Un deserto sul Misma
Il
giorno
14
febbraio
2013
durante
l'incontro
di
preghiera
tenutosi
sul
monte
Misma,
Maria
Santissima
ha
confidato
a
Roberto
che
il
Papa
Benedetto
XVI,
con
le
sue
dimissioni,
non
è
sceso
dalla
croce,
ma
è
salito
sulla
croce.
Solo
il
Signore
conosce
il
motivo
del
suo
gesto,
che
non
è
quello
di
chi
ha
voluto
lavarsene
le
mani,
perché
la
sua
anima
è
quella
del
martire.
In
un
modo
molto
velato,
dolce
e
rispettoso,
la
Madonna
ci
ha
fatto
capire
il
gesto
del
Papa
e
noi
non
dobbiamo
innescare
meccanismi
che
questo
atto
potrà
aprire
a
chi
vuole
avere
il
campo
libero
per
imporsi.
Possiamo
sancire
un
patto
silenzioso
con
il
Signore
e
Maria
Santissima,
per
dare
valore
a
quello
che
il
Papa
ha
fatto,
sostenuto
dallo
Spirito
Santo.
Se
i
più
seguiranno
un
onda
nuova,
lasciamoli
fare,
lasciamo
andare
il
mondo
dove
va
e
non
mettiamoci
a
commentare.
Ma
non
rendiamo
vano
il
sacrificio
di
Benedetto
XXVI,
un
uomo
di
quasi
novant'anni
che
ha
deciso
di
salire
sulla
croce.
Stiamo
attenti,
perché
l’onda
potrà
trascinare
anche
quelli
che
si
considerano
saccenti.
Il
Papa
non
merita
la
nostra
compassione,
ma
la
nostra
ammirazione
e
per
noi
rimarrà
sempre
Papa.
Con
un
gesto
di
amore
tra
di
noi,
possiamo
toglierlo
un
attimo
dalla
croce,
mentre
altri
che
non
hanno
capito,
sono
già
pronti
ad
accusarlo
di
essere
sceso
dalla
croce.
Quando
Benedetto
si
ritirerà
nella
sua
stanza,
quale
stato
d'animo
potrà
avere?
Lui
che
da
trent'anni
conosce
bene
la
Chiesa
e
aveva
l'autorità
sul
mondo,
si
ritrova
solo
e
povero..
O
le
persone
che
hanno
causato
questo
problema
si
rassegnano
al
loro
progetto,
oppure
avranno
la
strada
spianata
per
realizzare
quello
che
avevano
in
animo.
Preghiamo
il
Signore
affinché
non
procedano
verso
quel
programma
che
ha
indotto
il
nostro
Papa
santissimo,
venendo
meno
le
sue
forze,
a
prendere
una
decisione
mai
presa
prima.
Quando
non
c'è
l’umiltà
e
l’obbedienza
avvengono
cose
spiacevoli.
La
crepa
che
si
è
fatta
nella
Chiesa
non
è
partita
da
Benedetto
XVI,
ma
da
altri
Papi.
La
Chiesa
gestita
dall'uomo
ha
difetti
e
colpe,
ma
la
Chiesa
intesa
come
dimora
di
Dio
è
santa
e
pura
da
sempre.
Non
dobbiamo
temere,
però
poniamoci
in
contrasto
con
la
Chiesa
primitiva
di
Gesù
Cristo.
La
Madonna
è
contenta
di
questa
Chiesa?
Come
figli
graditi
a
Dio,
prima
che
il
Papa
annunciasse
le
dimissioni,
ha
pensato
a
noi
rispondendo
a
questa
domanda
per
mezzo
del
suo
strumento
Roberto.
Siamo
curiosi
delle
cose
soprannaturali,
ma
ci
sfuggono
le
profezie
più
grandi.
“Prega
figlio
mio,
perché
per
l'umanità
si
prospettano
rotture
inimmaginabili”:
non
abbiamo
capito
la
profondità
del
messaggio,
che
le
rotture
inimmaginabili
son
tutte
da
venire.
Siamo
sicuri
di
sapere
le
parole
che
la
Madonna
ha
rivelato
sul
monte
Misma?
Che
fine
hanno
fatto
le
sue
confidenze,
racchiuse
in
più
di
100
“lettere”?
Potrebbero
essere
una
richiesta
di
obbedienza,
ma
se
non
le
conosciamo,
potrebbero
non
servire.
Che
fine
hanno
fatto
Le
Regole
del
Silenzio
che
ci
ha
dato
da
più
di
10
anni?
Abbiamo
capito
che
il
male,
per
confondere
il
vero
messaggio,
usa
lo
stesso
messaggio?
Invece
siamo
più
attratti
quando
ci
dicono
che
la
Madonna
parla
in
un
tal
giorno,
a
una
certa
ora.
Chi
ci
dice
che
le
cose
di
Dio
funzionano
così?
Siamo
caduti
nella
trappola,
perché
siamo
stati
abituati
a
ricevere
le
rivelazioni
in
un
modo
contrario!
La
Madonna
non
viene
a
condannare
nessuno,
tantomeno
il
cardinale
Martini,
accusato
di
essere
l'anticristo.
Il
vero
anticristo
siamo
noi,
che
pensiamo
di
essere
i
più
bravi,
perché
non
c'è
peggior
miscredente
del
credente.
Come
rifugio
dei
peccatori,
lei
è
collegata
a
tutti
peccatori,
li
accoglie
sotto
il
suo
manto
e
li
protegge,
non
maligna
su
nessuno.
Così
il
nostro
grado
di
amore
deve
superare
ogni
male
del
mondo
e
farci
trovare
sempre
una
giustificazione
positiva.
Perché
il
male
degli
altri
deve
far
male
a
noi?
Ricordiamoci
che
il
male
fa
male
a
chi
è
collegato
con
il
male.
Siamo
forse
superiori
a
Maria
Santissima
da
permetterci
di
criticare
il
nostro
fratello?
Dobbiamo
dispiacerci
per
lui
e
non
scandalizzarci,
così
dimostriamo
di
essere
collegati
con
l'amore,
perché
solo
Dio
sa
la
vera
motivazione
che
l’ha
portato
a
sbagliare.
Per
fare
un’azione
più
bella
dell’altra,
dobbiamo
comportarci
con
il
cuore,
gestire
la
mente
con
il
cuore,
non
guidare
il
cuore
con
la mente.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
Benedetto XXVI è salito sulla croce
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