamo
preghiere
e
fioretti
in
riparazione.
Quante
persone
silenziosamente
disintegrano
il
male
tenendolo
per
sé
e
non
lo
diffondono?
Sono
le
migliori
e
piacciano
tanto
a
Maria
Santissima.
Chi
di
noi
si
mette
davanti
al
Signore
e
dice:
“Scegli
me,
fammi
provare
le
tribolazioni
più
dolorose
della
vita,
però
premia
mille
persone
che
scegli
tu”?
Gesù
si
è
offerto
come
vittima
immolata
specialmente
per
coloro
che
continuano
a
deluderlo
e
offenderlo.
Ma
noi
non
gli
dobbiamo
niente?
Chi
fa
questa
promessa
avrà
nel
cuore
la
gioia
di
Dio.
Sembra
assurdo
ma
è
così.
Non
siamo
in
balia
dei
disonesti,
chi
è
collegato
al
Signore
e
si
offre
per
espiare
le
falsità
degli
altri,
è
felice,
non
deve
temere
niente.
Umanamente
non
è
conveniente
essere
scelti
da
Dio,
ma
l’amore
ci
fa
accettare
la
croce.
Diamo
profitto
alle
nostre
preghiere,
accompagniamole
con
fioretti,
offriamo
la
rinuncia
all’orgoglio
e
alla
superbia.
La
fede
è
gioia
anche
nella
tribolazione,
non
dobbiamo
avere
paura
di
vivere,
ma
coraggio
e
fiducia.
Desideriamo
la
sapienza
che
ci
fa
diventare
amici
di
Dio?
Le
prove
che
dobbiamo
superare
per
ottenerla
non
sono
nemmeno
tali
perché
poi
interviene
il
Signore
quando
ci
abbandoniamo
a
lui.
È
nel
silenzio
che
ci
rivela
la
sua
verità
e
ricolma
di
grazia
coloro
che
gli
sono
rimasti
fedeli.
Anche
se
diventano
persone
scomode
nessuno
può
scalfirle.
Abbiamo
metabolizzato
la
parola
di
Dio?
Come
possiamo
chiedere
un
aiuto
al
Signore
se
dentro
siamo
falsi?
Più
ci
avviciniamo
a
lui
e
più
abbiamo
il
rimorso
per
i
nostri
sbagli.
Il
male
chiede
sempre
un
dazio
da
pagare
mentre
il
bene
ci
ripaga
subito,
ci
colma
di
gioia.
È
colpa
nostra
quando
ci
adeguiamo
alle
abitudini demoniache di quest’epoca, abituiamoci a un comportamento puro partendo dai pensieri e dal nostro coniuge.
ATTORI O SPETTATORI?
Abbiamo anche i mass-media della fede che ci fanno bere un vino falso, velenoso. Ci interessa di più ciò che ha rivelato il
Maestro
o
ciò
che
rivelano
i
mass-media
e
le
conferenze,
basati
essenzialmente
su
parole
vuote
che
non
hanno
mai
inciso
sulla
rettitudine
comportamentale
dell’uomo?
Non
dobbiamo
seguire
dottrine
varie
e
peregrine,
ma
la
linea
tracciata
sul
sangue
da
Cristo
e
dai
suoi
profeti
che
andavano
contro
le
abitudini
del
tempo.
Stiamo
vivendo
come
persone
incostanti,
non
conformi
a
certe
proposte
umane
e
neanche
a
quello
che
Cristo
ha
rivelato.
Qualsiasi
programma
sociale
è
elemento
di
critica
e
di
litigio,
ma
tutti
devono
rispettare
il
codice
civile
e
penale.
Gesù
ha
rivelato
il
codice
umano,
chi
lo
rispetta?
Ci
sentiamo
attori
protagonisti
della
vita
di
Cristo
o
spettatori?
Chi
va
a
teatro,
al
cinema
o
allo
stadio,
sceglie
cosa
vedere,
paga
il
biglietto
e
si
sente
in
diritto
di
insultare
chi
non
gli
garba.
La
vita
spirituale
ci
obbliga
a
essere
tutti
attori,
ma
noi
preferiamo
la
comodità
dello
spettatore
perché
siamo
persone
fallaci.
Coloro
che
fanno
rumore
non
sono
portatori
di
verità
e
di
pace
perché
il
male
li
sta
già
manovrando.
Nel
rumore
non
si
capisce
la
retta
via,
non
si
ha
l’equilibrio
necessario
per
reggere
le
pressioni
delle
masse.
Quando
i
popoli
si
presentavano
davanti
all’Arca
dell’Alleanza
lo
facevano
sempre
in
silenzio,
così
c’è
stato
silenzio
alla
morte
di
Cristo.
Oggi
creiamo
rumore
anche
durante
l’adorazione
eucaristica
con
suoni
e
canti
suggestivi
che
ci
ammaliano
più
del
corpo
e
il
sangue
di
Cristo.
La
nostra
fede
è
stata
alterata
e
tutti
si
sono
conformati
a
una
parola
diversa
da
quella
di
Dio.
I
santi
si
sono
immolati
senza
propagandare
né
proporre,
non
hanno
intimato
né
minacciato,
si
sono
lasciate
calpestare.
In
un
fiume
così
in
piena,
che
distrugge
ogni
valore
della
vita
e
ogni
verità
principale,
non
possiamo
fare
niente.
Allegramente
andiamo
alla
nostra
distruzione
senza
rendercene
conto.
Se
non
viviamo
la
parola
di
Dio
non
possiamo
rivelarla,
la
verità
esce
dal
cuore,
dall’anima,
non
perché
l’abbiamo
letta.
Con
Dio
nel
cuore
nessuna
battaglia
ci
fa
paura,
anche
se
ne
perdiamo
alcune,
vinciamo
quella
finale.
La
sua
parola
ci
fa
diventare
attori
principali
a
nostra
insaputa,
non
spettatori,
quelli
criticano,
giudicano,
insultano,
sono
i
peggiori
ladroni
della
grazia
di
Dio.
Prepariamoci
alla
prova,
non
lamentiamoci
e
non
favoriamo
situazioni
d’inciampo
nel
nostro
modo
di
proporci.
Non
dobbiamo
essere
pietra
d’inciampo
della
nostra
vita,
di
noi
stessi.
Siamo
pronti
ad
accettare
la
parte
peggiore,
ad
annullare
il
nostro
orgoglio
e a non sentirci offesi dagli altri?
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’essenza della nostra fede
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Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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