Quando
più
di
20
anni
fa
Maria
Santissima
disse
a
Roberto:
"
Prega
molto
figlio
mio
perché
per
l'umanità
si
prospettano
rotture
inimmaginabili
",
sapeva
che
non
c'erano
molte
speranze
per
migliorare
la
situazione
e
mai
come
oggi
è
attuale
la
missione
del
Misma
di
conservare
la
parola
di
Dio
e
la
fede.
E'
sbalorditivo
vedere
come
il
pericolo
immane
che
noi
stiamo
vivendo
non
ci
sorprenda
affatto.
Non
serve
collegarsi
ai
tempi
passati
e
portare
all'infinito
certi
ricordi,
perché
nessuna
epoca
ha
avuto
davanti
un
disastro
totale
come
il
nostro.
In
passato
la
Chiesa
affrontava
pericoli
che
venivano
da
una
parte
del
mondo,
ma
in
questo
tempo
è
attaccata
da
tutte
le
parti,
persino
dai
consacrati.
Abbiamo
costretto
la
nostra
Chiesa
ad
affrontare
temi
anticristiani
per
modificare
addirittura
la
verità
fondamentale
della
famiglia,
ciò
che
Dio
ha
unito.
Non
guardiamola
con
occhio
polemico,
essa
vuole
dare
la
possibilità
a
tutti
di
recuperare.
Non
fanno
certo
un
Sinodo
perché
le
cose
vanno
bene.
Quando
c'è
un
cambiamento
radicale
c'è
sempre
stato
un
pedaggio
da
pagare,
solo
dopo
ci
si
rende
conto
della
gravità
delle
leggi
approvate
in
nome
del
progresso
e
della
libertà.
Come
le
controindicazioni
di
un
medicinale
a
volte
sono
più
micidiali
del
beneficio.
Quale
tema
dovrà
affrontare
in
futuro
la
Chiesa?
C'è
da
meditare
e
da
preoccuparci.
Chi
la
perseguita
di
più
sono
i
cristiani,
coloro
che
dovrebbero
rivelare
la
fede.
Chi
di
noi
vive
i
comandamenti
e
onora
il
nome
di
Maria
Santissima?
Esso
viene
usato
in
un
modo
improprio,
ci
sentiamo
padroni
di
quello
che
è
di
proprietà
della
Madonna.
Nelle
nostre
famiglie
stiamo
vivendo
il
disastro
della
dignità,
siamo
disastrosamente
dignitosi.
Non
parliamo
mai
come
Gesù
ci
ha
insegnato,
ma
pensiamo
di
difendere
la
nostra
parte
accusando
gli
altri.
Dove
vediamo
una
persona
giusta?
Chi
non
vuole
seguire
la
Chiesa,
che
è
la
dimora
di
Dio,
vada
in
un
collegio
sindacale.
Il
diavolo
sta
ridendo
molto
perché
non
c'è
nessuna
comprensione
tra
di
noi,
siamo
talmente
stati
abituati
a
trasgredire
che
non
ci
rendiamo
conto
di
quello
che
stiamo
facendo.
Addirittura
nel
giorno
più
bello
del
matrimonio
non
si
invitano
alcuni
parenti
per
degli
screzi.
Non
è
una
benedizione
per
gli
sposi
questa,
non
perdiamo
la
fede
per
così
poco.
Come
si
può
pregare
avendo
nel
cuore
sentimenti
controversi?
Dobbiamo
essere
naturali
e
genuini,
solo
ciò
che
fuoriesce
dal
cuore
ha
un
effetto
benevolo
sulle
altre
persone,
mentre
l'ipocrisia
di
chi
recita
con
gesti
esteriori
è
subito
notata.
Tanti
dicono
di
star
bene
quando
pregano,
ma
se
il
nostro
benessere
finisce
con
l'ultima
"Ave
Maria"
è
un
bene
psicologico,
più
pericoloso
per
la
mente
dell'uomo
di
un
cammino
naturale.
Proviamo
a
non
pregare
per
una
settimana
.
Rinunciamo
per
quelli
che
pregano
male,
così
siamo
solidali
con
il
Signore
per
tutte
le
preghiere
ingiuste
che
ha
ricevuto.
Magari
ci
fa
molto
soffrire,
ci
fa
capire
quanto
è
prezioso
quel
momento
che
diamo
per
scontato.
Ma
chi
pensa
di
pregare
per
ottenere
tutto,
si
illude.
Ce
l'ha
ricordato
la
Madonna:
"
Quante
volte
figli
miei
le
preghiere
feriscono
il
cuore
di
mio
Figlio
"...
Perché
una
cosa
così
preziosa
non
la
rendiamo
più
pulita
con
l'amore
e
il
perdono?
Proviamo
ad
arrivare
sulla
soglia
della
Chiesa
e
dire:
"
non
sono
degno
di
entrare”
oppure
“non
entro
per
coloro
che
non
la
frequentano
in
modo
corretto
".
Vedremo
come
la
nostra
preghiera
diventerà
bella.
Dobbiamo
avere
la
nostalgia
e
il
desiderio
di
quel
bene
che
per
tanto
tempo
abbiamo
avuto
e
non
l’abbiamo
valorizzato.
E'
come
se
capissimo
l'importanza
di
avere
nelle
nostre
case
la
corrente
elettrica
o
l'acqua
solo
dopo
che
ci
sono
state
tolte.
Se
uno
prega
pensando
di
essere
gradito
al
Signore,
continuerà
con
le
brutte
abitudini
che
il
mondo
ormai
ha
radicato
dentro
di
noi.
Veniamo
da
una
cultura
pagana
perché
abbiamo
idolatrato
il
benessere
a
scapito
della
nostra
fede.
Essa
non
viene
dall'orazione
che
è
lode,
ma
con
la
parola
di
Dio
che
è
prova
e
vita
vissuta.
Troverà
ancora
la
fede
Gesù
al
suo
ritorno?
Per
essere
cristiani
ci
vuole
l'equilibrio
perfetto,
mentre
l'esagerazione
in
difetto
o
in
eccesso
ci
porta
alla
disgregazione.
Desideriamo
veramente
il
bene
dell'altro?
Se
accettiamo
l'ingiustizia
ricevuta,
trionferemo
sul
male
in
un'altra
misura.
Il
Signore
ha
scritto
la
prima
lettera
della
vita
dell'uomo
nella
Genesi,
ma
anche
l'ultima,
ammonendo
chi
oserà
aggiungere
o
togliere
anche
una
sola
parola
dalla
Bibbia.
Abbiamo
capito
l'Apocalisse?
Non
è
una
storia
drammatica,
ma
dolce
come
il
miele
perché
noi
siamo
i
vittoriosi.
Nessun
popolo
è
stato
perseguitato
come
gli
ebrei
e
i
cristiani,
eppure
nessuno
li
ha
estinti,
mentre
quelli
che
adoravano
idoli
e
ogni
tipo
di
teoria,
sono
spariti.
Perché
ci
comportiamo
da
perdenti?
Il
popolo
perseguitato
è
il
vincitore:
Dio
è
con
il
popolo
eletto
e
ha
vinto
la
morte.
Dov'è
la
nostra
gioia?
Coraggio,
viviamo
come
il
Signore
ci
chiede,
anche
se
in
certi
momenti
la
prova
è
disumana,
trionferemo
in
virtù
di
coloro
che
hanno
versato
sangue
nel
modo
più
crudele.
Tutto
è
stato
confermato
nelle
Sacre
Scritture,
cogliamo
"l'attimo
fuggente",
condiamo
con
l'amore
e
la
carità
ogni
nostra
azione
perché
non
è
approvando
una
legge
che
il
mondo cambierà in meglio. Com'è bello entrare insieme nella casa del Signore, cioè nella sua parola!
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