Un deserto sul Misma
Il
mondo
è
stato
creato
con
bontà,
sapienza
e
intelligenza,
tutto
è
stato
preordinato
e
chi
sarebbe
uscito
dalla
linea
tracciata
dal
Signore
avrebbe
avuto
sofferenza.
Può
averlo
concesso
a
noi
per
distruggerlo?
Invece
di
perfezionarlo
l’abbiamo
imbruttito
in
una
misura
nauseante,
eppure
nessun’altra
generazione
ha
potuto
conoscere
le
Sacre
Scritture
come
la
nostra.
Se
è
sconvolgente
quello
che
vediamo,
ancor
più
lo
è
quello
che
c'è
dentro
i
nostri
cuori,
nei
bui
sentieri
dell’infido,
ma
non
ce
ne
rendiamo
conto
perché
ci
siamo
arrivati
con
un
certo
allenamento
naturale.
Chi
di
noi
parla
con
bontà,
sapienza
e
intelligenza?
C'è
un
regista
occulto,
terribile,
che
ha
saputo
impadronirsi
delle
nostre
menti.
Non
ci
fa
specie
che
papa
Francesco,
dopo
essere
andato
in
Israele
ed
avere
invitato
i
regnanti
per
la
pace,
è
stato
sbeffeggiato
e
umiliato
con
una
guerra
così
crudele?
Preghiamo
silenziosamente
per
il
suo
cuore,
siamo
solidali
con
lui.
C'è
una
grande
confusione
nella
nostra
fede
perché
abbiamo
accettato
altre
abitudini:
ci
interessa
il
Signore
o
vogliamo
che
lui
si
interessi
a
noi?
Il
concetto
è
molto
diverso.
Qual
è
il
principio
che
ci
fa
pregare,
andare
in
chiesa
e
frequentare
luoghi
benedetti?
Se
abbiamo
una
motivazione
personale
siamo
falsi,
perché
servire
o
chiedere
non
è
la
stessa
cosa.
Il
Signore
vuole
che
sosteniamo
la
Chiesa
della
fede,
non
l'edificio,
non
vuole
essere
trattato
come
un
idolo.
Smettiamola
di
farneticare,
perché
quando
sbeffeggiamo
la
parola
del
Signore
cambiandone
il
significato
(con
orgoglio,
permalosità
e
perfidia)
siamo
dei
farneticanti.
E’
il
peccato
peggiore.
Ci
costruiamo
sulla
nostra
materia?
Uno
che
ha
una
fede
sportiva,
un
obiettivo
o
un
progetto,
non
si
scosta
da
essi,
è
disposto
a
dare
la
vita
e
a
soffrire,
ma
con
il
Creatore
della
fede
non
abbiamo
fatto
così.
Preferiamo
prostituirci
davanti
agli
emblemi,
a
una
maglia.
Non
possiamo
parlare
di
Dio
se
non
abbiamo
le
qualità,
così
come
non
possiamo
ottenere
i
risultati
di
un
grande
calciatore
solo
perché
usiamo
le
stesse
scarpe.
Ecco
perché
non
basta
avere
la
corona
del
Rosario
per
essere
degni
di
Maria
Santissima.
Le
fondamenta
della
nostra
vita
sono
la
preghiera,
l'Eucarestia
e
la
Santa
messa,
ma
quello
che
si
può
sviluppare
su
di
esse
nessuno
lo
sa.
Se
il
Signore
ci
avesse
dotato
di
fondamenta
per
la
costruzione
di
un
condominio,
anziché
di
un
pollaio?
Non
limitiamo
la
potenza
di
Dio
su
di
noi.
Una
casa
non
si
costruisce
con
due
mattoni,
ci
vogliono
anche
cemento
e
ferro
affinché
sia
solida,
così
anche
la
preghiera
va
unita
con
le
altre
verità
principali:
fede,
speranza
e
carità.
Quando
si
parla
d'amore
non
si
viene
premiati
con
un
grande
riconoscimento,
ma
si
è
perseguitati.
Abbiamo
paura
di
essere
scherniti
e
offesi?
Ci
siamo
troppo
immedesimati
nell'autodifesa,
nell'interesse.
Cosa
siamo
disposti
a
lasciare
per
seguire
il
Signore?
Gesù,
che
si
è
lasciato
scarnificare
dalla
cattiveria
umana
per
insegnarci
come
si
vince
l’ingiustizia,
non
ha
modificato
ciò
che
doveva
portare
a
compimento:
parlare
d'amore.
Così
hanno
fatto
i
Santi
e
Maria
Santissima.
E’
tanto
difficile
metabolizzare
la
parola
amore?
A
cosa
serve
delegare
Dio
a
portare
la
pace,
quando
noi
non
la
vogliamo?
E’
come
chiamare
un
amico
a
riordinare
casa
nostra
e
continuare
a
creare
il
disordine.
Se
lo
riteniamo
giusto
vedremo
altre
guerre
più
crudeli.
La
pace
che
dobbiamo
portare
nel
mondo
è
quella
della
porta
accanto,
della
nostra
famiglia,
non
a
5000
km
di
distanza.
Parliamo
bene
di
loro?
Ne
uccide
più
la
lingua
che
la
spada…
Non
commettiamo
più
l'errore
di
affidare
a
Dio
quello
che
ha
affidato
a
noi,
lui
l’amore
sulla
terra
l'ha
già
portato
donandoci
un
universo
meraviglioso.
Quante
persone
non
entrano
in
chiesa
per
colpa
di
quelle
che
ci
vanno?
Non
nascondiamoci
dietro
i
mali
del
mondo
per
farci
vedere
puliti.
Perché
ci
agitiamo
come
se
tutto
dipendesse
da
noi?
Non
è
gradito
al
Signore
uno
che
prega
molto
e
si
lamenta
degli
altri
che
non
pregano.
Con
l’amore
potremmo
realizzare
le
parole
della
Madonna:
"Verserete
grandi
lacrime
di
soddisfazione
e
otterrete
la
meraviglia
delle
meraviglie
con
la
minor
fatica”,
diversamente
potremmo
pregare
all'infinito
e
non
vedere
le
cose
migliorare.
Usiamo
l'insegnamento
di
Gesù
per
la
nostra
salvezza
o
ci
siamo
condannati
alla
disperazione,
alla
gelosia
e
all'invidia?
Abbiamo
ciò
che
serve
a
Dio
per
ascoltare
le
nostre
preghiere
e
la
caratteristica
principale
che
serve
a
Maria
Santissima
per
ottenere
la
grazia?
Nemmeno
sappiamo
come
funziona
il
meccanismo
della
preghiera
che
sale
e
della
grazia
che
scende.
Ci
comportiamo
come
se
il
Signore
avesse
bisogno
di
noi,
del
nostro
“contentino”,
quando
in
realtà
abbiamo
bisogno
di
lui.
Che
se
ne
fa
della
nostra
superbia?
Ci
ha
detto
di
amarci
per
il
nostro
bene,
anche
davanti
all'ingiustizia.
Come
una
Madre
meravigliosa
la
Madonna
ci
coinvolge
nel
suo
progetto
per
cambiare
il
mondo,
se
ubbidiamo,
vuole
dividere
il
suo
potere
e la sua gioia. Quale altra dottrina ha il privilegio di avere un'arma così grande contro il male?
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Ci interessa la fede cristiana?
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)