Il
Signore
desidera
che
abbiamo
a
perfezionare
il
nostro
lato
comportamentale,
perché
in
noi
ci
sono
dei
meccanismi
che
solo
Lui
conosce.
Qual
è
la
molla
che
ci
fa
rendere
di
più?
In
tutti
gli
ambiti
sociali,
sportivi,
lavorativi,
per
dare
il
meglio
di
sé
devono
esserci
certe
condizioni
che
favoriscono
la
concentrazione.
Come
un
bambino
piccolo
trova
il
suo
equilibrio
toccando
la
federa
di
un
cuscino
o
un
orsacchiotto,
così
da
grandi
abbiamo
bisogno
di
un
qualcosa,
di
un
espediente,
per
liberare
la
nostra
psiche.
I
presupposti
per
rendere
spiritualmente
al
massimo
ce
li
ha
indicati
il
Signore
ancor
prima
che
nascessimo,
ci
ha
detto
come
dobbiamo
comportarci
e
camminare,
ma
a
noi
sembra
che
voglia
castigarci
in
continuazione.
La
nostra
vita
spirituale
potrebbe
avere
un
cambiamento
evidente,
nel
momento
in
cui
lasciamo
entrare
dentro
di
noi
quella
cellula
celeste
che
viene
dal
cielo
e
fa
muovere
tutte
le
nostre
azioni.
Il
Signore
ha
dato
a
tutti
questo
potenziale,
ma
non
ci
rendiamo
conto
di
averlo
perché
usiamo
la
ragione
per
ottenere
vantaggi
personali.
E’
l’errore
di
tutti
i
popoli
e
di
tutte
le
generazioni,
che
ha
impedito
al
nostro
carisma
di
fuoriuscire.
Il
cristiano
deve
capire
che
per
dare
il
meglio
di
sé
deve
creare
un
certo
ambiente
e
lo
può
fare
solamente
con
la
carità
.
Leggendo
la
Bibbia
non
ci
può
sfuggire
che
il
Signore
ha
sempre
ripreso
i
popoli
dal
lato
comportamentale,
perché
ha
un'importanza
immensa;
parla
delle
nostre
mancanze,
ma
soprattutto
della
disubbidienza,
della
prepotenza
e
dell'arroganza
dell'uomo.
Perché
facciamo
il
contrario
di
quello
che
il
Signore
ci
chiede?
La
nostra
prestazione
spirituale
viene
penalizzata
perché
non
c'è
la
disponibilità
ad
ubbidire,
ma
c'è
la
disponibilità
a
farsi
ubbidire,
che
è
diverso.
La
Madonna
ci
dà
i
suoi
suggerimenti
non
per
imporceli,
mentre
noi
quando
parliamo
in
nome
di
Dio
diciamo:
"
Tu
devi
fare
";
se
il
Signore
usa
tanta
dolcezza
e
misericordia,
perché
dobbiamo
alterare
l'elemento
che
fa
ottenere
di
più
alle
altre
persone?
Come
una
mandria
di
cavalli
selvatici,
ci
lasciamo
sospingere
dall'istinto
e
il
Signore
ci
lascia
andare,
ma
ci
doma
piano
piano;
non
doma
tutto
il
branco,
solo
quelli
disponibili
a
rendersi
docili.
Allora
quei
cavalli
danno
il
massimo
e
garantiscono
la
migliore
prestazione,
mentre
quelli
indomabili
sono
inquadrati
in
un
certo
modo
e
non
si
smuoveranno
mai.
L'elemento
che
ci
può
fare
rendere
di
più
e
garantire
il
maggiore
equilibrio
psicofisico
è
il
cammino
spirituale,
se
è
fatto
in
una
certa
condizione.
È
un
toccasana
sotto
tutti
i
profili,
perché
innesca
quella
cellula
celeste
che
abbiamo
dentro
di
noi,
che
solo
il
Signore
sa
come
potremmo
attivare.
Per
offrirci
in
una
misura
meravigliosa
dobbiamo
essere
liberi,
non
obbligati,
altrimenti
non
siamo
autentici
e
alla
prima
difficoltà
cade
la
nostra
vita
spirituale.
La
quantità
di
preghiere
deve
venire
sulla
base
di
quanto
amiamo
Dio.
Se
lo
amiamo
la
cosa
più
logica
è
quella
di
andare
nella
sua
casa
in
chiesa,
di
pregare,
di
riceverlo
nell'eucaristia,
di
fare
tutto
quello
che
gli
è
gradito.
Il
Signore
e
la
Madonna
non
ci
possono
obbligare
a
fare
questo,
perché
non
è
amore.
Dobbiamo
comprendere
che
le
prove
più
dure
capitano
proprio
a
noi
cristiani;
se
abbiamo
paura
di
questo
è
perché
siamo
in
difetto,
non
abbiamo
capito
che
affrontando
ogni
situazione
con
il
Signore,
il
peso
è
più
leggero.
A
livello
umano
c'è
un
limite
a
tutto,
ma
a
quello
spirituale
no,
la
fede
è
una
crescita
continua
e
quando
si
trova
una
verità,
bisogna
cercarla
ancora
perché
ce
n'è
una
più
profonda.
Ci
deve
dispiacere
che
l'uomo
spreca
la
sua
vita
spirituale,
perché
disperde
la
vera
gioia,
l'amore,
ciò
che
elimina
tutti
i
problemi
del
mondo.
Nella
natura
ci
sono
le
erbe
necessarie
per
guarire
tutte
le
malattie
fisiche,
comprese
anche
quelle
“inguaribili”,
ma
nessuno
di
noi
si
inchina
davanti
al
Signore
chiedendo
di
fargliele
scoprire.
Con
l’ubbidienza
a
Dio
inneschiamo
meccanismi
che
sprigionano
amore,
disponibilità,
mitezza,
dolcezza
;
diversamente
non
fuoriesce
nulla
e
non
rendiamo
al
massimo.
Se
i
potenti
del
mondo
nei
loro
grandi
discorsi
avessero
unito
l'umiltà
e
l'ubbidienza,
avrebbero
coinvolto
i
popoli
invece
di
metterli
uno
contro
l'altro.
La
base
portante
di
tutto
il
mondo
cristiano
è
la
fede,
la
speranza
e
la
carità:
le
prime
due
alla
fine
della
nostra
esperienza
terrena
svaniranno
davanti
alla
verità,
mentre
rimarrà
al
di
sopra
di
tutto
la
carità.
Perché
vogliamo
che
rimanga
tutt'altra
cosa?
La
carità
ce
l'ha
insegnata
Gesù
che,
pur
avendo
il
potere
su
tutti,
si
era
messo
al
servizio
degli
altri.
Noi
siamo
al
servizio
del
fratello
o
vogliamo
che
il
fratello
si
convinca
della
nostra
ragione?
Siamo
sicuri
di
compiacere
il
Signore
per
averci
scelti
come
strumenti, se in noi manca la base più importante, la carità e l'umiltà?
l'origine di tutti peccati
la fonte di tutte le grazie
Chi
di
noi
è
a
disposizione
del
proprio
fratello,
non
per
compatirlo
o
per
gloriarsene?
La
cosa
che
ci
fa
avere
il
massimo
dei
risultati
è
più
semplice,
la
carità,
che
non
ci
costa
niente:
metterci
al
servizio
del
fratello
e
rendergli
la
vita
il
più
gradevole
possibile.
Certo,
non
possiamo
risolvere
i
problemi
di
tutti,
ma
dov’è
la
carità,
se
vogliamo
“farci
le
scarpe”
gli
uni
con
gli
altri
per
ottenere
i
vantaggi
migliori?
I
figli
delle
tenebre
sono
scaltri,
ma
quelli
della
luce
lo
sono
ancor
di
più
se
riescono
ad
innescare
certi
meccanismi.
Il
Signore
ci
mette
nella
condizione
di
poter
anche
dubitare
delle
rivelazioni
che
ci
fa
attraverso
Roberto,
ma
se
saremo
semplici
e
umili
potremo
decidere
da
che
parte
stare
e
vivere
con
coerenza
la
nostra
scelta.
Nel
momento
in
cui
daremo
il
massimo
come
persone
spirituali,
non
convinceremo
con
le
parole,
ma
attraverso
cose
impercettibili
che
vengono
dallo
Spirito
Santo,
come
l'espressione
e
la
dolcezza
del
viso.
Cerchiamo
di
scoprire
ciò
che
ha
più
valore,
se
vogliamo
frequentare
un
corso
di
specializzazione
e
non
rimanere
fermi
alla
prima
elementare.
E’
cosa
intelligente
pregare
per
le
intenzioni
della
Madonna,
così
lei
si
presenta
davanti
al
Signore
a
intercedere
per
noi,
purissima,
senza
i
peccati
e
i
difetti
che
ci
contornano.
Tutta
la
sua
vita
è
stata
una
carità
continua,
ha
accettato
le
ingiustizie
e
i
dolori
più
grandi
per
carità,
per
amore
e
li
ha
offerti
al
Signore.
Amiamoci così come siamo, con i nostri difetti, facendo la gara a vantarci.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
La cellula celeste
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono