L'uomo
è
stato
fatto
per
amare
non
per
creare
polemiche
o
contestazioni:
Fate
tutto
senza
mormorazioni
e
senza
critiche,
perché
siate
irreprensibili
e
semplici,
figli
di
Dio
immacolati
in
mezzo
a
una
generazione
perversa
e
degenere,
nella
quale
dovete
splendere
come
astri
nel
mondo
(Fil
2,14-15).
Il
nostro
cuore
non
invecchia,
può
amare
a
qualsiasi
età.
Dobbiamo
risplendere
della
parola
di
Dio,
che
ci
dice
in
modo
chiaro
come
dobbiamo
vivere,
non
di
luce
riflessa.
Siamo
il
popolo
del
compimento
chiamato
ad
unire
tutto
ciò
che
è
accaduto
in
epoche
diverse.
Non
basta
osservare
i
comandamenti,
bisogna
usare
umiltà,
carità,
amore
e
misericordia,
quel
completamento
che
ha
portato
Gesù.
Si
dà
molta
importanza
alla
necessità
della
conoscenza
e
al
primo
posto
c'è
sempre
la
parola
dell'uomo.
Quante
persone
con
un
grande
potenziale
si
lasciano
imprigionare
da
notizie
e
teorie
sui
cambiamenti
del
mondo?
Solo
la
parola
di
Dio
può
riempire
di
luce
le
tenebre,
siamo
sicuri
di
rivelarla?
Stiamo
attenti
ai
suggerimenti
interiori,
se
non
siamo
in
grazia
di
Dio
riceviamo
quelli
del
male
che
agisce
in
spirito.
Il
demonio
ha
creato
trappole
sofisticate,
sa
come
convincerci
e
usa
la
filosofia
proponendo
cose
sostenibili,
nuove,
solidali,
ma
non
mette
al
primo
posto
la
parola
del
Signore.
Non
si
annullano
i
peccati
facendo
volontariato
o
beneficenza.
In
un'epoca
come
la
nostra
dove
vengono
messi
in
risalto
i
diritti
e
non
i
doveri,
qual
è
l'elemento
migliore
per
portare
pace?
Ciò
che
dà
più
frutto
nella
vigna
del
Signore
è
l'umiltà,
la
carità
e
il
silenzio.
Non
possiamo
pensare
di
risolvere
un
problema
prendendo
un'epoca
passata,
sarebbe
come
andare
in
guerra
con
le
armi
di
qualche
secolo
fa.
Per
far
scendere
le
grazie
del
cielo
dobbiamo
far
salire
le
nostre
buone
azioni,
essere
gli
ausilianti
dell'Ausiliatrice,
i
servi
della
Serva.
Facciamolo
in
modo
silenzioso,
accettando
umiliazioni
e
ingiustizie,
senza
reagire
alle
prepotenze
per
non
generare
scontri,
confusione,
competizione.
Come
l'acqua
sgorga
limpida
dalla
sorgente
e
poi
si
intorbidisce
scendendo
a
valle,
così
la
nostra
vita
purificata
nel
battesimo
l'abbiamo
resa
più
fosca
e
buia
nel
corso
degli
anni.
Se
uno
entra
sporco
in
chiesa,
la
sporca,
chi
ci
impedisce
di
entrare
puliti
cioè
con
il
santo
timor
di
Dio
e
senza
la
malizia
nel
cuore?
Le
cose
del
Signore
sono
ingestibili
e
irrazionali,
non
si
possono
decantare
in
modo
dettagliato,
chi
lo
fa
le
ha
studiate
a
tavolino
e
recita
una
sceneggiata.
Un
giorno
potremmo
conoscere
che
la
Madonna
ama
di
più
quelli
che
noi
escludiamo
ed
evitiamo.
A
Nazaret
i
vicini
di
casa
di
Maria
non
si
erano
accorti
di
lei,
aveva
vissuto
nell'umiltà
e
nel
silenzio,
mentre
noi
siamo
più
rapiti
da
coloro
che
si
mettono
in
mostra
e
hanno
molta
conoscenza.
A
livello
spirituale
possono
valere
di
più
le
persone
insignificanti
e
meno
convincenti:
il
più
piccolo
è
il
più
grande,
il
più
semplice
è
più
gradito
a
Dio.
È
stato
così
per
i
veri
profeti.
Non
possiamo
fare
le
classifiche
del
cristiano,
chi
non
si
comporta
bene
agli
occhi
del
convertito
o
non
prega,
può
darsi
che
in
altri
atteggiamenti
sia
più
gradito
al
Signore.
Nell’abbandono
troviamo
in
Dio
il
vero
direttore
spirituale,
mentre
per
alcuni
averne
uno
terreno
significa
venire
privato
della
personalità
e
rimanere
in
confusione
per
tutta
la
vita.
Colui
che
ci
guida
è
colui
che
ci
ha
creato,
mentre
quel
povero
direttore
spirituale
cosa
deve
dirci?
Amiamoci
e
rappacifichiamoci,
poi
offriamo
le
nostre
preghiere.
Un
cuore
che
ama
capisce
la
creazione,
si
espande
all'infinito
come
quello
della
Madre
di
Gesù,
ma
un
cuore
che
odia
è
ingabbiato
nella
sua
cattiveria.
Dobbiamo
diventare
quei
figli
che
consolano
silenziosamente
la
Madonna
e
sanno
cogliere
i
suoi
gemiti,
le
sue
trepidazioni,
le
sue
lacrime.
E
dispiacerci
quando
un
nostro
fratello
non
si
comporta
bene,
non
criticarlo.
Lo
spettegolare
è
l'elemento
che
distrugge
perché
crea
contrarietà, delusione, rabbia.
Cosa possiamo fare di buono con questi sentimenti?
NON RIDERE CON CHI PIANGE
Noi
non
siamo
in
un
contesto
soprannaturale
dove
possiamo
fare
tutto,
la
Sapienza
scende
su
chi
si
dimostra
degno
di
riceverla,
non
su
chi
si
illude
per
averla
invocata.
Senza
di
essa
non
c'è
conoscenza.
Dovremmo
istruirci
pienamente
della
parola
del
Signore,
con
l'amore
nel
cuore
e
il
desiderio
del
bene
verso
il
fratello,
una
cosa
che
i
cristiani
non
fanno
più.
Invece
di
fare
un
salto
di
qualità,
noi
regrediamo
e
viviamo
freneticamente
in
attesa
del
dopo,
di
quello
che
può
accadere,
e
andiamo
alla
ricerca
dei
carismi
che
non
abbiamo
(la
nostra
vanagloria).
Cosa
significa
l'esortazione
(Rm
12,15)
"
piangi
con
chi
piange
e
ridi
con
chi
ride?”
.
Quando
parliamo
in
un
modo
enfatico
e
gioioso
del
Signore,
potremmo
pugnalare
chi
è
affranto
da
sofferenze:
"Ma
che
Dio
sei?
Hai
dato
tutto
a
lui
e
niente
me?
".
Non
facciamolo
arrabbiare,
tranquillizziamolo,
aiutiamolo,
cerchiamo
di
capire
il
suo
dramma.
Non
facciamoci
vedere
come
i
fortunati
che
guardano
lo
sfortunato.
Viviamo
la
nostra
gioia
nell'intimità,
custodendola
gelosamente
e
ringraziando
il
Signore
dei
doni
e
delle
grazie
che
ha
già
predestinato
per
noi,
ma
non
diamo
dispiacere
a
chi
non
ha
questa
bella
notizia
da
dare
e
vive in una condizione di perfidia.
Confidenze di Maria santissima a Roberto Longhi sul monte Misma
L’amore copre l’immenso
© Un deserto sul Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono….
Monte Misma - Oasi della Pace - via Spersiglio 25 Pradalunga (Bergamo)
Monte Misma - Silenzio, preghiera, meditazione, abbandono