Non
è
angelica
modestia,
né
umiltà
profonda
far
pesare
i
favori
che
tante
volte
facciamo
agli
altri.
Il
Signore
non
fa
così
con
noi.
Nei
fatti
di
cronaca
sta
uscendo
la
malignità
che
c'è
nel
cuore
dell'uomo,
la
stessa
di
chi
fa
polemiche,
critica
e
giudica.
Le
nostre
parole
possono
servire
a
convincere
gli
uomini
non
Dio.
Chi
conosce
l'infinito?
Le
prove
della
nostra
vita
non
dovrebbero
mai
offuscare
il
meraviglioso
progetto
di
cui
facciamo
parte,
eppure
basta
che
una
persona
si
comporti
in
un
modo
non
corretto
con
noi,
per
farci
chiudere
gli
occhi
davanti
ad
esso.
Come
possiamo
stupirci
con
uno
stato
d'animo
offeso,
permaloso?
Senza
Dio
nel
cuore
finiremo
per
essere
presi
dalla
ragione
umana
e
comportarci
sempre
con
un
sentimento
di
ribellione.
Nessuno
ha
saputo
i
tempi
in
cui
dovevano
realizzarsi
i
prodigi
meravigliosi
del
Signore
su
questa
terra
.
I
profeti
annunciano
a
tutte
le
genti,
e
non
a
pochi
intimi,
profezie
a
loro
sconosciute
fino
al
momento
prima
di
rivelarle.
Perché
noi
pensiamo
di
conoscere
la
data
precisa
in
cui
si
verificheranno
certe
cose?
Nemmeno
sant'Anna
sapeva
dell'Immacolata
Concezione,
un
prodigio
preannunciato
di
altissimo
livello.
Non
solo
siamo
dei
"creduloni",
ma
illudiamo
anche
gli
altri
di
cose
che
non
sono
neanche
sul
Vangelo.
Oggi
ci
sono
messaggi
in
abbondanza
“
che
avverrà
questo
o
quell'altro
”,
ma
servono
solo
a
dividere.
Il
Signore
e
la
Madonna
non
suggeriranno
mai
ad
altri
un
elemento
o
un
intrigo
oggetto
di
critica,
addirittura
di
un
cardinale
o
del
Papa.
Troppe
rivelazioni
private
infrangono
il
secondo
comandamento,
sono
servite
soltanto
a
fare
scontrare
sacerdoti
e
suore
nelle
loro
comunità.
La
rivelazione
c'è
stata
ma
è
divina?
Abbiamo
subito
una
pressione
martellante
di
calunnie,
provocazioni,
critiche
e
polemiche,
persino
i
gruppi
di
preghiera
sono
diventati
covi
di
contestatori.
Perché
dentro
di
noi
impera
quella
voglia
di
maldicenza
che
ci
fa
rompere
l'alleanza
con
Dio?
Uno
solo
è
il
Giudice
e
il
Legislatore,
non
ci
ha
affidato
la
missione
di
andare
a
scoprire
i
difetti
dei
nostri
fratelli.
Come
si
può
sostenere
una
verità
privata
a
scapito
del
Vangelo?
La
parola
di
Dio non viene a metterci uno contro l'altro, non cadiamo mai in questo inghippo.
L'UOMO DI BENE CAMMINA SUI CARBONI ARDENTI
Coloro
che
più
si
allontanano
da
Dio
sono
quelli
che
pensano
di
sostenerlo
e
non
conoscono
le
Scritture
nella
giusta
misura.
Chi
ha
Dio
nel
cuore
davanti
ad
una
prova
difficile?
Il
Signore
ci
dice
di
perdonare
per
non
farci
provocare
e
innescare
più
violenza
e
rabbia
di
quella
che
stiamo
subendo.
Quando
uno
parla
di
bene
attiva
forze
sconosciute
del
male
che
gli
mette
contro
tante
persone.
Purtroppo
sono
più
uniti
due
ubriachi,
due
drogati
o
due
adulteri
che
due
cristiani,
perché
si
sostengono
a
vicenda.
Risolviamo
i
problemi
di
casa
nostra,
non
usiamoli
come
pretesto
per
assecondare
le
nostre
dipendenze,
dobbiamo
essere
solidali
con
le
sofferenze
che
abbiamo
portato
verso
i
nostri
familiari.
Consoliamoli
invece
di
condannarli
per
le
nostre
vigliaccate.
Il
troppo
permissivismo
è
come
un'apertura
alla
libertà
d'azione,
ma
non
sappiamo
a
chi
abbiamo
dato
fiducia.
La
preghiera
non
può
colmare
tutto
il
nostro
disordine,
certo
ha
il
suo
valore,
ma
perché
non
facciamo
qualcosa
in
più
per
meritarci
la
misericordia
di
Dio?
E
mai
possibile
che
quando
abbiamo
la
parola
condanniamo
il
fratello
come
se
fossimo
dei
“tiratori
scelti”?
Addossiamoci
anche
colpe
non
nostre
e
vedremo
il
cambiamento
negli
altri.
Appena
punzecchiamo
una
persona
che
non
è
di
bene,
ci
ribalta
la
situazione
e
ci
mostra
che
siamo
noi
la
"mela
marcia".
Queste
esagerazioni
comportamentali
ci
fanno
capire
chi
abbiamo
davanti
anche
se
si
propone
come
il
migliore:
proviamo
a
toccarla
dove
è
riuscita
a
nascondere
la
sua
malizia,
portiamola
in
evidenza,
e
ne
usciremo
sconfitti.
Andiamo
a
riprendere
un
ubriaco
o
una
persona
maldicente,
vedremo
subito
che
ha
pronte
tutte
le
parole
di
un
progetto
di
difesa.
La
persona
di
bene
è
pura
e
integra,
si
trova
spaesata
davanti
a
un'offesa
e
non
può
neanche
proteggersi
perché
non
ha
malizie
da
nascondere.
Deve
soccombere
e
portare
a
casa
il
torto
anche
quando
ha
ragione.
Se
risponde
con
veemenza
va
tutto
contro
di
lui.
Perciò
non
facciamoci
provocare,
accettiamo
il
male
quando
siamo
messi
alla
prova,
impariamo
a
dominare
la
nostra
istintività.
Parlare
di
pace
al
giorno
d'oggi
è
come
una
dichiarazione
di
guerra,
non
troveremo
onorificenze
o
riconoscimenti.
La
conferma
più
bella
di
un
degno
operatore
di
pace
è
quella
di
saper
accettare
il
male,
l'ingiustizia,
le
umiliazioni,
le
falsità
e
ne
uscirà
sempre
vittorioso
con
la
serenità
nel
cuore.
Chi
contesta
coloro
che
provocano,
cade
nella
trappola
di
Satana.
Gli
operatori
di
pace
aspettando
il
momento
buono
per
parlare
quando
la
gente
si
è
calmata,
non
reagiscono
mai
subito
perché
sono
impreparati
e
direbbero
cose
che
non
esistono
nel
loro
vocabolario.
La
persona
umile
contro
l'arrogante
ha
tutto
da
rimetterci,
come
la
persona
intelligente
contro
l'ignorante.
Quanti
confermano
i
doni
dello
Spirito
Santo
che
sono:
amore,
gioia,
pace,
pazienza,
benevolenza,
bontà,
fedeltà,
mitezza,
dominio
di
sé?
Chi
si
sa
controllarsi
davanti
alla
prova
più
crudele
della
sua
vita?
Se
siamo
operatori
di
dolcezza
non
possiamo
vendere
il
fiele
che
è
amaro,
ma
il
miele.
Possiamo
gestire
anche
gli
impulsi
sessuali
se
siamo
in
grazia
di
Dio,
il
Signore
non
ha
fatto
la
sua
creatura
più
bella
in
balia
di
qualcosa
di
più
forte.
Invece
sosteniamo
il
contrario
per
assecondare
i
desideri
della
carne,
diciamo
che
“siamo
umani”
per
giustificarci.
Possiamo
essere
anche
forti
proprio
perché
umani
e
avere
il
dominio
di
sé
.
Non
pensiamo che le confidenze di Maria Santissima dal monte Misma siano il frutto di ragionamenti umani.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
No a rivelazioni oggetto di critica
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono