Un deserto sul Misma
Dove
c'è
un'orchestra
c'è
un
maestro,
dove
c'è
una
squadra
c'è
un
allenatore,
un
regista,
e
chi
non
recita
il
proprio
copione
viene
scartato.
L'universo
creato
è
l'orchestra
più
bella
perché
tutto
è
in
sintonia
e
il
miglior
regista
è
Dio.
Quale
copione
ha
messo
nelle
nostre
mani
il
Signore?
Quello
delle
fantasticherie
e
dei
prestigiatori?
Così
svuotiamo
le
persone
dalla
fede.
Anche
tra
i
carismatici
si
rivela
di
tutto
tranne
che
la
parola
di
Dio.
Il
vero
carismatico
non
sa
neanche
di
avere
il
carisma,
ma
quando
lo
diffonde
è
perseguitato,
criticato,
calunniato,
condannato.
Non
viene
a
casa
incensato
e
ingioiellato.
Con
il
battesimo,
la
comunione
e
la
cresima,
abbiamo
ricevuto
il
copione
della
vita
con
le
verità
principali
della
fede
cristiana.
Chi
di
noi
riesce
a
rivelarlo?
Chi
conosce
le
sette
opere
di
misericordia
corporale
e
spirituale,
i
cinque
precetti
della
Chiesa,
i
due
comandamenti
della
carità,
i
sette
sacramenti,
i
sette
doni
dello
spirito
Santo,
le
tre
virtù
teologiche,
le
quattro
virtù
cardinali,
i
quattro
novissimi,
i
sette
vizi
capitali,
le
beatitudini?
Si
sente
parlare
di
segni,
di
miracoli,
di
carismi,
di
stimmate,
di
persone
che
cadono
in
terra,
ma
non
delle
verità
di
fede.
Come
può
recitare
un
attore
senza
conoscere
la
sua
parte?
Perché
non
andiamo
ad
insegnare
agli
ignoranti,
ad
ammonire
i
peccatori
o
a
consolare
gli
afflitti?
Quando
interpretiamo
un
copione
inventato
e
stravolto,
è
come
se
andassimo
a
dire
che
il
gallo
fa
l'uovo!
Qui
si
tratta
della
vita
eterna,
non
di
bazzecole.
L'unico
miracolo
che
hanno
fatto
tanti
carismatici
è
stato
quello
di
far
risorgere
il
loro
conto
corrente…
Sappiamo
cosa
vuol
dire
perdonare
le
offese,
immolarsi,
accettare
le
ingiustizie?
Dove
sta
scritto
"tu
prega"?
Sono
i
cristiani
che
stanno
distruggendo
la
fede,
non
gli
atei.
Le
generazioni
che
ci
hanno
preceduto
erano
più
obbedienti
alle
verità
di
fede,
ce
le
rivelavano.
Beati
coloro
che
hanno
sete
di
giustizia,
non
di
vendetta.
Oppure
beati
quelli
che
vincono
al
Superenalotto
e
hanno
una
bella
moglie?
Dobbiamo
interpretare
Dio,
non
recitare
una
farsa.
Consigliamo
i
dubbiosi
o
creiamo
più
dubbi?
Invece
di
conoscere
la
parola
del
Signore,
andiamo
a
ripetere
la
storia
parziale
di
alcuni
profeti
che
hanno
catturato
la
nostra
fiducia,
deviando
poi
dalla
Verità.
Ci
comportiamo
per
abitudine,
racchiudiamo
tutto
in
due
preghiere,
pensiamo
al
dialogo
e
a
socializzare,
ma
riveliamo
una
fede
astratta,
illusoria,
miracolistica.
Dove
vediamo
persone
contagiate
dalla
gioia
e
dall'amore?
I
disastri
sono
davanti
ai
nostri
occhi,
siamo
i
veri
anticristiani.
Non
dobbiamo
essere
dei
perbenisti,
come
quelli
che
vogliono
il
dialogo
con
chi
ha
il
mitra
in
mano.
Siamo
più
prudenti,
non
esponiamoci
così.
Perché
farsi
prendere
dal
terrore
e
dalla
paura?
Se
fossimo
autentici
l'Autore
della
vita
interverrebbe
per
amore
di
pochi
a
beneficiare
i
molti.
Perché
non
lo
fa?
La
missione
che
ha
affidato
ad
ogni
cristiano
è
quella
di
rivelare
le
verità
principali
della
fede
cristiana,
non
gli
effetti
speciali
(quelli
li
fa
anche
il
male…).
Le
sappiamo
spiegare
con
dovizia
e
verità
spirituale,
attraverso
il
dono
dello
Spirito
Santo?
Tutto
questo
disordine
viene
dall'uomo,
è
il
risultato
logico
del
nostro
comportamento
cristiano.
Pregando
e
non
conoscendo
niente
si
rappresenta
un
Dio
teorico,
come
possiamo
pensare
di
dialogare
in
nome
Suo?
La
Chiesa
ci
invita
ad
andare
a
messa
una
volta
la
settimana,
a
confessarci
e
comunicarci
almeno
a
Pasqua.
Perché
andiamo
a
penalizzare
gli
altri?
Semplifichiamo
la
vita
cristiana,
non
carichiamo
di
pesi
eccessivi
le
persone
lontane
dalla
Chiesa,
perché
poi
la
rifiutano.
Rimaniamo
con
le
misure
minime
che
ci
vengono
richieste,
sarà
compito
di
ciascuno
aumentarle
senza
sconvolgere
il
proprio
equilibrio.
Mostriamo
che
i
figli
della
luce
quando
si
svegliano
sono
più
scaltri
dei
figli
delle
tenebre.
IL COVO DI CONTESTATORI
Dobbiamo
dispiacerci
per
quello
che
si
dice
quando
ci
si
trova
in
gruppo.
I
luoghi
di
pellegrinaggio
e
i
gruppi
di
preghiera
dovrebbero
essere
centri
dell'amore,
della
misericordia
e
del
perdono,
invece
spesso
sono
centri
di
contestazione,
di
sobillatori,
di
giudici,
di
coloro
che
vorrebbero
mettere
i
propri
fratelli
sul
banco
degli
imputati.
Si
contestano
perfino
i
preti,
i
vescovi,
il
Papa!
Dissociamoci
da
certi
ambienti.
Quando
sentiamo
un
sacerdote
parlar
male
di
un
altro
sacerdote,
stiamo
dalla
parte
di
quello
che
viene
perseguitato
e
non
da
quello
che
accusa
la
sua
istituzione,
saremo
meno
complici
di
un
complotto
demoniaco.
E’
verità
di
fede
non
criticare
e
giudicare.
Non
si
va
a
pregare
criticando
il
magistero
della
Chiesa,
neanche
se
quel
prete
è
un
pedofilo.
Cosa
otteniamo?
Incoraggiamo
gli
altri
a
dissentire
dai
rappresentanti
della
fede
e
dalla
Chiesa,
perché
poi
il
miscredente
fa
di
tutte
le
erbe
un
fascio.
Piuttosto
facciamo
un
digiuno per quel sacerdote o per quel fratello che non si comporta bene.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Il copione dimenticato
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)