In
tutti
i
cambiamenti
che
conosciamo,
noi
cristiani
abbiamo
cercato
di
favorire
la
legge
dell'uomo
o
la
parola
di
Dio?
Perché
si
fa
di
tutto
per
eliminare
la
parte
da
conservare?
Quale
fratello
cristiano
ne
è
a
conoscenza
e
la
vive
nella
giusta
misura?
Nonostante
i
disastri
che
abbiamo
causato
il
Creato
di
Dio
ancora
oggi
è
stupendo,
è
possibile
vedere
la
bellezza
della
luminosità
della
sorgente
della
vita.
Ma
l’abbiamo
troppo
oscurata
e
ci
siamo
troppo
allontanati.
Ci
avviammo
allegramente
e
spensierati
verso
lo
sfacelo
e
la
distruzione,
pensando
di
cantare
vittoria
solo
perché
preghiamo.
È
allucinante!
Nessuna
generazione
è
più
colpevole
della
nostra.
Chi
pensa
di
portare
al
monte
un
macigno
giù
nella
valle?
È
meglio
non
lasciarlo
rotolare
verso
il
basso,
perché
poi
non
si
riesce
a
riportarlo
nella
sua
sede
naturale.
Anzi,
quando
scende
devasta
tutto
quello
che
trova
portando
distruzione
e
morte.
Avviene
così
anche
quando
spostiamo
le
verità
della
fede,
facendole
diventare
solamente
materia
di
discussione.
Come
possiamo
recuperarle?
Nessuno
avrebbe
dovuto
muoverle
dalla
loro
sede
naturale.
All'epoca
per
avere
un
chilo
di
grano
o
per
vendemmiare
serviva
un
lungo
procedimento,
oggi
siamo
migliorati,
raccogliamo
più
frutti
in
pochi
istanti.
Con
la
fede
abbiamo
fatto
l'esatto
contrario.
Se
avessimo
seguito
la
stessa
strada
raccoglieremmo
frutti
strepitosi
e
la
storia
dell'uomo
sarebbe
meravigliosa,
stupenda.
Perché
le
migliorie
che
ci
hanno
portato
un
benessere
in
tutti
gli
ambiti
della
vita,
non
hanno
funzionato
nella
parola
di
Dio?
Invece
di
conservarla
o
migliorarla,
potevamo
almeno
evitare
di
distruggerla.
E
non
diamo
colpa
al
diavolo.
Tutti
siamo
stati
contagiati
dal
progresso,
persino
tanti
uomini
di
chiesa.
Oggi
abbiamo
vergogna
a
parlare
di
Dio,
di
carità
e
di
amore,
per
timore
che
gli
altri
se
ne
approfittino
di
noi.
Ma
il
Vangelo
non
si
può
falsificare.
Più
che
pensare
di
raccogliere
un
premio
per
il
nostro
comportamento,
cerchiamo
almeno
di
avere
l'atteggiamento
del
pubblicano
che
si
“batteva
il
petto”.
Ci
è
sfuggito
anche
questo
particolare:
la
zizzania
ricresce
quando
la
pieghiamo,
ma
il
grano
no
.
Perché?
Eppure
entrambe
le
piante
maturano
nello
stesso
campo.
Ricresce
l'erbaccia
ma
non
tutto
quello
che
dà
frutto.
Significa
che
il
male,
la
gelosia
e
l'invidia,
se
non
li
sradichiamo
dal
nostro
cuore
cresceranno
sempre.
"
Tu
sei
l'eco
limpido
di
una
sorgente
di
vita
che
mai
nessuno
dimenticherà
",
ecco
come
Roberto
è
stato
definito
da
Maria
Santissima,
che
poi
aggiunge:
"
Verseremo
grandi
lacrime
di
soddisfazione,
però
prima
il
solco
sarà
profondo
e
la
fatica
sarà
enorme"
.
Che
cosa
ci
impedisce
di
essere
coloro
per
cui
Dio
ci
ha
creati?
Possiamo
gustare
tutto
ciò
che
il
Signore
ha
fatto,
ma
non
i
frutti
della
carne
che
sono
droga,
alcolismo,
prostituzione.
Se
fossimo
a
conoscenza
della
reale
situazione
che
sta
vivendo
la
Chiesa,
capiremmo
che
è
tutto
alla
deriva
e
sta
fuoriuscendo
da
ogni
controllo.
Come
potranno
questi
poveri
sacerdoti
che
vogliono
il
bene
della
Chiesa,
essere
conservatori
e
progressisti?
Si
perché
bisogna
progredire
e
conservare.
Non
si
portano
dei
prodotti
al
macero
per
mantenere
il
prezzo
alto,
quando
la
gente
muore
di
fame.
Non
diamo
per
scontato
che
la
terra
dia
sempre
frutto,
i
salmi
che
lo
ricordano.
I
veri
valori
della
vita
sono
distrutti,
si
parla
solo
di
diritti
dell'uomo,
ma
quelli
li
ha
concessi
Dio
nel
momento
in
cui
abbiamo
fatto
i
nostri
doveri.
Non
ce
li
toglierà
mai,
siamo
noi
che
non
abbiamo
dato
a
Dio
ciò
che
è
di
Dio.
Il
Signore
non
è
morto
in
croce
espiando i nostri peccati, per farci continuare a peccare.
SOSTENIAMO LA VOCE DELL'AMORE
I
nostri
discorsi
parlano
di
bene
o
delle
ingiustizie
del
mondo?
Esse
ci
disorientano,
eppure
l'uomo
è
più
propenso
a
raccontare
i
difetti
delle
persone
e
ad
accusare
gli
altri.
Le
nostre
azioni
poi
sono
il
frutto
dei
nostri
ragionamenti.
Ci
unisce
di
più
ciò
che
deve
unire
o
ciò
che
divide?
Sui
giornali
e
nei
dibattiti
si
giudica
e
si
critica
continuamente;
come
possono
i
governi
decidere
le
leggi
migliori
in
una
bolgia
infernale
dove
ognuno
si
scaglia
contro
l'altro?
Perché
facciamo
così
fatica
ad
amarci
e
accettarci?
Eppure
la
nostra
salute
ha
tutto
da
guadagnare
quando
perdoniamo.
Vogliamo
resistere
alle
cose
migliori
che
edificano
perché
vanno
contro
la
logica
e
l'orgoglio,
ci
mettono
nella
condizione
di
chiedere
scusa
e
di
dire
la
verità,
anche
quando
è
“scomoda”.
Sorprende
come
in
tutte
le
epoche
della
storia,
l'uomo
riesca
a
scoprire
le
maldicenze
e
gli
errori
dei
suoi
simili,
portando
sempre
in
evidenza
la
disgregazione
e
i
fatti
di
cronaca.
Non
fa
così
quando
ci
sono
delle
testimonianze
piene
d'amore:
lì
sorvola.
In
che
misura
ricordiamo
il
bene
di
chi
ci
ha
preceduto?
Anche
la
vita
dei
Papi
e
dei
personaggi
pubblici
viene
messa
sul
“patibolo”
perché
siamo
incuriositi
e
attratti
dalla
negatività.
Manchiamo
molto
di
conoscenza,
ognuno
di
noi
dice
fiumi
di
parole
senza
conoscere
la
realtà
di
quello
che
è
accaduto.
Questi
fatti
storici
a
lungo
andare
sono
contagiosi,
ci
rattristano
nel
cuore
e
ci
rendono
diffidenti
verso
il
prossimo.
E'
come
invitare
a
casa
nostra
il
maligno.
Non
seguiamo
la
cultura
della
polemica
e
della
disapprovazione, anche se in ogni ambiente sociale c'è sicuramente stato qualche errore.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
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